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Toronto e la NTT Indycar Series regalano spettacolo fino alla fine

Toronto

Passati i confini statunitensi per dirigersi a Toronto, in Canada, l’NTT Indycar Series continua a regalare emozioni e spettacolo in gara, una corsa che sin dalle prove ha messo tutti a dura prova e i colpi di scena non sono mancati fino alla fine. Vediamo assieme che cosa è successo!

Partenza col botto a Toronto, Rahal usa la testa e passa tutti

Subito emozioni e colpi di scena sin dalla partenza. Christian Lundgaard mantiene il comando con un ottimo scatto davanti a Scott McLaughlin e Pato O’ Ward. Nelle retrovie, un contatto tra Jack Harvey, Tom Blomqvist e Ryan Hunter-Reay innesca un ingorgo e una collisione multipla. Harvey e Blomqvist sono fuori corsa, coinvolgendo Alexander Rossi, le vetture di A.J. Foyt Enterprises guidate da Ferrucci e Pedersen e Graham Rahal. Nonostante ciò, Rahal riesce a mettere prontamente la retromarcia e a superare la strada bloccata passando per la via di fuga d’emergenza esterna al tracciato. Oltre ad Harvey, Hunter-Reay e Blomqvist, anche Benjamin Pedersen è costretto al ritiro.

Rahal
Graham Rahal, partito 27°, compie una manovra al via molto intelligente evitando la carambola davanti a lui e risale 21° (Photo source: indycar.com/Travis Hinkle)

Alla ripartenza, dopo 10 giri di attesa, Lundgaard mantiene il comando. A centro gruppo, danno spettacolo Romain Grosjean e Colton Herta con Alex Palou. I tre si danno a vicenda varie ruotate, correndo in maniera aggressiva ma corretta e spettacolare. Al giro 14, Herta va all’assalto e supera Armstrong per piazzarsi nei primi dieci. Proprio il neozelandese e David Malukas sono i primi piloti a fermarsi ai box per il cambio gomme e il rifornimento. Poco dopo Devlin DeFrancesco, unico pilota di canadese della serie, è fuori corsa per problemi ai freni.

Verso metà gara: le strategie contano

Verso metà corsa, gli unici duelli si vedono con Palou che passa Grosjean e inizia ad insidiare Herta. Subito dietro, anche Pato O’ Ward va all’assalto risalendo dopo la prima sosta in top 10, superando chi non si è ancora fermato. Al giro 34, Herta effettua la sosta ai box, restando davanti a Grosjean. Al passaggio successivo, è Scott McLaughlin che effettua la prima sosta di giornata dopo essere rimasto in testa, a seguito della sosta di Lundgaard. Uscito dai box, il neozelandese si trova a 6 secondi dal danese.

Toronto
Alex Palou durante le prove del sabato. Palou nelle prime fasi è in lotta serrata con Grosjean e Herta (Photo source: indycar.com/Travis Hinkle)

Marcus Ericsson segue McLaughlin al passaggio successivo, uscendo dai box 9° dietro a Rinus VeeKay e Kyle Kirkwood. Al giro 37, la top 3 composta da Dixon, Power e Palou entra ai box in sincronia, con l’australiano che passa davanti al neozelandese. Sul rettilineo, Power prova a passare il compagno di squadra Josef Newgarden, ma non ci riesce e Power resta dietro.

Grosjean non trova fortuna e il caos comincia ad imperversare

Al giro 42, Romain Grosjean trova per la quinta volta in questa stagione il muro, un risultato estremamente deludente per il francese che ambiva a tutt’altro all’inizio del campionato. Alla ripartenza, Kyle Kirkwood viene colto di sorpresa dal gruppo che rallenta davanti e tampona Hélio Castroneves. Nel testacoda e nel tentativo di ripartire, Hélio spegne il motore ed’è costretto al ritiro. Nel tentativo di evitare entrambi, Alex Palou urta il muretto esterno, ma riesce comunque a proseguire.

