di Aurora Loffredo
Max Verstappen eguaglia Prost e Vettel
4. 4 come il numero di colui che ha provato a ritardare questa vittoria, 4 come i titoli mondiali che Max Verstappen ha conquistato. Nella città del vizio e del peccato, il pilota olandese cala un magnifico poker, eguagliando Alain Prost e Sebastian Vettel.
Quest’anno, il mondiale è stato sui generis, come ammesso anche dallo stesso Verstappen, con una partenza a fionda nella prima parte di stagione ed una radicale discesa nella seconda. Siglare il quarto mondiale con due gare d’anticipo sembrava un miraggio. Eppure, colpevoli anche un Norris non all’altezza ed una McLaren che ha commesso più di un errore, l’olandese ha colpito nel segno, superando la leggenda Senna.
After wrapping up his fourth world championship in Las Vegas, Max Verstappen joins a select group of drivers 🙌
— Formula 1 (@F1) November 24, 2024
We look at those who he's matched and the ones who still remain ahead of him 👀#F1 #LasVegasGP https://t.co/TeZY2ijx7D
Un futuro incerto
Alla domanda di Jenson Button sul futuro, Verstappen ha precisato come l’anno prossimo sarà molto più difficile ripetere quanto accaduto in questi quattro anni. Sei piloti, infatti, non aspettano altro che agguantare l’eredità di Verstappen ed avere la possibilità o di vincere per la prima volta il titolo o di ritornare a vincerlo. In 12 anni, questo è l’anno più combattuto a livello costruttori, con i primi tre contendenti a 53 punti di distacco ed una Mercedes più timida, a quasi 200 punti, ma comunque nettamente superiore alle altre.
Con ben quattro team che potrebbero giocarsi sia il titolo costruttori che quello piloti, la possibilità per Max Verstappen di fare full è molto più bassa. I segnali provenienti da McLaren e Ferrari sono, al momento, molto positivi, lo stesso vale per una Mercedes ancora in difficoltà, ma pronta a risplendere.
Dall’Hornergate all’addio di Newey
E la Red Bull? Il team austriaco potrebbe essere, paradossalmente, la grande incognita del prossimo anno, nonostante ne esca parzialmente vincitrice da quest’anno, con un titolo piloti da incorniciare in bacheca. Eppure tante cose quest’anno non hanno funzionato: dall’HornerGate all’addio di Newey, tanti piccoli tasselli hanno lentamente portato ad una frattura di quell’idillio creatosi tre anni fa.
Un idillio che, forse, sarà difficile ristabilire nel breve termine, con una squadra da dover riformare, Pérez in bilico nonostante il nuovo contratto e un Verstappen senior aggressivo nei confronti del team. Ovviamente anche gli altri team dovranno fare i conti con delle difficoltà, siano esse legate alla monoposto o alla difficoltà di stabilire chi sia il primo pilota.
“Chi vuol esser lieto sia, del doman non c’è certezza” scriveva Lorenzo il Magnifico circa 5 secoli fa. Questo sarà stato il motto di Verstappen sabato notte: scegliere di festeggiare e godersi il risultato, così da rimandare le preoccupazioni al domani.