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Best Moments Of 2021

Il 2021 è stato un anno entusiasmante, all’insegna della tachicardia e degli imprevisti. É pressoché impossibile ricordarsi tutto quello che è successo negli ultimi 9 mesi.

Eccoci qui, quindi, a raccogliere tutte le parti migliori degli ultimi 22 Gran Premi per farvi rivivere questi strabilianti mesi.

Flashback in Bahrain

La scuderia austriaca ha dato tutto ciò che aveva quest’anno, iniziando l’anno col botto. La prima pole della stagione è stata infatti di Max Verstappen, che ha iniziato egregiamente la stagione.

La vittoria del Gran Premio del Bahrain è stata di Lewis Hamilton, ma la Red Bull non ha smesso di stupire. Sergio Perez si è fermato in mezzo alla pista durante il suo giro di formazione ed è stato costretto a partire dalla pit lane. Il Bahrain però sembra far più che bene al messicano, che ha comunque concluso la gara in quinta posizione, facendoci rivivere i sorpassi di pochi mesi prima, quando vinse proprio su quella stessa pista dall’ultima posizione.

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(Photo by Mario Renzi – Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Imola col botto!

Il primo Gran Premio italiano dell’anno non ci ha lasciato con l’amaro in bocca.

Una gara entusiasmante che Netflix ha adorato più di tutti noi. Durante una manovra di sorpasso, George Russell e Valtteri Bottas hanno avuto un grande incidente, che fortunatamente non ha avuto ripercussioni sulla salute dei due piloti. Questo, però, non ha fatto altro che far discutere riguardo la fantomatica la scelta del secondo pilota Mercedes 2022, mettendo i piloti stessi in situazioni scomode: risposta avuta solo a settembre.

Norris a podio! (ancora) (e ancora) (e ancora)

Una stagione da ricordare quella di Lando Norris, che ha conquistato ben quattro podi e una pole position!

Il primo podio è stato proprio ad Imola, riuscendo a difendersi da Leclerc sulla Ferrari.

A Monaco arriva il secondo e nel secondo round in Austria il terzo, proprio dove l’anno prima aveva conquistato il suo primo in carriera. Il quarto e ultimo della stagione arriva a Monza, con la doppietta firmata McLaren. 

HAM-VER-BOT

A Portimao il trio Hamilton-Verstappen-Bottas è diventato il podio più frequente della storia della F1, superando Hamilton-Rosberg-Vettel a quota 14. Ora il record è di 20!

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(Photo by PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP via Getty Images)

100 volte Lewis Hamilton (parte 1)

Anche senza l’ottavo titolo, Lewis Hamilton ha fatto la storia della Formula Uno quest’anno. 

In Spagna, il britannico è stato il primo pilota a raggiungere quota 100 pole (ora 103).

La maledizione del Gran Premio di Monaco

Il weekend di Monaco è stato imprevedibile. Le qualifiche si sono concluse con la pole di Charles Leclerc, per la gioia di tutti i ferraristi. Felicità che però si è presto spenta, dato che il monegasco è andato a muro poco dopo, fermando il Q3. Charles non è riuscito a iniziare il suo Gran Premio di casa a causa di un problema riportato al cambio. Dal 2017 ad oggi, Leclerc non è riuscito a concludere un Gran Premio di Monaco.

Il pit stop più lungo della storia e la delusione Mercedes.

Valtteri Bottas e la Mercedes hanno registrato il pit stop più lungo della storia della Formula 1. È durato 43 ore e 15 minuti a causa del bullone dell’anteriore destra rimasto incastrato. Il finlandese è stato costretto al ritiro, il secondo in sole cinque gare.

Il suo compagno di squadra ha invece tagliato il traguardo solo settimo, rendendo il GP di Monaco un weekend da dimenticare per i tifosi Mercedes.

Il ritorno della Ferrari

A Monaco, la Ferrari, ha ottenuto il primo podio della stagione, con Carlos Sainz in seconda posizione.

Dopo un 2020 disastroso concluso in sesta posizione, la scuderia del cavallino è ritornata nella top 3, conquistando ben cinque podi e numerosi quarti e quinti posti.

Carlos Sainz si è adattato alla macchina molto velocemente, ottenendo quattro dei cinque podi della scuderia e concludendo tutte e 22 le gare, andando a punti ben 20 di queste.

