In casa Ferrari la situazione è tutto fuorché positiva.
L’auto, nonostante qualche spiraglio di luce qua e là, continua a non essere all’altezza delle aspettative e adesso anche la situazione tra i piloti sembra essersi fatta tesa – almeno, in pista sicuramente.
Certo, spesso e volentieri in pista è l’adrenalina a parlare, ma già dall’Austria la situazione tra i due della rossa non sembra proprio rosea.
Ma andiamo per ordine.
I primi malumori arrivano a Spielberg
Il fine settimana di Spielberg aveva visto una Ferrari in forma, che andava.
Leclerc era ad un passo dalla pole e Sainz lo seguiva in terza posizione alle qualifiche del venerdì.
Il sabato di Sprint è stato invece negativo per il monegasco, mentre il suo compagno di squadra ha concluso in terza posizione.
I dolori, però, sono iniziati alla domenica.
Infatti, Sainz sosteneva di essere più veloce del compagno e voleva il via libera per lottare con Charles e prendersi il secondo posto.
Dai muretti, però, arriva un no. I due ferraristi non erano autorizzati a lottare tra di loro.
Carlos, però, non è molto felice di questa risposta.
Lui continua a sostenere di essere molto più veloce di Charles e di meritare di prendere la sua posizione.
Tuttavia, Carlos non era effettivamente più veloce. La scia e il DRS hanno giovato lo spagnolo, ma in realtà gli hanno fatto anche del male.
Pare infatti che Sainz abbia preso le sue sanzioni per Track Limits proprio nell’arco di tempo in cui si apriva spesso in radio per ribadire quanto fosse più veloce di Charles e chiedendo di poter lottare con lui.
Il pensiero del Team Principal Ferrari
Questa situazione non è piaciuta per niente a Vasseur, che ha fatto sapere che nel briefing pre-gara era stata decisa una strategia ben precisa. Era infatti stato stabilito di evitare di perdere tempo in inutili sorpassi. “Sicuramente quando sei dietro con il DRS senti di essere più veloce, ma Sainz era a conoscenza della strategia stabilita. Quindi penso che abbia voluto metterci un po’ sotto pressione” queste sono state le parole del Team Principal Ferrari a Canal+.
Un ulteriore discussione è stata sollevata poi nel post gara da Carlos Sainz, che ha fatto notare come una strategia sbagliata per quanto riguarda i pit-stop lo abbia svantaggiato e lo abbia fatto scendere di diverse posizioni, complicando la sua gara e facendo sfumare la possibilità di replicare il podio che aveva portato a casa al sabato.
Parole dalla Spagna
Se Vasseur credeva di aver risolto la discussione chiarendo come stavano le cose in casa Ferrari, dalla Spagna non ci stanno.
Subito dopo quanto successo in Austria, la nota testata Marca ha accusato la Scuderia di Maranello di aver sacrificato Sainz per favorire un pilota chiaramente più lento.
L’articolo, a cura di Marco Canseco, afferma che “Carlos Sainz si è adattato al Red Bull Ring meglio di Charles Leclerc, ma in Ferrari non hanno commentato la decisione di sacrificare lo spagnolo in un doppio pit-stop (gli unici ad averlo fatto sotto Virtual Safety Car). Un bel ringraziamento allo spagnolo per aver obbedito alla strategia concordata in anticipo ad inizio gara, per la quale non ha potuto attaccare il «16», che era nettamente più lento di lui nel primo stint con gomma media. Leclerc, in realtà, è sempre stato più lento di Sainz, poiché punta sempre sul giro secco, mentre Carlos si concentra maggiormente sulla gara. Sainz pensa solo al suo team, anche se la Ferrari non si ricorda spesso di lui”.
Sempre dalla terra iberica, arrivano parole anche da El Confidencial, testata catalana che ha affermato in un articolo online di come la squadra favorisca Charles Leclerc a discapito di Sainz. Charles viene considerato dalla testata come il pupillo di John Elkann e di Vasseur, che viene messo al primo posto quando in realtà è Sainz il pilota più competitivo e proprio per questo dovrebbe essere lui la prima guida. Vasseur, anzi, dovrebbe rendersi conto che Sainz al momento ha il cronometro dalla sua parte e che il team principal farebbe meglio a puntare su di lui anziché su Charles per tenersi stretto il suo posto al comando della squadra e puntare a vincere un mondiale.
