Negli ultimi anni, l’Austrian GP della Formula 3 non ha mai deluso. Anche in questo sesto round della stagione 2024, infatti, i giovani piloti della categoria ci hanno intrattenuto con le loro bagarre in pista per accaparrarsi la miglior posizione possibile. Dopo Barcellona, Leonardo Fornaroli era più che determinato a mantenere la testa della classifica e i suoi inseguitori, a partire da Luke Browning e proseguendo con l’italiano Gabriele Minì, erano decisi a recuperare quanti più punti disponibili per accorciare il distacco dalla vetta. Vediamo insieme quanto è successo questo weekend tra le curve austriache!
Qualifiche: la spunta Browning
Nella mezz’ora a disposizione per mettere insieme il tempo da battere e guadagnarsi l’occasione di partire davanti a tutti è Luke Browning a stupire, confezionando uno straordinario giro in 1.20.222 negli ultimi tentativi di queste qualifiche. Il pilota inglese riceverà poi 3 posizioni di penalità per la gara Sprint a causa di un impeding nei confronti di Beganovic, ma comunque partirà dal palo domenica, nella gara più importante del weekend. Dietro di lui, buonissimi tempi di Arvid Lindblad (a meno di un decimo dalla pole position) e Tim Tramnitz, terzo. Guardando al disastro di Fornaroli che non riesce ad andare oltre la 24esima casella di partenza per entrambe le gare del weekend, Browning accorcia così le distanze in classifica.
Sprint Race: Tsolov si ripete
Tra una safety car che ha dato iniziato alle danze e un’altra che le ha chiuse, è il pilota della ART GP Nikola Tsolov a vincere in Austria. Dopo il trionfo a Monaco, Tsolov ha condotto una gara esemplare partendo dalla terza casella in griglia, attendendo il momento giusto per beffare Mansell e Stenshorne, rispettivamente secondo e terzo.
Ai semafori Mansell e Tsolov trovano il sorpasso sul poleman Stenshorne, mentre dietro chiamano la safety car: Beganovic si gira in curva 1, Sztuka si ferma dopo un contatto con Wurz. E’ al giro 5 che Tsolov si piazza in testa al gruppo e, nonostante gli attacchi insidiosi di Mansell di cui solamente uno riuscito ma subito rispedito al mittente, rimarrà primo fino alla bandiera a scacchi. L’ultima safety car entra a causa dell’incidente di Montoya, costretto al ritiro dopo un brutto botto dovuto all’incidente con Dunne, insieme a Lindblad. Menzione speciale per le rimonte di Gabriele Minì, che conclude sesto, mentre Leonardo Fornaroli, leader del campionato, recupera per 12 posizioni finendo la gara al dodicesimo posto.
Feature Race: trionfo di Browning
Nella seconda e ultima gara del fine settimana è Luke Browning a partire davanti a tutti. Allo spegnimento dei semafori parte molto bene Beganovic, che sale in quarta posizione, mentre Minì e Lindblad lottano per la seconda piazza. Il talento italiano dell’Alpine ha la meglio, mettendosi a caccia del leader della gara. La classifica cambia però velocemente, con Beganovic e Lindblad che superano Minì dopo appena una tornata. Il pilota Red Bull scivola dalla quarta alla settima piazza dopo un contatto con Dunne, che verrà poi penalizzato di dieci secondi. La prima Virtual Safety Car fa la sua apparizione dopo un contatto tra Mansell e Bedrin, con quest’ultimo che rimane fermo in pista.
Nella seconda metà di corsa Leon è vittima di una foratura, scivolando in fondo alla classifica dalla quarta posizione. Sul finale si infiamma la lotta tra Browning e Beganovic, con lo svedese dell’FDA alla ricerca dell prima posizione. Il duello in testa fa in modo che Minì possa avvicinarsi al compagno di squadra, per poi sorpassarlo a due giri dalla bandiera a scacchi. Dopo ventisei tornate, Browning vince la feature race, davanti a Minì e a Beganovic.