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GP Canada: un finale già scritto e qualche spiraglio di luce

Anche il GP del Canada si aggiunge alla lista di gare conquistate da Max Verstappen, che eguaglia Senna con 41 vittorie in carriera.

Un cenno di miglioramento da parte di Ferrari porta un briciolo di fiducia al team, soprattutto per quanto riguarda la questione degrado gomma e la gestione delle strategie. 

Mercedes porta a casa una terza posizione con Hamilton, gara invece non finita per Russell a causa di alcuni danni provocati alla sua monoposto in seguito a un errore dell’inglese. 

Vediamo insieme alcuni dei momenti salienti da ricordare di questo Gran Premio del Canada. 

Red Bull tra gioie e dolori

La vittoria di Verstappen ad ogni gran premio pare essere un dato scontato. Oggi, poi, la vittoria portata a casa vale ancora di più perché lo porta ad eguagliare Ayrton Senna per numero di gare vinte in carriera. 

Così, Max guida anche Red Bull al raggiungimento della centesima vittoria della storia della scuderia.

Se l’olandese vola con la sua monoposto ed ha già il suo terzo titolo in tasca, sembra più in difficoltà il suo compagno di squadra. 

Un weekend abbastanza anonimo quello di Sergio Peréz, che è partito dodicesimo in griglia ed ha concluso solo al sesto posto. 

Che Red Bull abbia creato una macchina perfetta è sotto agli occhi di tutti. Questi risultati al di sotto delle aspettative, quindi, potrebbero derivare esclusivamente dal pilota. Un periodo no per il messicano, che non entra in Q3 da ben tre gare e che non sale sul podio addirittura dal Gran Premio di Miami. 

Un GP del Canada difficile per Russell

Alonso torna sul podio dopo averlo mancato nella gara di casa in Spagna. Dietro di lui Lewis Hamilton conferma ulteriormente che questa Mercedes ha trovato il punto di svolta esatto per dare una nuova direzione alla stagione, verso un senso più positivo sicuramente. 

Ma mentre Lewis sale sul podio, Russell non porta nemmeno a termine la sua gara.

Un errore ha compromesso la gara di George, prima costringendolo a un lungo pit-stop per poter ritornare in pista e alla fine forzandolo al ritiro. 

L’inglese, al tredicesimo giro, ha sbagliato in uscita dalla curva 9 ed è finito contro il muretto – non impattandolo in maniera eccessivamente violenta, ma danneggiando comunque la posteriore destra. 

Russell riconosce il suo errore e si scusa, ma nonostante la sua gara non si sia conclusa ha potuto comunque osservare dei dati positivi riguardanti l’auto. Ha infatti affermato che la macchina era veloce nonostante ci si aspettasse che il tracciato di Montreal avrebbe fatto tornare una Mercedes poco competitiva. 

Dei duelli nel midfield accendono la folla

Mentre super Max tagliava il traguardo del GP del Canada, dei duelli proprio sul finale oggi hanno tenuto acceso l’interesse e distratto per un attimo dalla sua ennesima conquista. 

Norris tenta di tirare la staccata su Ocon poco prima di raggiungere il traguardo, ma viene accompagnato fuori dal francese che si tiene stretto la sua ottava posizione. 

Sempre sul finale Stroll conclude un sorpasso su Bottas, riuscendosi a portare in zona punti – il canadese, infatti, partiva appena sedicesimo. 

Degno di nota anche un grandissimo Albon, che con la sua Williams conquista il settimo posto dopo una bellissima gara da parte sua. 

Si torna in pista il 30 giugno, con le prime prove libere del GP dell’Austria. A Spielberg, inoltre, vedremo tornare in scena il formato Shootout e Sprint nel corso del weekend. 

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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