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Gateway, Dixon si rilancia ancora e Penske viene beffata

Gateway

Gateway, o per meglio dire “World Wide Technology Raceway”, è l’ultimo ovale della stagione 2023 NTT Indycar Series in calendario, oltre che terz’ultimo appuntamento in campionato, con le sole Portland e Laguna Seca da disputare. Se le prove hanno dato il Team Penske decisamente sugli scudi, la corsa regalerà sulla distanza tutt’altro esito. Scopriamo assieme che cosa è accaduto.

Calma relativa a Gateway, con qualche eliminazione

All’avvio della corsa, Newgarden mantiene il comando davanti a Colton Herta. Dietro a loro, complice anche il filler per coprire l’olio lasciato da una vettura Silver Crown prima delle qualifiche, si innesca il primo incidente di giornata. Benjamin Pedersen alza il piede dall’acceleratore, venendo tamponato da Ed Carpenter nelle retrovie. Il danese di A.J. Foyt Enterprises si gira e termina la sua corsa alla prima curva del primo giro contro il muro, senza conseguenze. La caution esce per i primi 10 giri, con Santino Ferrucci e Carpenter che sono i primi a fermarsi, anticipando largamente la sosta ai box. Carpenter è anche penalizzato con 30 secondi di stop and go, rientrando in gara staccato di 3 giri.

Gateway
La partenza del gruppo a Gateway (Photo source: indycar.com/Karl Zemlin)

Alla ripartenza, la testa della corsa rimane invariata, con Linus Lundqvist molto deciso che risale in nona posizione, duellando con Will Power. Dietro a Newgarden e Herta, seguono David Malukas e il terzetto di Arrow McLaren con O’ Ward, Rosenqvist e Alexander Rossi. La situazione resta invariata e al giro 52 Takuma Sato è il primo pilota a fermarsi sotto bandiera verde. Il giapponese rischia di prendere il muro, mentre Colton Herta inizia a perdere notevolmente terreno, venendo passato da Malukas e le Arrow McLaren. Herta a questo punto rientra ai box nel corso del giro 58 per il cambio gomme e rifornimento. In questa fase rientrano tutti, con Callum Ilott protagonista di una toccata al muro di curva 2 mentre era all’esterno di Takuma Sato. Il contatto lo obbliga a fermarsi ai box con la vettura danneggiata.

Una prima fase di corsa in gestione, ma non per tutti

Nel corso del giro 70 Colton Herta, in grado di riprendersi la seconda posizione dopo la sosta, viene passato nuovamente da Pato O’ Ward. Poco dopo, Sting Ray Robb sfiora la collisione con il muro di curva 2, riuscendo tuttavia a proseguire. Nel mentre, Callum Ilott è fuori corsa per i danni riportati in precedenza. Passata la centesima tornata, la corsa si infiamma con Josef Newgarden inseguito da Pato O’ Ward a distanza ravvicinata, ma Newgarden riesce a frapporre alcuni doppiati tra sé e il messicano.

Sato
Takuma Sato in azione, sarà fuori corsa al giro 123 (Photo source: indycar.com/Joe Skibinski)

Non vi sono particolari cambiamenti fino al giro 123, quando Takuma Sato, dopo numerosi incontri ravvicinati col muro, vi finisce per sbattere, portando fuori la seconda caution di giornata. Josef Newgarden è tra i protagonisti che rientrano ai box, così come Dixon, McLaughlin e O’ Ward. Nel mentre, Marcus Ericsson riparte con la ruota anteriore sinistra fissata male, vedendosi costretto a fermarsi. Lo svedese riesce comunque a proseguire. Nel frattempo, Canapino in uscita dai box perde numerosi secondi per non travolgere la pit crew di David Malukas, riuscendo poi a ripartire. All’ingresso dei box Herta, Palou e Rosenqvist rischiano a loro volta l’incidente, senza danni tuttavia.

