La stagione 2023 della NTT Indycar Series sta per terminare. A sole 2 gare dalla fine, il distacco tra Palou, leader del campionato, e Dixon, unico possibile contendente, è di 74 punti, con 108 punti ancora disponibili. Palou conquisterebbe il titolo già alla penultima gara qualora dovesse battere il suo rivale o arrivare almeno al terzo posto. Andiamo quindi ad analizzare il circuito di Portland, dove potrebbe decidersi la lotta al titolo. indycar portland
Il tracciato indycar portland
Circuito permanente, il Portland International Raceway è nel calendario Indycar dal 2018. La categoria, tuttavia, ci ha corso anche dal 1984 al 2007, seppur con diversi layout. Quello attuale prevede 110 giri lunghi ciascuno 1,964 miglia, cioè circa 3,2 chilometri. Composto da 12 curve, è un tracciato molto veloce, percorribile in meno di un minuto. Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte delle curve è lunga e può essere affrontata a tutta velocità. Le uniche curve che richiedono frenate brusche, infatti, sono la 1 e la 2. Due lunghi rettilinei, posti tra la 12 e la 1 e tra la 8 e la 9, offrono i principali punti di sorpasso. Anche le curve 1 e 2, per la loro conformazione “da circuito cittadino”, a detta di Dave Faustino (ingegnere di Will Power), possono portare a sorpassi qualora il pilota davanti le sbagliasse – eventualità non rara. Il tracciato non presenta difficoltà altimetriche e quindi la gara sarà decisa puramente dalla velocità.
Uno sguardo al passato
La prima gara dal ritorno in calendario del tracciato è stata quella del 2018, vinta da Takuma Sato per la Rahal Letterman Lanigan. Il pilota è attualmente sotto contratto per Chip Ganassi Racing ma non parteciperà perché corre solo gli ovali. Nel 2019 la vittoria è andata a Will Power per il Team Penske. Power, che ha vinto il titolo l’anno scorso, è attualmente settimo in classifica generale. L’edizione 2020 della gara non si è tenuta causa del Covid-19. Nel 2021, Portland ha visto la terza vittoria stagionale di Álex Palou, che ha poi vinto il suo primo titolo proprio quell’anno. Chissà che anche questa edizione non gli porti bene. La gara del 2022, infine, è stata vinta da Scott McLaughlin. Questo risultato ha portato il Team Penske al primo posto nella classifica di vittorie per team da quando il tracciato è stato reintrodotto. McLaughlin è attualmente quinto nella classifica generale del campionato.
Le serie minori dell’Indycar hanno visto negli anni molte vittorie di piloti che ora partecipano alla gara nella categoria maggiore. Per quanto riguarda la Indy Lights, Pato O’Ward si è aggiudicato entrambe le gare nel double header del 2018. L’anno successivo, Rinus VeeKay ha vinto gara 1. Il 2021 ha visto vincenti David Malukas e Kyle Kirkwood, mentre nel 2022, l’unica gara disputatasi a Portland è stata vinta da Benjamin Pedersen. Kirkwood, inoltre, ha vinto anche il double header del 2018 in U.S. F2000 e quello della Indy Pro 2000 del 2019. Anche Malukas ha trionfato in quest’ultima categoria, nello specifico in gara 2 nel 2018. Attenzione quindi a non sottovalutare i giovani.
Il programma del weekend indycar portland
Venerdì 1 settembre | Prove Libere 1 – ore 24:00
Sabato 2 settembre | Prove Libere 2 – ore 18:00 | Qualifiche – ore 21:30
Domenica 3 settembre | Prove Libere 3 – ore 02:15 | Gara – ore 21:15