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GP di Miami: cosa è successo nelle prove libere 1 e 2

Ha preso il via il primo weekend di Miami. Si è finalmente svelata la pista e i piloti hanno avuto modo di provarla. Tra prime difficoltà – in primis la temperatura – e alcune novità, vediamo cosa è successo durante le prove libere 1 e 2.

Prove Libere 1

Alle 20:30 italiane scatta la prima sessione di prove libere a Miami. Un primo problema da affrontare è quello della temperatura: infatti, la temperatura dell’aria è di 34°C e quella dell’asfalto è di ben 51°C.

A risentirne maggiormente di questa condizione pare essere la monoposto di Max Verstappen. Il campione in carica, infatti, viene richiamato ai box più volte, tant’è che si è trovato a lamentarsi di aver girato davvero poco e di non aver avuto quindi modo di prendere familiarità con il tracciato. Oltre a questo, a inizio sessione si trova anche a dare un “bacetto” al muro, non riportando però danni. Non inizia alla grande il weekend per Verstappen.

Non inizia alla grande neanche il weekend di Carlos Sainz, che si trova a fare un testacoda che danneggia le gomme. Nonostante ciò, una volta rientrato in pista dimostra di avere ritmo e gira bene – pur girando su gomme usate e soprattutto girando su gomme gialle mentre tutti giravano con le rosse.

Il testacoda di Carlos Sainz in FP1

A muro l’Alfa Romeo di Bottas, che causa una bandiera rossa a circa 25 minuti dalla fine della sessione. La vettura è andata fuori pista in curva 8, nella zona in cui si trova il famoso porto finto, da giorni argomento più discusso quando si parla del nuovo circuito. Da tenere a mente questa zona: a quanto pare, questa curva 8 non è di facile interpretazione.

C’è chi, comunque, in questa prima sessione vede uno spiraglio di luce: pare infatti migliorata la situazione porpoising in casa Mercedes. Si era detto, infatti, che il team aveva in mente di portare un aggiornamento proprio per migliorare questo problema, che sulla Mercedes più che mai era eccessivamente evidente.

Al termine delle FP1 abbiamo come miglior tempo quello di Leclerc. Seguono Russell e Verstappen.

FP2

Sono le 23:30 in Italia quando è il momento di scendere di nuovo in pista per la seconda sessione di libere. Non scende in pista Bottas, la cui monoposto non è ancora pronta in seguito all’incidente della sessione precedente.

Non riparte subito neanche Verstappen, a cui viene sostituito il cambio. L’olandese scende in pista a sessione ormai avviata, ma non dura molto: quando gli viene chiesto come va la macchina, lamenta difficoltà con lo sterzo. Viene così richiamato ai box e, mentre rientra, viene notato anche un principio d’incendio sul posteriore della vettura. Si decide, dunque, di non farlo rientrare per concludere la sessione. La situazione si fa brutta per la RedBull e per Max, considerando quanto poco abbia girato.

Sbavatura anche per Perez, che si trova in un testacoda nello stesso punto dove ha fatto l’incidente Bottas. Nessun danno, tuttavia, sulla sua monoposto.

Continua il periodo nero di Sainz: dopo aver concluso bene la prima sessione, portando quindi speranza per la FP2, va a muro all’ingresso della curva 14. La monoposto è danneggiata, di conseguenza è impossibilitato a concludere la prova.

Mercedes sembra presentare un aumento del propoising – che pareva parzialmente risolto – nel momento in cui passa da gomme rosse a gomme gialle. Nonostante ciò, è George Russell a chiudere al comando la sessione.

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Queste prove hanno comunque lasciato un grande punto di domanda su chi possa essere favorito e chi no su questo tracciato. Si è giunti, però, a una conclusione che sarà utile a tutti: il fattore temperatura avrà un ruolo davvero importante, specialmente sul degrado delle gomme.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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