It’s race week again. Venerdì, Sabato e Domenica tornano in pista i ventidue piloti di Formula 2 in Arabia Saudita, precisamente al Jeddah Corniche Circuit.
Sull’aereo diretto appunto a Jeddah, alcuni di loro possono rilassarsi con la consapevolezza di aver fatto un ottimo lavoro durante lo scorso Gran Premio del Bahrain, il primo della stagione. Tra questi sicuramente troviamo i due francesi dell’ART Grand Prix, Pourchaire e Martins, e il team sorpresa del weekend, Campos Racing, con Maini e Boschung.
Altri, invece, al posto di godersi un bel film, devono studiare e lavorare perché lo zero accanto al loro nome nella classifica generale dopo il primo round è qualcosa a cui devono porre rimedio subito.
PHM Racing
Il nuovo team presente in Formula 2 e Formula 3 quest’anno non è partito purtroppo nel migliore dei modi. In Bahrain, infatti, i piloti PHM Racing non hanno raccolto nessun punto né per sé stessi né per il proprio team che si trova a fare da fanalino di coda dopo il primo round (ma non è solo).
L’esperto Roy Nissany, purtroppo, non è riuscito a mantenere la promessa fatta nella pausa invernale, nella quale ha potuto riflettere su ciò che non è andato la scorsa stagione. “L’anno scorso mi mancava la possibilità di mettere insieme un giro in qualifica e, in termini di format, questa è una delle chiavi più importanti per iniziare il weekend” diceva l’israeliano che, però, ha avuto problemi anche nella prima qualifica del 2023 sul tracciato del Sakhir concludendo solo 21esimo posto. Anche in gara, poi, ha dovuto affrontare diverse difficoltà: nella Sprint Race si piazza solo 18esimo mentre un po’ di sole spunta in occasione della Feature Race, dove rimonta fino all’11esimo posto.
Per il rookie Brad Benavides, invece, il debutto non è andato come sperato. Conscio di dover ancora imparare molto, durante la pausa invernale stava cercando di capire il più possibile lo stile di guida della monoposto di Formula 2, oltre a informarsi il più possibile in vista dell’inizio del campionato esercitandosi il più possibile al simulatore. Purtroppo, il Bahrain non perdona. Il rookie americano conclude infatti tutte le sessioni nelle ultime posizioni, precisamente in 19esima nella Sprint e 18esima nella Feature Race.
Per entrambi i piloti, quindi, è tempo di fare il punto della situazione, tra chi deve sfruttare la sua esperienza e chi la sua freschezza e la voglia di migliorarsi sempre per risalire la classifica.
Trident
Un inizio stagione complicato per Trident in Formula 2. Già dai test pre-stagionali i punti di domanda erano molti e il team italiano sembrava non aver ancora trovato la quadra giusta. Il weekend in Bahrain ha solo confermato questo pensiero.
Un circuito, quello di Sakhir, con il quale il francese Clément Novalak probabilmente non va molto d’accordo. Dopo una deludente sessione di qualifiche in cui è arrivato ultimo, anche le due gare non sono andate bene. Il miglior risultato che ha ottenuto in questo primo weekend di campionato, infatti, è stato il tredicesimo posto in Feature Race. Anche la scorsta stagione, alla guida della monoposto di MP Motorsport, per il pilota francese il Gran Premio del Bahrain è stato uno dei peggiori.
Dall’altro lato dei box, il weekend del rookie Roman Stanek è stato migliore del compagno di squadra a livello prestazionale, ma sfortunato. In qualifica riesce a mettere la sua monoposto in nona posizione, alzando le speranze all’interno del team. La Sprint Race del sabato, invece, è una gara da dimenticare: parte dalla seconda posizione e dopo neanche tre giri si trova settimo. E da lì è tutto in discesa. La Domenica, infine, si trova coinvolto nell’incidente in curva 4 al primo giro ed è costretto al ritiro.
Insomma, all’interno del team di Ossona il lavoro da fare è ancora molto in questa categoria, mentre in Formula 3 vanno alla grande!
In questo secondo round, il francese è chiamato assolutamente a portare a casa qualche punto. Mentre per Stanek sarà un weekend più complicato: il circuito di Jeddah non permette sbagli e, soprattutto per i rookie che non l’hanno mai provato, sarà una bella sfida.
Volti anonimi in Bahrain: Crawford e Cordeel
Ma Crawford e Cordeel sono arrivati in Bahrain o hanno perso l’aereo?
