73.600: è questo il numero di spettatori accorso tra i sali e scendi del circuito “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, teatro del secondo round del Wec, categoria regina delle gare endurance, un numero impressionante, di cui andare fortemente orgogliosi.
La giornata di gara
All’alba del giorno di gara, le tribune e i prati posizionati lungo tutti i 4909 metri sono gremite di appassionati, tra giovani e adulti, in gran parte vestiti di rosso. Tutti in attesa di vedere quella che di lì a qualche ora si sarebbe rivelata una gara spettacolo, non priva di colpi di scena.
Alle 12:30 suona l’inno d’Italia: è l’imolese Giada Maragno l’interprete, seguita nota dopo nota dal pubblico presente. Il fermento è così alto che, nonostante i biglietti venduti permettessero ai fan l’ingresso in tutti gli spazi aperti dedicati, gli addetti alla sicurezza devono sbarrare l’entrata delle tribune uno e due antistanti la griglia di partenza. I posti a sedere sono esauriti e c’è già qualcuno rimasto in piedi ad ammirare le 37 vetture disposte una dopo l’altra lungo tutto il rettilineo di partenza.
Ad aprire la lunga fila c’è la Ferrari numero 50 che, meno di ventiquattro ore prima ha fatto segnare con Antonio Fuoco al volante una strepitosa Hyperpole, seguita dalle altre due, le numero 83 e 51. I tifosi cantano, esortano i propri idoli a dare il massimo. Poco prima della partenza Emanuele Pirro, plurivincitore a Le Mans ringrazia tutti coloro i quali hanno deciso di venire in circuito e vivere da vicino le emozioni che solo il motorsport sa regalare: non è solo una gara, è una vera e propria festa.
E ha continuato ad esserlo durante tutte e sei le ore di gara: nonostante l’arrivo della pioggia e gli errori strategici che costano a Ferrari un risultato importante, nessuno si ferma. Un via vai di persone da una curva all’altra, c’è chi filma, chi fa foto o chi semplicemente cerca di ammirare le auto passaggio dopo passaggio.
Toyota centra la vittoria, a podio anche Rossi
In mezzo a tutto il calore, Toyota, grazie al trio formato da Mike Conway, Kamui Kobayashi e Nyck De Vries, centra il successo davanti alle due Porsche di casa Penske. Un risulto che ribalta totalmente ogni aspettativa e ogni pronostico avanzato.
Non c’è podio senza un’invasione di pista e anche in questo caso il pubblico risponde presente, occupando tutto lo spazio al di sotto dei festeggiamenti, applaudendo i vincitori e aspettando l’altro protagonista di giornata, Valentino Rossi, che insieme a Maxime Martin e Ahmed Al Arthy c’entra il secondo posto alla sua sola seconda partecipazione nel mondiale. Impazzano i cori, i sorrisi e gli applausi.
Al termine della festa nessuno vuol andare via e probabilmente, se dagli speaker dell’autodromo venisse annunciata una seconda gara, tutti correrebbero ai propri posti, pronti a ricominciare tutto daccapo.
Parola alle autorità
“Oltre 73mila presenze complessive sono una notizia straordinaria, che ci riempie di orgoglio e supera ogni nostra aspettativa – conferma il sindaco Marco Panieri –. Possiamo proiettarci verso una stagione 2024 che sarà straordinaria”.
A fare eco a queste parole è Gian Carlo Minardi, presidente di “Formula Imola”, società che gestisce l’autodromo: “Sono stati tre giorni fantastici, con un’organizzazione eccellente. La risposta del pubblico certifica il successo della manifestazione. Grazie al gioco di squadra di tutte le parti in campo – conclude Minardi –, ci sono le basi per poter continuare nei prossimi anni”.
Occhi puntati al futuro
Dunque, non resta che godere quanto di buono fatto sino ad ora, dei risultati strepitosi che una serie al di fuori della formula uno è riuscita a raggiungere, oltre che sperare di poter rivivere questo spettacolo, ancora una volta il prossimo anno.