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Abu Dhabi GP: i temi e l’azione dell’ultimo weekend della stagione

di Ginevra Stanghellini e Giulia De Ieso

Ad Abu Dhabi sono accese le luci sull’ultimo weekend di gara dell’anno. C’è chi pensa al futuro, chi tira le somme della stagione in corso, chi si gode “l’ultima danza”, chi invece ha ancora tutto in ballo e solo un weekend per portare a casa il risultato migliore.

Ed il secondo posto nella classifica costruttori ancora da decidere…

Mercedes e Ferrari, F1, 2023, fonte: Instagram
Mercedes e Ferrari, F1, 2023, fonte: Instagram

Ferrari e Mercedes si trovano a soli 4 punti di differenza. Chi avrà la meglio? Sarà la pista a deciderlo. La Scuderia italiana è determinata a continuare il momento positivo iniziato a Las Vegas. mentre il team tedesco vuole ribaltare le carte dopo un weekend più che deludente.

Le parole di George Russell accendono la sfida anche a livello mediatico: “Siamo entusiasti, sarà una battaglia ravvicinata. Intanto siamo secondi (nei costruttori, ndr) e ovviamente preferisco la nostra posizione alla loro. Dobbiamo però concentrarci solo su noi stessi ed essere il più veloci possibile”.

Unità nelle parole in casa Ferrari, dove sia Leclerc che Vasseur promettono di prestare attenzione a qualsiasi piccolezza, in un weekend così importante: “Ogni dettaglio può fare la differenza, e l’esito positivo della nostra stagione si giocherà punto a punto. Dobbiamo mettercela tutta”.

Continua il binomio McLaren-Mercedes

In terra araba si è parlato anche di affari, in particolare quelli tra McLaren e Mercedes: è freschissima la notizia del rinnovo dell’accordo riguardo la fornitura della nuova generazione di motori fino al 2030. La collaborazione tra i due è nata nel 1995, quando ancora Mercedes non era presente in Formula 1 come team ma solo come fornitrice motori. Dopo un’interruzione nel 2014, la partnership è stata ripresa solo nella storia più recente, nel 2021.

2022 McLaren Racing four series
2022 McLaren Racing four series

Le parole di Toto Wolff: Lavorare con team-clienti forti è stata una pietra miliare della nostra strategia nel motorsport (…). McLaren è stata una concorrenza agguerrita e leale dal 2021. Le ottime prestazioni sottolineano l’importanza di un’offerta trasparente ed equa a tutti i team clienti in questo sport, se desideriamo raggiungere l’obiettivo di 10 squadre in grado di lottare per il podio.

L’ultima di Franz

Dal 2005 a capo della scuderia Alpha Tauri, Franz Tost è arrivato alla sua ultima danza in F1: per il team principal austriaco è arrivato il momento della pensione.

Il suo è stato un percorso fatto di momenti straordinari come le due vittorie di Monza, le uniche due del team satellite Red Bull: la prima nel 2008 con Sebastian Vettel, la seconda nel 2020 con Pierre Gasly. Ma non sono mancati neppure i periodi difficili, fatti di transizione.

Riservato e un po’ in ombra rispetto ad alle personalità spiccate che girano nel paddock, Franz è riuscito comunque ad entrare nel cuore di tutti i suoi piloti.

Yuki Tsunoda, casco speciale, Abu Dhabi, 2023
Yuki Tsunoda, casco speciale, Abu Dhabi, 2023

Da Daniel Ricciardo (“Penso che Franz mancherà alla F1, è stato essenziale per il team. Dalla prima stagione con lui e la Toro Rosso ad ora, è sempre stato presente”, ha detto l’australiano in conferenza stampa) fino a Yuki Tsunoda, che gli ha dedicato uno spazio nel casco.

“Con questo casco speciale voglio ringraziare Franz, ha giocato un ruolo importante nella mia carriera, mi ha sempre supportato, ho imparato moltissime cose da lui. Speriamo di concludere con un gran finale insieme“, ha spiegato il numero 22.

Delle FP1 speciali

Dieci i rookie in pista e molta azione in pista in queste prime libere ad Abu Dhabi. Tra i rookie debuttanti sorprende Felipe Drugovich che firma con la sua Aston Martin la seconda piazza; chiude ultimo invece Oliver Bearman, talento precoce della Ferrari Driver Academy, a bordo della Haas.

Riesce a terminare in prima posizione George Russell su Mercedes, mentre chiude la top3 Daniel Ricciardo con l’AlphaTauri. In quarta e quinta posizione si trovano Valtteri Bottas, nell’ultima gara dell’Alfa Romeo in F1 con Sauber e Lance Stroll.

FP2: tra bandiere rosse e grandi pause

Una seconda sessione sicuramente poco speciale: a causa delle bandiere rosse si è corso appena per 20 minuti, solo nella seconda metà dell’ora. Charles Leclerc, nonostante il primo tempo alla fine delle FP2, appare in difficoltà alla guida della monoposto.

Il primo protagonista è stato il botto contro le barriere di Carlos Sainz, dopo soli 9 minuti dall’inizio delle prove libere. Il ferrarista ha perso la macchina in uscita da curva 3 per poi andarsi a schiantare pesantemente contro le barriere. Nello stesso punto della pista, questa mattina Robert Shwartzman, terzo pilota della Scuderia, aveva lamentato un “bump” (un “dosso”, ndr), che causerebbe la perdita del posteriore.

Carlos Sainz alla guida della sua monoposto (Virgilio Sport)

A causa del recupero della Ferrari del numero 55 e della riparazione delle barriere, viene esposta bandiera rossa per oltre 30 minuti. Alla ripresa della sessione si è nuovamente costretti ad un’interruzione a causa di un incidente di Nico Hulkenberg con la sua Haas all’uscita di curva 1.

Per via delle numerose pause, Fernando Alonso chiede via radio il prolungamento della sessione, anche per regalare un po’ di intrattenimento ai fan presenti. Negli ultimi minuti rimasti si fa notare Lando Norris, che si piazza in seconda posizione. Terzo Verstappen, seguono Bottas, Perez e Russell.

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Ginevra Stanghellini

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