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Indycar: McLaughlin domina a Portland, Power favorito per il titolo

A Portland, nell’estremo ovest degli Stati Uniti, si corre il penultimo round dell’Indycar, con sette piloti ancora in grado di vincere il titolo. Partendo dalla pole position, McLaughlin difende la prima posizione, che manterrà per 104 dei 110 giri previsti, mentre Power insegue senza mai essere veramente minaccioso, anzi perdendo temporaneamente la seconda posizione a vantaggio di Lundgaard, per poi riconquistarla solo con il primo pit stop.

Newgarden parte male, fatica a mandare in temperatura le gomme e perde tre posizioni. Nel frattempo Scott Dixon, dopo una qualifica disastrosa, inizia la sua lenta ma costante risalita.

La situazione resta invariata dopo il primo pit stop, anzi McLaughlin continua a estendere il suo vantaggio fino a 8 secondi, per poi iniziare a gestirlo alzando leggermente il ritmo e perdendo tre secondi nei successivi 50 giri.

La sosta anticipata si rivela efficace per Newgarden, che ora è settimo, e l’undercut funziona anche per Dixon che adesso è undicesimo. Ericsson invece scivola nelle retrovie dopo aver posticipato la sosta il più possibile.

Newgarden, secondo in campionato dopo questa gara ©motorsport.com

Al 40° giro le speranze di titolo di Palou si esauriscono: perde la posizione prima su Newgarden e poi su Rahal, si ferma per un ulteriore pit stop e da questo momento non sarà più in grado di mantenere una posizione che gli garantisca di restare matematicamente in lotta. Come per lui, anche la performance di O’Ward, sebbene molto buona, non è sufficiente a restare entro i 54 punti da Will Power.

Durante il secondo pit stop, a differenza dei suoi compagni di squadra, Newgarden sceglie gomme morbide e risale fino a superare Lundgaard per la quarta posizione. Poi inizia a ridurre il gap su O’Ward, terzo, che a sua volta si avvicina a Power.

McLaughlin, Power, O’Ward e Newgarden sono ancora più vicini dopo il terzo cambio gomme, ma il neozelandese ricostruisce in pochi giri un gap che lo mette al sicuro da attacchi. Questo sforzo però viene vanificato da un incidente in curva 1 tra Johnson e VeeKay, per il quale viene chiamata l’unica safety car della gara.

McLaughlin, l’autore di un monologo a Portland ©motorsport.com

Alla ripartenza del 90° giro, O’Ward tenta il sorpasso su Power in modo forse troppo ottimistico, danneggiando leggermente la propria vettura. Nel frattempo Dixon approfitta degli errori altrui ed in uscita dalla seconda curva è quarto, completando una rimonta insperata che lo pone tra i favoriti per il titolo. Ma al sei volte campione non basta il quarto posto: si lancia all’attacco di O’Ward, che dopo una difesa troppo aggressiva è costretto a cedere la posizione. Da fuori al primo round in qualifica al podio: Dixon offre lezioni di guida a tutti!

McLaughlin era intanto riuscito a creare per la terza volta un buon gap: questo weekend era superiore a tutti. Conquista con facilità la terza vittoria stagionale, che gli consente di passare da potenzialmente fuori dalla lotta al titolo ad avversario pericoloso per Will Power. Proprio l’australiano alla fine è secondo, anche se sul finale deve difendersi da Dixon, terzo. Rispettivamente, arriveranno al finale di stagione primo e terzo in classifica. Gli altri due piloti che ancora possono sperare di diventare campione, nonostante due prestazioni che lasciano perplessità, sono Newgarden ed Ericsson.

L’Indycar torna a Laguna Seca per il finale di stagione tra una settimana. La storia non è stata ancora scritta.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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