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Brasile: una Williams a pezzi

Williams di Federica Passoni

Una grande quantità di danni per il team inglese, con effetti economici pesanti per il futuro. Il weekend in Brasile è sicuramente da dimenticare per il team Williams. Le condizioni meteo avverse non hanno aiutato la squadra inglese. Infatti, entrambi i piloti hanno avuto incidenti pesanti durante il sabato e la domenica di gara, con conseguenze pesanti per la squadra intera.

Che cosa è successo in Brasile?

Durante l’ultimo fine settimana, la Formula 1 ha corso sul circuito di Interlagos, in Brasile. Il team Williams era arrivato a questo appuntamento pieno di fiducia, visto i buoni risultati del team ottenuti durante le precedenti tappe del mondiale.

Tuttavia, le cose non sono andate come previsto per il team. Nelle qualifiche della domenica, rimandate per la troppa pioggia del sabato, Alex Albon ha avuto un brutto incidente nella prima curva del circuito, a causa di un meteo ancora poco clemente con la categoria. L’impatto ha causati enormi danni alla monoposto del pilota thailandese, che non ha potuto partecipare alla corsa, anche in seguito al poco tempo tra le qualifiche e la gara.

Non è andata meglio al compagno di squadra Franco Colapinto. Dopo aver sbattuto durante la seconda parte delle qualifiche, il team era riuscito a riparare la vettura del pilota argentino, permettendogli di partecipare al Gran premio. Ma al giro 32 della gara, Colapinto è andato a sbattere contro le barriere poco dopo l’ingresso della Safety Car per la tanta acqua presente in pista.

I problemi di inizio campionato

Williams ha già affrontato problemi di questo genere durante l’inizio del campionato. I troppi incidenti di Logan Sargeant e Alex Albon aveva costretto il team a prendere una decisione difficile. Infatti nel Gran premio a Melbourne in Australia, Williams ha messo in pista una sola macchina per la gara di domenica. Il motivo era la mancanza di un telaio sostitutivo, che non ha permesso la partecipazione di entrambe le monoposto in gara.

Nella gara successiva, in Giappone, è arrivato il terzo telaio giusto in tempo per il weekend di gara. Ma ancora incidenti nel corso dei tre giorni di corsa, hanno gettato nuovamente il team nella disperazione.

Le gare successive sono andate molto meglio per la squadra inglese, non solo per i pezzi di ricambio, ma anche a livello di risultati. Logan Sargeant è stato sostituito dal giovane pilota argentino Franco Colapinto, colpevole della scarsa competitività e dei troppi danni causati dai suoi incidenti. E il team ha trovato i giusti aggiornamenti per la monoposto.

Che cosa comportano i danni subiti?

I fatti accaduti durante la tappa brasiliana del campionato ha riportato in Williams le ombre presenti ad inizio stagione. I danni provocati alle monoposto hanno una grande importanza a livello economico per il team inglese. Tutte le squadre di Formula 1 devono rispettare un budget cap che comprende, tra le tante voci, i danni subiti dalle vetture e gli aggiornamenti apportate a quest’ultime.

Più danni il team deve riparare, più la squadra deve togliere denaro dal budget, che poteva essere speso per apportare sviluppi alla monoposto e migliorare la performance in pista. Questo penalizza fortemente un team, soprattutto quelli più piccoli come Williams.

Inoltre, i soldi non impiegati per gli aggiornamenti alla monoposto possono avere un effetto anche sulla stagione successiva. Il team infatti non può cercare soluzioni che potrebbero servire anche alla monoposto del prossimo campionato e partire in svantaggio rispetto agli avversari.

Per Williams quindi si prospettano due settimane di lavoro intenso in fabbrica prima del prossimo appuntamento sulla pista di Las Vegas. Con la speranza che i danni riportati non abbiano un effetto grave sulle risorse e la fiducia del team.

Federica Passoni

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