“How much does a Formula 1 car cost?“, “More if we crash!” (“Quanto costa una macchina di Formula 1?“, “Di più se ci schiantiamo!“). Così aveva risposto Daniel Ricciardo alla domanda di un piccolo fan, durante una delle conferenze stampa dell’ultima stagione. E, effettivamente, il pilota australiano non aveva tutti i torti! Oggi analizzeremo quanto “costa”, dal punto di vista economico, un incidente nella massima categoria del motorsport.
I dati di quest’anno
Raccogliendo i dati dell’ultima stagione, possiamo vedere come il pilota che ha causato più danni alla propria vettura dal punto di vista economico sia Mick Schumacher. Il pilota tedesco nel suo primo anno in Formula Uno, ha totalizzato una cifra pari a 4,949,000 dollari spesi nel riparare i danni alla sua monoposto. Una somma enorme per un piccolo team come la Haas. Infatti, già a metà stagione, il team principal Gunther Steiner aveva iniziato a lamentarsi degli incidenti “troppo frequenti” e “troppo costosi” di Schumacher, definendoli “senza ragione”. Alla polemica, il figlio d’arte aveva risposto: “È il mio primo anno in Formula Uno, devo imparare.”
Al secondo posto c’è Charles Leclerc, con 4,578,000 dollari di danno. Una stagione, quella del monegasco, particolarmente sfortunata (da ricordare: il botto a Monaco che gli impedì di partecipare alla gara la domenica) e piena di incidenti (uno dei tanti, a Budapest, quando il ferrarista fu buttato fuori pista dalla carambola in partenza innescata da Bottas e Stroll).
Sale su questo podio “negativo” anche il neo campione del mondo Max Verstappen, con 4,396,000 dollari di danno. Anche l’olandese, nel corso del 2021, è stato protagonista di incidenti estremamente violenti, come il botto a Silverstone da cui uscì illeso, ma con la macchina totalmente distrutta. Scorrendo verso il fondo della classifica troviamo Sebastian Vettel (745,000 dollari), Fernando Alonso (497,000 dollari) e infine Esteban Ocon (445,000 dollari).
Incidenti costosi e frequenti: colpa dei piloti?
Abbiamo appena visto quanto gli incidenti siano costosi e, se frequenti, possano mettere in seria difficoltà i team, specialmente considerando il limite del budget cap. Ma quanto è realmente colpa dei singoli piloti? Spesso infatti, gli incidenti avvengono anche per cause esterne: basta pensare al Gran Premio d’Azerbaigian, quando abbiamo assistito a un disastro firmato Pirelli.
Bisogna poi ricordarci che i prezzi delle singole componenti delle monoposto sono alti di per sé. Un’ala anteriore ha un costo che si aggira tra gli 80 e gli 85 mila euro, per le sospensioni si possono superare 100 mila euro per ogni elemento, la sostituzione di un telaio costa ben un milione di euro.
Curiosità: il crash test
Il crash test è una forma di collaudo distruttivo eseguito per verificare la sicurezza delle automobili, degli autocarri e delle motociclette e dei relativi componenti. Nel crash test destinato alle vetture di Formula Uno, il prototipo della monoposto è sottoposto a una serie di prove d’impatto e, a seconda dei risultati, il telaio è approvato o meno dalla FIA. Al momento i team ad aver già effettuato e superato il crash test sono la Haas e la Ferrari.