Il giovane pilota Red Bull, Jak Crawford, è uscito dai test pre-stagionali contento del lavoro svolto, dichiarando che la tabella dei tempi non dimostrava veramente il potenziale della monoposto del team Hitech. Aggiunge poi: “it gives me a really good feeling going into the first round”. Un feeling che, forse, non ha poi trovato durante il Gran Premio del Bahrain. Fa molta fatica in qualifica, dove riesce a guadagnarsi solo la diciannovesima posizione. La situazione sembra migliorare, invece, nelle due gare ma purtroppo rimane lontano dalla zona punti.
Un weekend quindi complicato per il pilota americano, ma del quale è necessario prendere atto ed imparare per migliorarsi nelle gare successive.
Mentre a Crawford possiamo dare il beneficio del dubbio essendo al suo primo anno in Formula 2, ad Amaury Cordeel, no. Ormai per lui è giunto il momento di alzare il livello e di portare a casa qualche risultato.
Quello del Bahrain è stato un weekend, in generale, poco soddisfacente per tutto il team Virtuosi. Dopo una difficile sessione di qualifica, le due gare per il pilota belga non sono andate molto meglio. Adesso però testa a Jeddah, dove Cordeel ha tanto da dimostrare in un circuito con il quale lo scorso anno non è andato per niente d’accordo: dopo una penalità in qualifica, è finito contro le barriere durante la Sprint Race e i danni alla monoposto non gli hanno permesso di partecipare alla Feature Race.
Un weekend, quindi, quello al quale stiamo andando incontro, dove Cordeel deve aver solo un obiettivo: il riscatto.
Sorprese negative: Doohan, Vesti, Bearman
Da loro ci si aspettava davvero molto, tanto che nei nostri pronostici la maggior parte di noi li aveva indicati addirittura come possibili contendenti al titolo! Purtroppo hanno deluso le nostre aspettative e dovranno subito cambiare strategia per rimediare a quanto combinato in Bahrain.
Ma andiamo con ordine...
Jack Doohan dovrà riscattare una prestazione horror in qualifica, dove fino all’ultimo sembrava potersela giocare con il super tempo di Théo Pourchaire. Purtroppo, il patatrac degli ultimi minuti della sessione di qualifiche ha influito sul resto del weekend: 17esimo il venerdì, 11esimo il sabato e 16esimo la domenica. Noi, così come i suoi ex colleghi Marcus Armstrong e Callum Ilott, siamo certi che Doohan abbia tutte le carte in regola per recuperare quanto perso… sperando non sia già troppo tardi.
Per quanto riguarda invece Prema Racing, le domande sono molte. Cosa è successo a quel team che sembrava imbattibile nel 2021? Dove nascono le difficoltà della nuova lineup? E’ stato solo un weekend storto oppure no?
Quel che è certo, però, è che sia un rookie fenomenale come Ollie Bearman sia un ormai veterano d’eccezione come Frederik Vesti sono a quota zero punti, in fondo alla classifica. Com’è stato possibile?
Per Bearman le difficoltà si sono viste fin dal venerdì e infatti la qualifica senza successo ha rovinato tutto il resto del weekend. Dopo un 15esimo posto nella Sprint, un flashback del combattente Ollie Bearman visto in Formula 3 ha fatto capolino nella Feature Race. Purtroppo, però, tutto lo sforzo è stato vanificato negli ultimi giri, che lo hanno relegato al 14esimo posto.
Parlando di Frederik Vesti, invece, il mistero si infittisce. Riesce a piazzarsi quinto in qualifica, dimostrando una discreta velocità e un buon feeling con la monoposto, ma in gara, poi, sparirà totalmente. Nella Sprint Race è solo 17esimo mentre nella Feature Race è coinvolto subito in un incidente. Al primo giro, quindi, Vesti ha già messo fine alla sua gara e alle sue speranze di rosicchiare qualche posizione per prendere qualche punto.
Per entrambi, l’augurio è quello di fermarsi, riflettere su quanto accaduto e ricominciare per provare a riscattare un inizio poco convincente.
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è dietro l’angolo e domani vedremo i ventidue piloti di Formula 2 nuovamente in pista. In un circuito, quello di Jeddah, che non permette molti errori e che si è sempre rivelato complicato. Sarà un weekend durante il quale, però, questi nove piloti devono dare il tutto per tutto per portarsi a casa i loro primi punti della stagione. Ce la faranno?
Di Alessia Di Virgilio e Sara Ruffoni