Per la prima Feature Race della stagione di Formula 2, si ricomincia esattamente con uno dei piloti che l’anno scorso ha lottato per il campionato: Théo Pourchaire. Il pilota francese dell’ART Grand Prix parte infatti dalla prima posizione, davanti a Martins e Verschoor. In pista molti rookie, di cui alcuni hanno saputo far parlare di sé.
Partenza con il botto
Che le categorie minori siano sempre più accese e vive della maggiore, è un dato di fatto, ma questa Feature Race ha deciso di iniziare proprio con il botto. Al primo giro Vesti arriva al contatto con Verschoor, Martins cerca di evitarli e finisce contro Staněk, mandandolo nella ghiaia. Martins si ritira, seguito poi da Vesti, mentre Staněk si ferma in pista causando una Safety Car. La FIA invia un comunicato di investigazione per tutti i piloti coinvolti nell’incidente, ma, probabilmente, darà il proprio verdetto solo nel primo pomeriggio.
Hauger appare e scompare
No, non esattamente come un mago. Semplicemente, al sesto giro, Hauger si ritira per un problema alla vettura, per poi ritornare in pista esattamente cinque giri dopo nel tentativo di raccogliere almeno dei dati per il prossimo week-end di gara. Ma non è finita qui: prende una bandiera bianco-nera per i track limits e poi, al 24esimo giro, Hauger si ritira definitivamente.
Una montagna russa di emozioni per lui, il team e i suoi tifosi.
Guess who's back 😅
— Formula 2 (@Formula2) March 5, 2023
Dennis Hauger returns to the field! #BahrainGP #F2 pic.twitter.com/9vM1gIAGli
Crisi nera per la Prema
Week-end non buio, ma di più per i due piloti Prema. Vesti si ritira al primo giro, mentre Bearman, da 12esimo finisce 14esimo, dopo una gara pazza per lui. Nonostante fosse riuscito, infatti, a posizionarsi quanto meno nei punti, diversi errori lo hanno portato a perdere tutte le posizioni che aveva guadagnato e gli hanno quasi comportato una penalità.
La DAMS c’è
Nonostante l’anno scorso i risultati per la DAMS non siano stati dei migliori, oggi sia Leclerc che Iwasa sono riusciti a portarsi in zona punti, rispettivamente in sesta e in ottava posizione. Avrebbero potuto fare di più – ci sono stati degli errori che hanno compromesso i loro risultati – ma nel complesso la DAMS può dirsi soddisfatta del suo lavoro.
Il podio
Dopo una Sprint Race non eccezionale, Théo Pourchaire riesce a concretizzare la pole che aveva conquistato venerdì, dimostrandosi molto più veloce di tutti gli altri suoi diretti avversari. Per lui, complessivamente, non ci sono state difficoltà, nonostante una partenza non del tutto perfetta e la pressione di Boschung per buona parte dei primi giri della gara.
In seconda posizione si riconferma proprio Boschung, il quale, dopo aver vinto un’ottima gara ieri, è riuscito a portarsi a casa un altro bel “gruzzolo” di punti. Nonostante ciò, non era decisamente al ritmo di Pourchaire, che gli ha rifilato quasi 16 secondi di distacco.
A far realmente parlare di sé quest’oggi è stato Zane Maloney, uno dei rookie di questa stagione il cui talento non è mai stato sconosciuto. Dalla diciottesima posizione da cui partiva, è riuscito a portarsi in un’ottima terza posizione, che non solo gli dà buoni punti per il campionato, ma fa anche parlare di sé per la velocità e la freddezza.