Ferrari non può stare tranquilla nemmeno a Silverstone
Tutto questo si sperava potesse essere archiviato una volta iniziato il weekend di Silverstone.
Anche in terra britannica, tuttavia, la tensione è stata protagonista.
In qualifica i due piloti hanno lanciato team radio infuocati in due occasioni, entrambe scaturite nel Q1.
Il primo arriva dal numero 55 nel momento in cui tutte le monoposto stavano rientrando in pista in seguito ad una bandiera rossa provocata da Magnussen, per cercare di portare a casa un buon giro ed accedere così al Q2.
Allo spagnolo viene chiesto di far passare il compagno di squadra così che acceda per primo alla pista. La risposta di Sainz è tutt’altro che felice: “È ingiusto che me lo chiediate, così sacrificherò la temperatura delle mie gomme. Inoltre, io sono quarto e lui è terzo, quindi sono maggiormente a rischio”, queste le sue parole.
Sainz, dunque, nel giro lanciato doveva rimanere alle spalle del compagno per ordini di scuderia.
Reazione Sainz e Leclerc ironizza
Ma lo spagnolo non è tranquillo, e per paura di non avere il tempo necessario per concludere un buon giro e qualificarsi alla fase successiva, decide di sorpassare il compagno non rispettando di fatto quanto richiesto dal muretto. “Bravo Carlos, bel sorpasso nell’ultima curva”, ironizza il monegasco.
Una situazione davvero sgradevole, che fortunatamente non ha influito sui risultati finali della qualifica e non ha penalizzato nessuno dei due.
“Carlos ha deciso di sorpassare, il che non è ideale e ne discuteremo. Ma comunque questa azione non ha avuto alcuna influenza sulla qualifica e non è un problema. Ovviamente capisco che, con l’adrenalina che c’è in macchina non sai se ce la farai, ma il suo team radio era del tutto inutile” ha commentato Charles Leclerc, tentando in qualche modo di allentare la tensione palpabile in casa del cavallino rampante.
Lo spagnolo, invece, ha ribadito la sua paura di non riuscire ad accedere alla sessione successiva “Abbiamo delle regole da rispettare per le posizioni in qualifica. Le ho sempre rispettate in pit lane, ma c’è stato un punto della qualifica in cui se non avessi spinto, avrei perso il giro”.
Anche in Q3, poi, Carlos ha nel mirino il suo compagno di squadra. Ci va davvero vicino con il tempo, ma rimane comunque alle sue spalle e in team radio si fa sentire frustrato per essere così attaccato ma a non riuscire comunque a imporre la sua presenza davanti al compagno e non alle sue spalle.
I pensieri dei tifosi: quanto possono influenzare?
Una situazione davvero complicata, che ha ovviamente diviso in due anche i tifosi della rossa.
C’è chi difende Charles Leclerc e sostiene che Sainz debba andarsene da Ferrari perché non degno di correre per questa scuderia.
Altri sono delusi da Sainz, che sembrava essere un ottimo alleato e si sta tuttavia rivelando diverso.
Altri ancora sostengono che Sainz sia nella ragione e che Charles sta sbagliando troppo e forse non è il pilota che tutti credevano fosse.
Qual è la verità dei fatti, tuttavia, lo sanno solo i componenti del team Ferrari.
Si può parlare, si può certamente supporre, ma la verità – quella assoluta – è racchiusa tra le mura di Maranello.
E a come risolverla ci penserà il team principal, perché è anche situazioni come queste che possono capitare tra le mani di un team principal e ad ogni problema è sempre importante trovare una soluzione.
Certo è che, vista la stagione complicata che Ferrari sta vivendo, sarebbe meglio non dover più vivere situazioni simili.
Se a Maranello si vuole tornare a lottare in alto sarà importante che si risolvano anche queste questioni interne, perché un rapporto poco sereno tra i piloti porta sempre e solo a problemi.