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Ferrari: terremoto o buon piano per il futuro?

È notizia di pochi giorni fa che Enrico Cardile ha lasciato, dopo vent anni, la Scuderia Ferrari. Un addio con effetto immediato, che ha visto l’ingegnere annunciato in Aston Martin poco dopo. 

Terremoto nella Scuderia di Maranello o indizi per il futuro? 

LA FIGURA DI CARDILE

Enrico Cardile, ingegnere aerospaziale, entra a Maranello nel 2005, inizialmente nel reparto dedicato al Campionato FIA GT, dove supervisionava l’aerodinamica. Nel 2016 avviene il passaggio nel reparto Formula 1, dove viene posto a capo dello sviluppo aerodinamico; l’anno dopo diventa responsabile del progetto del veicolo. 

Sotto Binotto sarà capo dell’aerodinamica e project manager della monoposto. 

A seguito di un cambio nell’organigramma tecnico di Ferrari avvenuto nel 2020, Cardile si trova a capo di un nuovo dipartimento, quello di sviluppo delle prestazioni, e l’anno successivo diventa responsabile dell’area dell’ingegneria dei telai. 

Da quando è arrivato Vasseur, il suo ruolo è cambiato ulteriormente. Ad oggi, infatti, Cardile ricopriva il ruolo di direttore tecnico con responsabilità sul telaio e l’aerodinamica. Con l’annuncio ufficiale in Aston Martin – dove sarà Chief Technical Officer dal 2025 – questa posizione, al momento, è affidata ad interim al team principal francese.

FERRARI NEL BUIO

Sotto la gestione Vasseur, un problema che si riscontra spesso è quello che spesso chi lavora non ha un ruolo ben definito nel team. Anche nel caso di Cardile, questa confusione non manca: l’ingegnere toscano, infatti era direttore tecnico ma con responsabilità sul telaio e l’aerodinamica. 

Una confusione che poi, chiaramente, si riflette anche nelle prestazioni della squadra, che ultimamente sembra star brancolando nel buio

Quarantotto. Questo il numero di punti che ha racimolato Ferrari da Monaco in poi. Trentotto di questi sono solo di Carlos Sainz. Leclerc, infatti, dopo la tanto agognata vittoria di casa è sprofondato in un tunnel negativo da cui sembra non riuscire ad uscire. L’ultima volta che è andato a punti è stato in Spagna, dove si è classificato quinto. Da li, un disastro dopo l’altro. 

Appena una posizione dietro la top ten in Austria e una chiamata troppo anticipata ai box a Silverstone. Charles è un pilota che ha perso totalmente le speranze, probabilmente. 

Gli aggiornamenti di Ferrari, questa stagione come tante stagione nel passato, sembrano sempre più far regredire l’auto anziché farla progredire. 

Come può una monoposto essere la più veloce a Monaco, e – disastro Canadese non considerato – faticare ad andare sul podio due gare dopo, a Barcellona? 

Come è possibile che degli aggiornamenti, che dovrebbero migliorare ulteriormente le prestazioni di un auto che – in quel momento – sembrava stesse andando nella giusta direzione, la stiano rovinando completamente? 

C’è qualcosa che non va in Ferrari, questo è agli occhi di tutti. C’è qualcosa da sistemare, ci sono tante cose da sistemare. E questo addio di Cardile, con effetto immediato, fa molto pensare. 

ARIA DI NUOVO A MARANELLO?

Le voci Newey si fanno sempre più insistenti, ma nessuna notizia concreta è stata mai rilasciata. Da Maranello non trapela nulla, anzi. E il rischio che si stia facendo molto rumore per nulla è dietro l’angolo. Infatti, nessuno sa se l’inglese abbia mai anche solo preso in considerazione l’idea di approdare in Ferrari. Tutte le notizie che escono, sono supposizioni fatte dai media stessi. 

E il rischio che porta con sé tutta questa esposizione è enorme. 

Se Newey non dovesse arrivare? Sarebbe l’ennesimo fallimento di Ferrari, che da quindici anni ormai non vede più la luce. 

Ma se dovesse arrivare, quella luce deve per forza essere rinnovata. Perché un inglese approderà sicuro a Maranello, ed è Lewis Hamilton. E lo sappiamo tutti, il 7 volte campione del mondo non arriva per fare i suoi ultimi giri prima di chiudere la carriera. Non è nella sua indole. 

Certo è che al momento Ferrari si trova tutto’altro che in una buona posizione ed è fondamentale, ora, trovare una soluzione per salvare il salvabile. 

Per non chiudere questa stagione nettamente al di sotto delle aspettative.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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