La vista dalla vetta più alta

A Monaco, Max, con la seconda vittoria della stagione è riuscito per la prima volta in carriera a essere in cima al campionato piloti. Forse è stato in quel momento che si è iniziato a concretizzare un sogno per il pilota olandese e la scuderia austriaca che era rimasto in sospeso dal 2014.

Quando Charles Leclerc si dimenticò di star guidando una SF21

Il GP di Baku è stata l’ennesima gara inaspettata ma gradita. Dopo la delusione di Monaco, Charles ha segnato la seconda pole position di seguito e questa volta è riuscito a partire dalla prima posizione. Non è riuscito a restare in testa a lungo, ma ha tagliato il traguardo con una modesta quarta posizione.

Il disastro firmato Pirelli

Verstappen stava guidando egregiamente in testa al gruppo e con un notevole vantaggio, quando una delle sue gomme esplose, facendogli fare un bel botto e costringendolo al ritiro. Pochi giri prima era successa la stessa cosa al canadese Lance Stroll, ma fortunatamente entrambi non hanno riportato conseguenze, solo un bello spavento e una grande delusione da parte dell’olandese.

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(Photo by Clive Rose/Getty Images)

Un podio insolito

I compagni di squadra di entrambi, però, hanno portato a casa un po’ di bollicine. Sergio Perez ha ottenuto la sua seconda vittoria in carriera e Max non poteva che essere felice per il suo team.

Le sorprese non finiscono qui! La seconda posizione è di Sebastian Vettel che ottiene il suo 122esimo podio. E sul terzo gradino c’è il francese Pierre Gasly, con il suo terzo podio. 

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(Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Quando Hamilton iniziò ad odiare la magia

Lewis, alla ripartenza da fermi dopo la bandiera rossa causata da Verstappen, ha avuto un problema ai freni, schiacciando per sbaglio un tasto sul retro del volante che attivava il “magic”, facendolo andare dritto in curva uno e concludendo la gara in quindicesima posizione. Un sospiro di sollievo per i tifosi Orange, che avevano paura di un distacco di punti troppo importante da recuperare.

Doppietta in Austria e la costanza di Lando Norris

Max fa doppietta di vittorie in Austria, con quattro vittorie consecutive. 

Il britannico Lando Norris, invece, arriva a ben 14 gare consecutive andando a punti con il suo terzo podio della stagione, affiancando Fernando Alonso nella classifica dei record (e superandolo con la quarta posizione a Silverstone).

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(Photo by JOE KLAMAR/AFP via Getty Images)

La Sprint Qualifying

A Silverstone abbiamo assistito alla prima Qualifica Sprint dell’anno, che ha visto Max Verstappen sfilare con una ghirlanda per aver conquistato la prima posizione.

“Non si supera alla Copse” -cit.

La gioia dell’olandese è presto svanita, con l’incidente tra lui ed Hamilton in curva 9, che ha visto Verstappen a muro. Un impatto da 51G che ha fortunatamente avuto nessuna ripercussione fisica. Non se n’è smesso di parlare, però, e si discute ancora se 10 secondi di penalità fossero stati sufficienti, visto che l’inglese è riuscito a vincere comunque il suo Gran Premio di casa.

La delusione di Charles

Charles Leclerc ha concluso il GP a Silverstone in seconda posizione, ma era riuscito ad essere leader della gara fino a due giri dalla fine. Un podio dolce-amaro per il monegasco, che ha sognato il ritorno sul gradino più alto, dopo l’ultima vittoria a Monza 2019.

Strike di Bottas

Il Gran Premio dell’Ungheria è iniziato con Valtteri Bottas che ha creato un tamponamento a catena, facendo uscire di scena Leclerc, Stroll, Norris, Perez e se stesso. Verstappen con la macchina gravemente danneggiata riesce a concludere la gara in nona posizione.

Dopo la bandiera rossa, Hamilton è l’unico che non torna ai box, ma è costretto al pit stop nel giro successivo, rientrando ultimo.

Esteban Ocon è il vincitore del Gran Premio di Ungheria!

E la gara diventa incredibilmente un ritorno a Monza 2020, dove non capisci assolutamente niente di quello che sta succedendo. Cosa ci fa Esteban Ocon in prima posizione? E come ci sono arrivate quelle Williams in ottava e nona posizione?

