Le continue scelte totalmente fuoriluogo in FRECA fanno aumentare i dubbi sulla FIA e su come invece gestisce la F1-F2-F3, dove l’attenzione per la sicurezza dei piloti sembra decisamente maggiore.
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Il tempo che precede un gran premio di Formula 1 viene vissuto come un rituale. E poi c’è la FIA che fa perdere la magia del momento.
Dopo polveroni su polveroni, è arrivata la decisione ufficiale: tramite un comunicato stampa, Ben Sulayem annuncia che farà un passo indietro e lascerà la F1.
I rapporti tra la Federazione Internazionale dell’Automobile e la Formula 1 sembrano essere ai minimi storici e il confronto sembra essersi fatto ancora più teso da quando è stato eletto il nuovo presidente federale Mohammed Ben Sulayem.
La FIA, ancora una volta, si è dimostrata lenta come una lumaca. Durante la stagione, infatti, abbiamo assistito a momenti chiave delle gare in cui la direzione gara non ha saputo prendere una posizione rapidamente, condizionando (in parte o totalmente) l’esito.
Sotto la pioggia di Suzuka Max Verstappen vince il suo secondo titolo consecutivo, destando polemiche per la decisione di adottare il punteggio pieno dopo aver corso poco più di metà gara.
Ben Sulayem, a inizio anno, aveva promesso una nuova direzione gara, “un nuovo passo avanti nell’arbitraggio di F1”, ma c’è ancora molto su cui lavorare.
Si è riunito il World Motorsport Council ed ha approvato il regolamento tecnico delle monoposto 2023. I temi caldi sono stati porpoising e sicurezza Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha affermato: “La sicurezza è assolutamente la massima priorità…
La direttiva FIA sul fondo volta alla riduzione del porpoising che entrerà in vigore da Spa.
Alcune parole del presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem riguardo tematiche sociali rilevanti supportate dai piloti hanno fatto discutere in questi giorni.