Seconda metà di gara

Alla ripartenza, Scott Dixon comanda il gruppo su Josef Newgarden, attaccato da O’ Ward, con i due che vengono quasi a contatto. Dietro di loro, David Malukas supera all’esterno di curva 4 Scott McLaughlin. Superata dunque la prima parte di gara, Dixon è davanti a Newgarden, O’ Ward, Rossi, Malukas, VeeKay, Ferrucci, Ericsson e Colton Herta a comporre la top 10. Al giro 152, Palou finalizza il sorpasso su Herta per la decima posizione, mettendosi in posizione per giocarsi un eventuale successo con le strategie.

Newgarden
Josef Newgarden in testa al gruppo (Photo source: indycar.com/James Black)

Dal giro 166 Pato O’ Ward, Felix Rosenqvist, Josef Newgarden e Scott McLaughlin entrano ai box per cambio gomme e rifornimento. Arrow McLaren e Penske reagiscono dunque così per arrivare davanti a Dixon, seguiti subito dopo da Malukas. Verso il giro 179, si fermano Ericsson e Herta. Al giro 195, Scott Dixon si ferma ai box per effettuare quella che si presume essere la sosta finale di giornata, un momento estremamente cruciale per il neozelandese, in testa alla corsa grazie ad una gestione del carburante e degli pneumatici eccellente, tanto quanto accaduto ad Indianapolis.

Le fasi finali a Gateway con un colpo di scena per il titolo

A questo punto della corsa, Pato O’ Ward è al comando davanti a Josef Newgarden, seguito da Alexander Rossi, Scott McLaughlin, David Malukas, Rosenqvist, Ericsson, Herta e Dixon. Al giro 200, Palou effettua l’ultima sosta della corsa. Poco dopo, Newgarden rientra, ma commette un errore in curva 2 e urta il muro, finendo così la sua corsa con la vettura danneggiata e azzera le sue speranze di vincere il titolo nel 2023. Pochi secondi dopo, David Malukas si tocca con Scott McLaughlin, che quasi finisce nel muro.

Dixon
Scott Dixon (Photo source: indycar.com/Joe Skibinski)

Nelle tornate successive O’ Ward, Rossi e Herta sono tra gli ultimi protagonisti ad effettuare la sosta finale con ancora 38 giri da percorrere. Scott Dixon e Will Power comandano la corsa davanti a Kyle Kirkwood e Conor Daly che ancora devono effettuare la sosta. A 13 giri dalla conclusione, Will Power effettua il pit stop, togliendosi automaticamente da qualsiasi discorso per la vittoria. Dixon conduce così indisturbato davanti ad O’ Ward, Malukas, Rossi, McLaughlin, Herta e Palou. Soltanto la top 3 è nel lead lap, con Dixon che cerca in tutti i modi di risparmiare carburante per arrivare al traguardo senza fermarsi.

Dixon vince e cerca di riaprire il discorso per il titolo

Dixon
Dettagli della PNC Bank Honda numero 9 di Scott Dixon dopo le celebrazioni (Photo source: indycar.com/Chris Owens)

Non ci sono ulteriori stravolgimenti alla classifica con Scott Dixon che ottiene a Gateway la vittoria numero 55 della sua carriera davanti a Pato O’ Ward e David Malukas, gli unici a non finire doppiati. Oltre a ciò Dixon lascia Gateway riducendo il distacco dal leader di campionato Alex Palou da -98 a -74, restando l’unico ancora in grado di contendere il titolo allo spagnolo con due gare da disputare. Ancora una volta, anche a Gateway l’esperienza del neozelandese 6 volte campione NTT Indycar Series si è fatta valere. Riuscirà anche a Portland e Laguna Seca a far valere la sua legge per superare e battere in modo impensabile Alex Palou, raggiungendo così anche A.J. Foyt per il numero di titoli conquistati in carriera?

Simone Ghilardini

Milanese classe 1998, studente, musicista, pilota virtuale e articolista per Mult1Formula.

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