Quando Fernando Alonso si dimenticò di avere 40 anni

Hamilton aveva ormai recuperato tutto il tempo perso per fare il pit stop ed era dietro a Fernando Alonso, in quarta posizione. L’asturiano sapeva che se avesse lasciato pista libera all’inglese, il suo compagno di squadra Esteban Ocon rischiava di essere superato alle ultime curve e di non vincere la gara. Alonso allora sembra dimenticarsi quanti anni abbia e degli ultimi anni passati senza guidare in Formula Uno e tiene dietro Hamilton per un tempo che ci è sembrato infinito. Grazie alla sua incredibile difesa il francese vince il Gran Premio di Ungheria

Un podio… caotico

A tagliare il traguardo in seconda posizione è Sebastian Vettel, successivamente squalificato per un quantitativo insufficiente di carburante presente nella vettura. Hamilton diventa quindi secondo e Carlos Sainz si classifica terzo.

É la seconda volta che Carlos Sainz viene promosso a terzo classificato solo dopo i festeggiamenti del podio, non avendo così la possibilità di festeggiare a pieno. La prima volta era successo in Brasile nel 2019, quando Hamilton ricevette una penalità di 10 secondi, solo post-gara.

Le Williams a punti!

Erano effettivamente le due auto della scuderia Williams quelle in ottava e nona posizione, promosse poi al settimo e ottavo posto, dopo la squalifica di Vettel.

Dopo un 2020 senza un singolo punto, la scuderia inglese quest’anno ne è riuscita a collezionare ben 23 e i primi sono arrivati proprio in Ungheria.

George Russell, che dal 2019 stava tentando con tutte le sue forze di arrivare a punti, è scoppiato in lacrime durante le interviste post-gara, realizzando di avercela fatta, finalmente. Ha successivamente ammesso di sentirsi più leggero e che si è lasciato andare di più nei successivi Gran Premi, non avendo più niente da perdere e nessuna “maledizione” a bloccarlo.

Le qualifiche mozzafiato del Belgium Grand Prix

Una sabato entusiasmante quello del weekend di gara in Belgio. La pioggia battente sulla pista durante il Q3 sembrava troppa e probabilmente lo era.

Lando Norris sembrava avere tutti i requisiti per ottenere la pole position, ma proprio durante il suo giro veloce, l’acqua planning gli fa perdere il controllo della macchina proprio sull’Eau Rouge. Lando non ha subito conseguenze fisiche, ma tutti noi siamo stati dispiaciuti di non averlo potuto vedere in cima alla griglia.

Dopo la bandiera rossa, le qualifiche sono ripartite. Inaspettatamente la Williams di George sembra comportarsi benissimo sull’asfalto bagnato belga. Primo settore viola. Fiato sospeso. Lewis Hamilton poco dietro di lui. Secondo settore viola. Lewis, però, se lo riprende poco dopo. Le ultime curve e intanto Max Verstappen comincia il suo giro. La pista continua a migliorare. George taglia il traguardo, Pole position provvisoria per l’inglese. Ce la farà Lewis a superarlo? No, non ci riesce. Perez, Vettel, Bottas: tutti dietro di lui. L’ultimo settore di Max. L’ultima curva. E i tifosi Orange applaudono il pole man appena taglia il traguardo, superando di tre decimi il britannico sulla Williams. 

Rimane una qualifica mostruosa, quella di George, che fino all’anno prima riusciva a malapena ad entrare in Q2.

Il Gran Premio fantasma di Spa-Francorchamps

Un sabato formidabile, seguito da una domenica passata a guardare piloti ordinare salsicce, barrette proteiche e caffè, marshalls giocare a bocce e meccanici scommettere a poker. E tra scivoloni e pennichelle, il Gran Premio del Belgio ha avuto solo tre giri totali, per garantire l’assegnazione di metà dei punti previsti, a causa della forte pioggia.

Un podio che vale la metà al 100%

Una decisione che ha favorito l’olandese che era in testa al gruppo e il secondo classificato, George Russell, soprannominato Mr. Saturday per le sue formidabili qualifiche, che ha avuto finalmente una di queste qualifiche eccezionali premiata. 

Un primo podio non convenzionale, quello di Russell, annunciato mentre lui era nel garage con i suoi meccanici, ma se l’è certamente goduto, nonostante l’assegnazione di soli metà punti.

