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Haas: senza sponsor, pilota, auto e certezze

Ricapitoliamo le ultime due settimane tragicomiche del team americano che, in pochi giorni, si è ritrovato senza sponsor, pilota, auto e certezze.

Questa stagione non s’ha da fare – Basta questa frase per riassumere i test pre-stagionali della Haas, che sono stati tutto tranne che normali. Il team americano era tornato in pista con la speranza di dimenticarsi al più presto del 2021, anno in cui la squadra si è classificata decima in classifica costruttori con 0 punti conquistati.

Era stato proprio il presidente Gené Haas ad affermare affermando: “Ora che tutto è finito non dobbiamo più pensarci ed è un bene per tutti. Sono sicuro che abbiamo fatto la cosa giusta per ottenere il miglior risultato possibile per il 2022”.

Ma una serie di peripezie hanno sconvolto gli ultimi giorni del team. E forse, il 2021, anche da ultimi, non era così male.

Il licenziamento di Nikita Mazepin

Nikita Mazepin durante in test a Barcellona

Nella serata di giovedì 24 febbraio, dopo l’inizio dell’invasione da parte della Russia in Ucraina, la Haas ha comunicato che, in occasione dell’ultimo giorno di test a Barcellona, la monoposto avrebbe presentato una livrea priva di sponsor e riferimenti alla bandiera russa. È stato questo l’inizio della fine della collaborazione con Uralkali, uno dei maggiori produttori russo di potassio, e del licenziamento di Mazepin.

Il pilota russo era approdato in Haas dopo che il padre Dmitrij Mazepin, oligarca e proprietario di Uralkali, aveva acquistato parte del team, diventando main sponsor.

Il 5 marzo arriva l’ufficialità: Mazepin non correrà nel 2022.

Saputa la notizia, Nikita pubblica un post su Instagram in cui esprime la sua delusione e avvisa che avrà “altro da dire“. Dopo la conferenza stampa di mercoledì 9 marzo, Mazepin pubblica in rete un video in cui annuncia la creazione della fondazione “We compete as One“, a sostegno di tutti gli atleti russi esclusi dalle competizioni sportive.

Nel frattempo, date le precarie condizioni economiche della Haas, la domanda sorge spontanea: come se la caverà?

Le prestazioni ai test di Barcellona

Anche se questo argomento è passato decisamente in secondo piano, ci sembra giusto parlarne, almeno un minimo.

Diciamoci la verità: i test spagnoli, almeno per la Haas, non sono andati benissimo.

Infatti, tra perdite sospette e fondi danneggiati che hanno impedito più volte ai due piloti di portare a termine le sessioni (la Haas è riuscita a correre senza interruzioni dovute a danni della monoposto solo la mattina del secondo giorno), anche la macchina stessa fatica a rimanere integra.

Senza pilota e… senza macchina!

Dopo Barcellona (il peggio, insomma, sembrava passato), la Haas ha dovuto fronteggiare un altro imprevisto: l’aereo cargo, contente le macchine e tutto l’equipaggiamento, si è rotto a Istanbul, impedendo alla squadra di scendere in pista il primo giorno di test in Bahrein.

A seguito dell’accaduto, il team americano ha chiesto alla FIA di recuperare la sessione di test nella giornata di domenica 13. Una buona idea, se non fosse stata bocciata da Alpine, McLaren e Alfa Romeo, impedendone la fattibilità. Insomma, nulla sembra andare bene.

Alla fine però viene fatta una piccola concessione: la Haas potrà recuperare il tempo perso nelle sere dei tre giorni di test, facendo, essenzialmente, degli “straordinari“.

Il ritorno di Magnussen

Kevin Magnussen, il nuovo pilota Haas per la stagione 2022

Mentre tutti quanti davano per scontata la conferma di Fittipaldi come nuovo pilota titolare della Haas per la stagione 2022, ecco che nella serata di mercoledì il team americano ha dato, a sorpresa, la notizia. Sarà Kevin Magnussen a sostituire Mazepin. Scelta sorprendente, considerando che, nel suo libro, il pilota danese non aveva fatto proprio delle belle considerazioni sul team.

Davanti a certe necessità però, si sa, anche i più vecchi rancori spariscono. Soprattutto quando, dopo una giornata di test, è proprio Magnussen a portare a casa il giro veloce. Tempi non affidabili? Sicuramente. Ma dopo un inizio così, la situazione in casa Haas non può far altro che migliorare.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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