Grosjean
Romain Grosjean durante le qualifiche. Il francese sarà fuori corsa in gara (Photo source: indycar.com/Chris Owens)

Questo apre una nuova strategia per le soste ai box e la gara a Toronto si fa sempre più interessante. McLaughlin, Dixon e VeeKay tentano l’azzardo restando fuori. Lundgaard, O’ Ward, Ericsson, Newgarden, Power, Armstrong e Canapino sono coloro che rientrano ai box della top 10. Alla ripartenza, la lotta al centro gruppo è serratissima con Lundgaard e Herta che si scambiano la posizione in due occasioni. Marcus Armstrong si tocca con Felix Rosenqvist e rischiano di finire la propria corsa in barriera, ma è Kyle Kirkwood che ha la peggio con uno stop and go per aver causato l’incidente con Castroneves.

Le fasi finali

Con ancora 27 giri da fare, VeeKay è il primo a fermarsi ai box seguito al passaggio successivo da Scott McLaughlin. Subito dopo, Lundgaard rompe gli indugi e supera Palou, che prosegue con l’ala anteriore danneggiata. Al giro 63, Scott Dixon effettua l’ultima sosta e riparte al 14° posto, cedendo il comando al danese, mentre Will Power supera Pato O’ Ward per la quarta piazza.

Malukas
David Malukas, fuori corsa per un contatto col muro (Photo source: indycar.com/Travis Hinkle)

A 15 giri dal termine, David Malukas pizzica un muretto con la ruota posteriore sinistra, danneggiando la sospensione e vedendosi costretto al ritiro mentre era 11°, inseguito da Rahal e Dixon, che ne approfitta e passa entrambi. Poco dopo, Dixon supera anche Agustín Canapino per la top 10, che a sua volta viene passato da Graham Rahal, e Felix Rosenqvist surclassato dal neozelandese. Davanti a loro, Newgarden passa O’ Ward per il 6° posto, che perde a sua volta la posizione da Marcus Armstrong. Poco dopo, Scott McLaughlin passa Graham Rahal per l’undicesimo posto.

Gli ultimi giri a Toronto con thriller finale

Con ancora 5 giri da fare, Palou comincia a faticare per l’ala anteriore danneggiata. Colton Herta e Will Power si avvicinano e provano ad attaccarlo in ogni punto del tracciato. Il tappo creatosi è così importante che Ericsson, Dixon e Newgarden si rifanno sotto e Ericsson prova ad attaccare Power senza successo. Nel centro del gruppo, McLaughlin passa ambedue le Arrow McLaren di O’ Ward e Rosenqvist, che a sua volta viene superato da Graham Rahal per la top 10.

Toronto
Christian Lundgaard (Photo source: indycar.com/Joe Skibinski)

Tutto sembra congelato in termini di posizioni, ma Toronto riserva proprio negli ultimi due giri un colpo di scena impensabile. Will Power e Marcus Ericsson rientrano ai box improvvisamente, sono senza carburante! Christian Lundgaard riesce a tagliare il traguardo e a vincere la sua prima gara di carriera in NTT Indycar Series, la prima per Rahal-Letterman Lanigan Racing dalla Indy 500 del 2020, vinta da Takuma Sato. Alex Palou è secondo con l’ala anteriore danneggiata, mentre Colton Herta chiude 3° e finisce il carburante nel giro d’onore con Josef Newgarden, 5° alla fine dietro a Scott Dixon 4°.

Toronto
Christian Lundgaard con Bobby Rahal. Replicheranno le celebrazioni domenica in Victory Lane (Photo source: indycar.com/Joe Skibinski)

A completare la top 10 abbiamo Scott McLaughlin, Marcus Armstrong, Pato O’ Ward, Graham Rahal in grande spolvero dal 27° ultimo posto fino al 9°, fino a Felix Rosenqvist 10°. Marcus Ericsson termina 11° davanti ad Agustín Canapino, Rinus VeeKay, Willl Power 14° e Kyle Kirkwood. A chiudere la classifica abbiamo Alexander Rossi, Santino Ferrucci, Callum Ilott ritiratosi per problemi tecnici nelle fasi finali e Sting Ray Robb 19° ultimo concorrente al traguardo. Un’altra corsa entusiasmante, che anche a Toronto non ha risparmiato le emozioni e i colpi di scena, confermando un’altra volta la bontà del campionato.

Simone Ghilardini

Milanese classe 1998, studente, musicista, pilota virtuale e articolista per Mult1Formula.

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