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La missione di Herta: riportare Wickens ad Indianapolis

Bryan Herta ha dichiarato al “The Associated Press” di voler ingaggiare il canadese Robert Wickens per gareggiare per la 500 miglia di Indianapolis del 2024 con comandi totalmente manuali.

Wickens
Robert Wickens in azione nel 2018 all’Indianapolis Motor Speedway. (Photo source: Indianapolismotorspeedway.com/Photographer unknown)

Il destino di Wickens purtroppo ha voluto che subisse una lesione alla spina dorsale nell’incidente al Pocono Raceway nella sua stagione da rookie in IndyCar nel 2018. Questo lo ha portato a rimanere paralizzato dalla vita in giù. Da allora ha lavorato come driver coach per il team Arrow McLaren IndyCar, ma l’anno scorso è tornato a correre nell’IMSA Michelin Pilot Challenge con Bryan Herta Autosport e Hyundai. La vettura in questione, nel passaggio, trasferisce tutta le funzioni dai pedali al volante. Cosi performante che Robert è riuscito cosi a gareggiare e a vincere anche due gare.

Robert Wickens sul podio del Watkins Glen (Credit: Michael L. Levitt/LAT Images)
Il possibile ritorno

Herta ha dichiarato che perfezionare questa tecnologia per una vettura Indy nella gara più importante del panorama USA è un progetto che è determinato a realizzare con Wickens. Si erano prefissati addirittura di renderlo possibile nel 2023, ma è un processo su cui andare cauti.

“Abbiamo pensato di farlo quest’anno, ma la logistica, i tempi, non erano sufficienti. Non è una cosa che si può fare in fretta. Ci sono cose su cui dobbiamo lavorare a stretto contatto con la IndyCar e cose che dobbiamo sistemare. Si tratta di un processo, ma vedo un percorso da seguire”.

Bryan Herta, proprietario di Bryan Herta Autosport

Se l’iniziativa andrà come previsto, Bryan Herta Autosport farà il suo ritorno in NTT Indycar Series, dopo aver corso per l’ultima volta nel 2015 con Gabby Chaves. I problemi di sponsorizzazione hanno portato alla fusione del team con Andretti Autosport, per il quale debuttò il figlio Colton, nel 2016. Herta padre ha vinto la Indy 500 con Dan Wheldon nel 2011 e Alexander Rossi nel 2016. In associazione con Curb Agajanian Performance Group, corsero dal 2016 al 2018 come Andretti-Herta Autosport w. Curb-Agajanian. Dal 2019 ad oggi, Marco Andretti entra a far parte della co-proprietà del team, rinominato Andretti-Herta Autosport w. Marco Andretti & Curb-Agajanian. In questo periodo, avaro di successi e dal 2021 attivo soltanto ad Indianapolis, si è conquistata soltanto una pole position alla Indy 500 del 2020.

Il pilota canadese ha affermato che per i test aperti di Aprile 2023 la monoposto innovata avrebbe potuto essere pronta, ma la conoscenza del sistema non sarebbe stata adeguata. Inoltre il suo ritorno non vuole solo essere una “mossa di marketing“, ma vuole tornare per avere delle possibilità di vittoria.

“We all want to do a proper, professional effort,” he added. “I don’t want to do it for a marketing campaign. I want to do it for a chance to win.”

Robert Wickens, pilota Indycar e IMSA

Wickens tornerà a correre per l’intera stagione IMSA Michelin Pilot Challenge iniziata lo scorso venerdì a Daytona. Herta ha apportato modifiche alle sue formazioni e quest’anno Wickens sarà affiancato da Harry Gottsacker, a bordo di una Hyundai Elantra TCR.

Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.

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