Il ritiro di Kimi

La seconda settimana del triple header post-pausa, è iniziata con un annuncio che tutti speravamo non arrivasse mai. Kimi Raikkonen annuncia il suo ritiro. L’Ice-man, dopo venti anni di carriera e 352 GP disputati, lascia per sempre la Formula Uno. 

Sappiamo che non farà la fine di Alonso, che dopo due anni di pensione è ritornato per il terzo titolo, ma che d’ora in poi starà a casa, a godersi la famiglia. Chissà, magari tra qualche anno troveremo Robin e Rianna sui go-karts!

Robert Kubica a bordo dell’Alfa Romeo

Sembrava che il ritiro di Kimi fosse arrivato in anticipo. Sabato mattina, infatti, prima della terza sessione di prove libere, il finlandese è risultato positivo al Covid-19.

Al circuito c’era Robert Kubica e lo ha sostituito per il Gran Premio d’Olanda e quello d’Italia, a Monza la settimana successiva.

Il Gran Premio più arancione della storia

E dopo Lewis a Silverstone, anche Max si meritava di vincere il suo Gran Premio di casa, a Zandvoort. 

Il ritorno al circuito olandese va liscio come l’olio per Max e vince senza problemi, acclamato dall’ondata Oranje, che ricopre gli spalti. 

Tutti sono vestiti di arancione (anche se qualcuno ci ha visto una macchiolina rosso Ferrari là in mezzo), tutti acclamano Verstappen e tutti urlano non appena l’olandese taglia per primo il traguardo. Un week-end difficile da dimenticare per Max.

#AnnounceGeorge

E dopo l’annuncio di Kimi, la settimana successiva, a Monza, la Mercedes decide di far finalmente tutti felici e annuncia il secondo pilota Mercedes, al fianco di Lewis Hamilton.

Ormai ce lo aspettavamo tutti, poichè Valtteri Bottas aveva confermato il suo trasferimento in Alfa Romeo al posto di Raikkonen il giorno prima, ma quando finalmente è stato reso ufficiale, non ci sembrava vero. George Russell è stato annunciato come pilota Mercedes 2022

All’annuncio di George è seguito l’annuncio di Alex Albon in Williams. Un’altra piacevole sorpresa che vedrà riunito in pista il Twitch Quartet, formato da Lando, Charles, George e Alex, dopo un anno.

Il Gran Premio di Monza ha manie di protagonismo.

Gli ultimi Gran Premi d’Italia sono stati senz’altro entusiasmanti, non importa per quale scuderia tu sia tifoso. 

Nel 2019, Charles Leclerc ha riportato la Ferrari sul gradino più alto a Monza dopo 9 anni.

Nel 2020, Pierre Gasly ci ha riportato l’Alpha Tauri, dopo la vittoria nel 2008 di Sebastian Vettel (allora chiamata Toro Rosso), facendo risuonare per il secondo anno di seguito l’inno italiano.

Quest’anno nessun Canto degli Italiani, ma doppio inno australiano quella domenica. Il primo per Oscar Piastri, che ha vinto la Feature Race di Formula Due, il secondo per l’Honey Badger, Daniel Ricciardo.

Danny Ric è tornato sul gradino più alto dopo tre anni. L’ultima vittoria era stata a Monaco nel 2018. A Monza ha reclamato la sua redenzione, come Pierre l’anno prima. L’Honey Badger, però, ci teneva a far sapere a tutti quelli che dicevano “Bentornato”, che lui non se n’era mai andato.

McLaren 1-2

Daniel si qualifica quinto, venerdì, ma sabato, durante la qualifica sprint, riesce a salire in seconda posizione, dietro Max Verstappen. I due sono grandi amici, da quando erano compagni di scuderia nel 2017, in Red Bull. Scherzando, l’olandese disse che se Ricciardo fosse riuscito a superarlo al primo giro, non si sarebbe ripreso la posizione, lasciandolo vincere. 

Beh, l’australiano l’ha effettivamente superato e Max non è riuscito a ricambiare il favore.

Complice del week-end perfetto della McLaren è stato anche Lando Norris, qualificato terzo per la qualifica sprint. Un ottimo gioco di squadra e una guida perfetta da parte di entrambi i piloti hanno fatto segnare alla scuderia inglese una doppietta dopo ben 11 anni.

Quella a Monza è stata anche l’unica doppietta della stagione e, inaspettatamente, non è stata né della Mercedes, né della Red Bull!

