Con il passare degli anni diventa forse sempre più difficile assicurarsi un sedile in Formula 1. Ci vuole talento, allenamento e, sicuramente, anche un po’ di fortuna. Ma c’è un’altra cosa che è assolutamente necessaria: la Super Licenza FIA.
Abbiamo sentito spesso parlare di questa superlicenza, soprattutto nella settimana del Gran Premio di Abu Dhabi della scorsa stagione con Logan Sargeant. Ma, di cosa si tratta?
Superlicenza FIA
La Superlicenza FIA è necessaria per poter competere nella massima categoria. Per poterla ottenere bisogna soddisfare alcuni criteri fondamentali:
- essere in possesso di una Licenza FIA Internazionale di Livello A valida;
- aver compiuto 18 anni ed possedere una patente di guida prima dello svolgimento del primo gran premio di Formula 1 (non avremo un nuovo Verstappen);
- superare un test teorico sul Codice Sportivo Internazionale e del Regolamento Sportivo di F1;
- completare almeno l’80% di due diverse stagioni di determinati campionati;
- aver guidato una monoposto di F1 “at racing speed” per almeno 300km in un periodo di massimo due giorni, non più di 180 giorni prima della presentazione della domanda;
- accumulare almeno 40 punti nei tre anni precedenti all’anno di candidatura, o nei due anni precedenti all’anno di candidatura a cui poi vanno aggiunti i punti accumulati in quell’anno.
A causa del Coronavirus, la FIA ha ritenuto necessario cambiare l’ultimo punto del regolamento nel caso in cui i tre anni precedenti all’anno di candidatura includano il 2020 o il 2021. Si andrà, quindi, a considerare i tre anni migliori, cioè quelli in cui sono stati accumulati più punti, sui quattro anni precedenti all’anno di candidatura. Lo stesso metodo vale anche per al periodo di due anni.
Nella tabella sottostante è possibile vedere quali sono i campionati presi in considerazione per l’ottenimento di punti per la superlicenza.
Punti aggiuntivi
Ci sono anche altri modi attraverso i quali i giovani piloti possono accumulare qualche punto:
- in ogni campionato in cui è presente un sistema di penalità, la FIA assegna due punti per la superlicenza ai piloti che hanno preso parte a tutta la competizione senza aver mai preso penalità;
- al vincitore della FIA F3 World Cup (Macau Grand Prix) vengono assegnati 5 punti aggiuntivi;
- la FIA assegna un punto per ogni sessione di prove libere di Formula 1 in cui il pilota completa almeno 100 km senza ricevere penalità (fino ad un massimo di 10 punti).
Formula 2: come sono messi i pilotini?
Chi ha ancora una lunga strada davanti
Tra i 20 piloti che comporranno la griglia di Formula 2 nella stagione che sta per iniziare, abbiamo sia persone già in possesso della Super Licenza FIA, sia persone che hanno ancora molto da vincere.
Tra questi ultimi, ad esempio, troviamo i due piloti della Van Amersfoort Racing. Juan Manuel Correa, che è appena rientrato in Formula 2 dopo l’incidente nel 2019, con i risultati in Formula 3 degli ultimi due anni non ha guadagnato nessun punto per la superlicenza. Il compagno di squadra, Richard Verschoor, ha accumulato qualche punto arrivando nono in F3 nel 2020, ma da quando è passato in F2 non è mai riuscito a classificarsi nei primi dieci.
Anche in PHM Racing servono tante vittorie. Brad Benavidas è ancora a quota zero. Al momento sta correndo in FRMEC e se riuscirà ad arrivare tra i primi nove potrà accaparrarsi i suoi primi punti. Roy Nissany, invece, è in una situazione decisamente migliore. Anche se i suoi risultati nei vari campionati non sono ottimi (ha guadagnato punti solo con la quinta posizione in FRAC nel 2021) dal 2019 è test driver ufficale in Williams. Questo ha permesso all’israeliano di partecipare ad alcune sessioni di prove libere nel corso degli anni.
Anche Amaury Cordeel, Kush Maini, Enzo Fittipaldi e Ralph Boschung hanno ancora tanta strada da fare. Oppure possono arrivare nelle prime tre posizione questa stagione in Formula 2 e accumulare i 40 punti tutti in una volta, chissà.
Circa a metà dell’opera
Tra i piloti che, invece, hanno già accumulato qualche punto troviamo la coppia Trident. Roman Stanek con la sua quinta posizione in Formula 3 la scorsa stagione è a quota 12 punti. Il compagno Clément Novalak, invece, con l’ottima terza posizione in Formula 3 nel 2021 è già a 20 punti.
A metà dell’opera vediamo anche Jak Crawford che, come Benavidas, potrebbe guadagnare qualche punto in più in queste settimane nel campionato FRMEC.
Superati i 30 punti
Il pilota del Red Bull Junior Team, Ayumu Iwasa, ha superato i 30 punti dal 2020 ad oggi, grazie alla vittoria della F4 Francese e della sua quinta posizione lo scorso anno in F2. Come lui, un’altro pilota Red Bull è a buon punto: Isack Hadjar.
Zane Maloney, arrivando secondo in Formula 3 la scorsa stagione, ha raggiungo i 31 punti in totale.
In casa Prema, invece, Frederik Vesti l’anno scorso non è andato benissimo, ma le due stagioni precedenti in Formula 3 gli hanno permesso di guadagnare molti punti. Dall’altro lato del box, Oliver Bearman deve ringraziare l’ottima terza posizione dello scorso anno per il bottino di punti sulla superlicenza.
Sulla carta sono pronti per approdare in Formula 1
Alcuni piloti in griglia nel 2023, invece, hanno già i 40 punti necessari per la richiesta della superlicenza, o, addirittura, già la posseggono. Théo Pourchaire, infatti, ha già ottenuto la tanto ambita licenza e ha già messo piede nel mondo della Formula 1 quando ha guidato l’Alfa Romeo nelle prove libere ad Austin.
Arrivati ai 40 punti abbiamo anche entrambi i piloti di MP Motorsport: Dennis Hauger e Jehan Daruvala. Questo, però, solo se teniamo conto anche della stagione 2019.
Gli altri tre piloti che hanno già abbastanza punti per ottenere la Super Licenza FIA sono Jack Doohan, Arthur Leclerc e il vincitore di Formula 3, Victor Martins. I primi due, come tanti altri, hanno raggiunto questo risultato grazie alla Formula Regional Asiatica e ad altrie serie minori. Queste possono sembrare meno importanti della Formula 2 e Formula 3, ma sono invece un ottimo banco prova per farsi conoscere ed ottenere punti.