Tre piloti per tre team diversi, ma il destino è lo stesso. Cos’hanno in comune Stroll, Bottas e Perez? Sicuramente una stagione piena di aspettative mai concretizzate, e sei gare mancanti per provare a dire la propria. Basterà?
Tra incidenti, ritiri e punti persi
Una stagione nettamente al di sotto delle aspettative, tre ruoli con tre impatti completamente diversi all’interno del team, ma con molte cose in comune.
Incidenti, ritiri e punti persi caratterizzano le stagioni di Stroll, Perez e Bottas. Il canadese si trova al secondo posto nella classifica per dollari fatti spendere al team per incidenti, a quota 2.292.000$. Segue in questa classifica Checo Perez con un totale di 2.109.000$, mentre Bottas riesce a distinguersi ancora una volta come uno dei piloti della griglia: i suoi danni ammontano a solo 225.000$.
Nel confronto tra i tre piloti, pesano molto i ritiri: ancora una volta Stroll si impone con tre ritiri ed un Gran Premio non disputato. Al seguito si trova Bottas con due ritiri e Perez con l’unico a Suzuka.
La stagione di Stroll
Una stagione al baratro, o forse mai davvero iniziata quella di Lance Stroll, che non è riuscito a tener testa all’esperienza del veterano Fernando Alonso. Tanti gli errori che lo barricano a soli 47 punti ben lontani dai 174 dello spagnolo, un confronto senza mezzi termini. Una stagione che dava speranza, considerando i primi round con lo splendido 4° posto in Australia, ma alla fine i weekend a punti sono stati solo 8. Il periodo buio del canadese è stato accentuato dal tragico incidente a 50G di Singapore, che lo ha costretto a dare forfait la domenica, a causa dei danni riportati alla vettura e al forte impatto. E dopo un’avvio interessante nell’ultimo weekend di Suzuka, a metà gara l’Aston Martin ha richiamato il numero 18 ai box per far ritirare la macchina.
Sei Gran Premi mancanti, solo sei, per dire la propria, per far vedere che il suo posto nella massima serie è meritato. Non basta il cognome o altro, sono i risultati a parlare, e come ha detto Lance: “Ci riproveremo in Qatar”.
La stagione di Perez
In ombra, è semplice descrivere la stagione del messicano. Togliendo gli sprazzi di luce di Jeddah e Baku, dove il “re dei cittadini” si è confermato, restando vicino ai risultati performanti di Max Verstappen.
Da lì in poi il buio, con il punto più basso nel GP di Monaco chiuso al sedicesimo posto. Poi una serie di risultati che, considerando la vettura performante a disposizione, non rispecchiano le speranze riposte dal team. I 223 punti del messicano contro i 400 dell’olandese racchiudono in sintesi la sua stagione deludente, oscurato ancora una volta a Suzuka da una gara sporca, con penalità e ritiro (o un “doppio ritiro”, considerata la modalità originale di scontare la seconda penalità). Oscurato ancora dal talento e dalla costanza di Max che, quasi da solo, conquista il titolo costruttori. “La mia gara è stata complicata, sono felice per il Team e la conquista del Titolo” queste le parole di Perez, che nonostante tutto ha il sedile assicurato anche per il 2024.
E se come dicevano gli antichi “L’uomo è artefice delle sue fortune”, Checo, non ti resta che lavorare e ritrovare la retta via.
La stagione di Bottas
Tra presente e passato, una delle personalità più originali del paddock, Valtteri Bottas, dopo gli anni al fianco di Sir Lewis Hamilton dove ottenere vittorie e piazzamenti era quasi all’ordine del weekend, si trova in un periodo della sua carriera completamente diverso. Altro team, altri risultati e una stagione complicata da affrontare, 6 punti ottenuti finora contro i 4 del compagno. Nonostante i pochi punti, le difficoltà si rispecchiano nei risultati. Dal “Sono ancora in corsa per il titolo” detto nel 2019, ai due ritiri consecutivi e solamente tre piazzamenti a punti di quest’anno. Poco da dire e molto da fare per smuovere il team e la situazione, ma “chi la dura la vince” e, fresco di rinnovo con Alfa Romeo, non ci resta che aspettare che la ruota giri e porti con sé un altro tipo di risultati.
Un futuro per riscattarsi ed un “carpe diem” ai tre piloti, che siano in grado di cogliere i pochi momenti che restano per svoltare questa stagione.