Il punto di non ritorno

Complice di questo risultato McLaren 1-2 è stato l’incidente avvenuto al 27esimo giro, tra i due contendenti al titolo. Hamilton dopo essere uscito dalla pit-lane si ritrova accanto a Max. I due entrano insieme nella chicane e nessuno dei due ne esce sulla pista. Vanno insieme a muro, con la macchina di Verstappen sopra quella dell’inglese, che se l’è vista brutta.

La FIA dà la colpa all’olandese, penalizzandolo di tre posizioni sulla griglia di partenza per il Gran Premio di Sochi.

I’m moving up and down, side to side, like a(n emotional) rollercoaster

Dire che il Gran Premio di Sochi è stato imprevedibile è dire poco e tutto è iniziato sabato, durante le qualifiche. Sono certa che se qualcuno ci avesse detto che la domenica pomeriggio saremmo stati tutti attaccati allo schermo, a vedere con trepidazione il Gran Premio di Russia, dicendo che sarebbe stata una gara emozionante perchè i primi tre posti in griglia erano occupati da Lando Norris in una McLaren, Carlos Sainz in una Ferrari e George Russell in una Williams, gli avremmo riso in faccia.

E invece è stato proprio così. Lando Norris si è preso la sua prima pole position a Sochi, su una pista decisamente bagnata.

Sfortunatamente, il giorno dopo, l’inglese non è riuscito a convertire la sua prima posizione in griglia con una vittoria, rischiando, non rientrando ai box per mettere delle intermedie al posto delle slick.

Un rollercoaster di emozioni per Lando, che non vedeva l’ora di dimostrare anche lui il suo potenziale, soprattutto dopo l’ultimo week-end di gara, dove il suo compagno di squadra ha avuto la sua chance. Norris ha, però, ancora tanto tempo per dimostrare il suo potenziale, soprattutto dopo il contratto a lungo termine firmato con la McLaren.

100 volte Lewis Hamilton (parte 2)

A vincere il Gran Premio di Sochi è stato Lewis Hamilton, scrivendo la storia di questo sport. L’inglese è il primo pilota in assoluto ad arrivare alla cifra tripla per numero di vittorie.

L’anno scorso, Hamilton superò il record di Schumacher (91) e nel 2021 ha ribadito che i record esistono per essere infranti, anche con il malincuore dei tifosi del cavallino. 

Al momento è a quota 103, a che numero arriverà?

Sergio Perez, eroe nazionale

Prima del 2021, il Messico, non aveva mai visto un connazionale sul podio. E poi arrivò Sergio Perez a bordo di una Red Bull, che fece impazzire una nazione intera.

Il più esaltato di tutti fu il papà di Checo, Antonio, che non oso immaginare cosa abbia fatto quando il figlio vinse in Bahrain e Azerbaijan.

Il terzo posto di Sergio fece applaudire tutti, ma lo stadio era comunque gremito di tifosi Orange, che hanno riservato qualche applauso anche al vincitore di giornata Max Verstappen

Quando Lewis ricordò a tutti di essere un campione

A San Paolo, dopo aver segnato il tempo più veloce delle qualifiche, Lewis Hamilton è stato squalificato perchè l’alettone anteriore che contolla in DRS non era conforme ai regolamenti imposti.

Lewis parte quindi per la Sprint Qualifying dalla ventesima posizione. Dopo 24 giri ha superato tre quarti della griglia ed è quinto.

A causa del campio della Power Unit, però, l’inglese è penalizzato di cinque posizione e partirà per la gara dalla decima posizione.

La rimonta per la prima posizione sembra durare qualche minuto, perchè Hamilton arriva presto nello scarico di Verstappen, lo supera e vince un fantastico Gran Premio del Brasile, ricordando a tutti perchè è un sette volte campione del mondo.

Welcome back, Fernando

Anche il nuovo Gran Premio del Qatar ci ha riservato qualche sorpresa.

Dopo la qualifica, Max Verstappen, classificato secondo, e Valtteri Bottas, terzo, vengono convocati dagli stewarts, insieme a Carlos Sainz. Quest’ultimo viene scagionato, mentre agli altri vengono assegnate delle penalità di posti in griglia per non aver rispettato le bandiere gialle.

Il Qatar GP inizia quindi con Pierre Gasly in seconda posizione e Fernando Alonso in terza.

Come in Ungheria, Alonso sembra dimenticarsi di non essere più un ragazzino e da tutto quello che ha per tenersi la posizione.

E dopo 54 estenuanti giri ce la fa. Fernando Alonso è di nuovo sul podio, il suo 98esimo, dopo sette anni.

“He just brake tested me!”

E dopo Qatar, un altro nuovo circuito: quello di Jeddah, finito giusto in tempo per la race week. Penultima gara della stagione e non abbiamo ancora un vincitore.

Durante il 37esimo giro della gara, Max esce fuori pista, superando Lewis. Viene chiesto a Verstappen di ridare indietro la posizione, e l’olandese lo fa, rallentando, però, in mezzo al rettilineo, prendendo alla sprovvista Hamilton, non ancora avvisato dello scambio di posizioni. I due tamponano e entrambe le macchine sono danneggiate.

“He just brake tested me!” urla Lewis, mentre Toto Wolff fa fuori un povero paio di cuffie innocenti. 

Max dà la posizione a Lewis, ma lo supera poco dopo. Nello stesso istante viene comunicato il verdetto degli stewarts: penalità di 5 secondi a Max.

Poche curve dopo, Hamilton supera di nuovo l’olandese, andando a vincere il Gran Premio di Jeddah. 

Quando il 2021 decise di fare la storia

Con il GP di Jeddah, il 2021 è entrato nella storia. Hamilton, vincendo e conquistando il giro veloce è arrivato a quota 369,5 punti, arrivando a pari merito con l’olandese.

Per la seconda volta in 71 anni, il Campione non solo viene deciso all’ultima gara della stagione, ma i due contendenti arrivano con lo stesso numero di punti.

Era successo nel 1974, con Emerson Fittipaldi e Clay Regazzoni. 

“Checo is a legend!”

Partenza terribile quella di Max al Gran Premio di Abu Dhabi e quando al giro 20 vediamo che è dietro Hamilton di ben 7 secondi ormai diamo Lewis per Campione.

Davanti all’inglese, però, c’è Sergio Perez, che non cederà facilmente la posizione. Bastano due giri in cui il messicano difende il primo posto, per Verstappen per recuperare ben 6 secondi e arrivare dietro Lewis.

Non riesce a superarlo e la distanza riaumenta, fino ad arrivare a 12 secondi al giro 53. 

L’ultimo giro, dell’ultimo Gran Premio del 2021

Complimenti a Lewis Hamilton per l’ott- oh no. Latifi va a muro, facendo uscire la safety car. Max rientra ai box per montare delle gomme rosse nuove di zecca.

Un giro sotto regime di safety car, due, tre, al quattro i tifosi Orange iniziano a mettersi l’anima in pace, convincendosi che la gara sarebbe finita così. 

“Le vetture doppiate non possono sdoppiarsi” Complimenti a Lewis Hamilton per l’ott- oh no.

“Le vetture doppiate possono sdoppiarsi” Non è ancora finita.

E la gara riprende per un ultimo giro. L’ultimo giro, dell’ultimo Gran Premio. Chi vince questa vince tutto.. letteralmente.

Lewis rallenta così tanto che Max quasi quasi lo supera, ma non può, fino a che non passano il traguardo che dà inizio al 58esimo giro, quello decisivo.

Max ha gomme più fresche. Lewis è davanti.

Max Verstappen, you are a World Champion

E ripartono. Curva uno. Curva due. Curva 3. Curva 4. E in curva 5 Max Verstappen diventa il leader del Gran Premio di Abu Dhabi.

Lewis dà tutto sé stesso, ma non sembra essere sufficiente. Max passa curva 16 ed entra nel rettilineo. I fuochi d’artificio vengono sparati e Max Verstappen diventa per la prima volta in carriera Campione del Mondo.

Menzione speciale: i meme

Una stagione entusiasmante, piena di drama e risentimento, che però ci ha regalato anche momenti di svago e divertimento. Ecco a voi una collezione di meme da aggiungere alla vostra galleria e ai vostri stickers WhatsApp!

Spa-Francorchamps Grand Prix 2021:

Sara Scarcelli

Studentessa al primo anno di università. Grande appassionata di Formula Uno, durante il mio tempo libero mi piace approfondire aspetti legati a questo meraviglioso sport.

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