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Formula 2: Sprint Race in Arabia Saudita

Tra tanta confusione, bandiere gialle e race control allo sbando vince Lawson

Buongiorno da Jeddah, con poco sonno e tanta preoccupazione, le giovani stelle della Formula 2 sono pronte per darsi battaglia sul circuito più complicato nel calendario. Analizziamo la griglia di partenza, perchè dalla fine delle qualifiche qualcosa è cambiato.

Grazie al format della reverse grid per le prime 8 posizioni, in pole position troviamo il campione uscente della Formula 3: Dennis Hauger.

Perchè?

I commissari hanno portato per le lunghe le decisioni in merito alla sessione. Il primo a pagarne le conseguenze è Jack Doohan. L’australiano, da prima qualificato in terza posizione, si ritroverà in fondo alla griglia per entrambe le gare perchè al controllo la sua macchina non aveva gli 0.8 kg di carburanti necessari per il controllo della FIA. Tutti avanti di una posizione!

Alla festa si aggiungono anche:

  • Amaury Cordeel: 10 posizioni in griglia per non aver rallentato abbastanza per sorpassare Sargeant nonostante la bandiera rossa e le doppie bandiere gialle sventolate, più 4 punti sulla licenza.
  • Frederik Vesti: 3 posizioni per aver ostacolato Boschung a Curva 27 e un punto sulla licenza.
  • Clement Novalak: 5 posizioni per aver ostacolato Caldwell a Curva 22, anche per lui 3 punti sulla licenza.
  • Juri Vips: 3 posizioni in griglia più un punto sulla licenza, dopo aver ostacolato Fittipaldi a Curva 10.
  • Olli Caldwell: 3 posizioni in in griglia e un punto sulla licenza, dopo aver ostacolato Vips a Curva 22.

Inoltre dopo l’incidente avvenuto nelle prove libere, Cem Bolukbasi è stato dichiarato unfit per correre le due gare. Charouz scenderà quindi in pista con una sola auto.

Si spengono i semafori!

Al via tutto liscio per Dennis Hauger che mantiene la testa della gara, seguito poi da Hughes e Williams. Non fanno in tempo a terminare il giro perchè Cordeel finisce nel muro e deve entrare la Safety Car per i 6 giri a seguire.

Appena viene dato il via libera per la gara, il leader comincia a fare il solito elastico per staccare i diretti inseguitori. Non fa in tempo a tentare lo strappo perchè Doohan e Sargeant si scontrano sul rettilineo principale ed è costretta a entrare nuovamente la Safety Car fino a 5 giri dalla fine.

Al via Hughes prende il comando a Williams che a sua volta si fa superare da Lawson. Poco più dietro una lotta serrata tra Armstrong, Vips, Iwasa e Drugovich ci fa divertire per alcune curve. Ne esce vincitore il pilota della Red Bull Junior Academy e HitechGP. Come una gara che si rispetti, ne esce sconfitto Armstrong. Il neozelandese dopo uno spin è costretto al ritiro con l’entrata poi della VSC.

La direzione gara lascia poi i piloti correre l’ultimo giro. Lawson taglia il traguardo per primo, mentre al fotofinish Vips scavalca Hughes per la seconda posizione. Festa grande per Helmut Marko! Buon bilancio per il pilota Carlin che all’attivo ha già tre podi in questa stagione di Formula 2.

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Dove è finito Dennis Hauger?

Leader della gara per la maggior parte del tempo, dove è finito dopo l’incidente tra Sargeant e Doohan? Analizziamo l’accaduto.

Il pilota del team Virtuosi e quello del team Carlin si sono scontrati nel bel mezzo del rettilineo princiale, ai team è arrivata la comunicazione di sviare nella pit lane per permettere ai mezzi pesanti di portare a termine la rimozione in sicurezza dei due veicoli. Al momento del cambio però, solo Dennis è entrato in corsia. Cosa è successo? Non è dato saperlo, fatto sta che il leader della gara si è ritrovato dodicesimo per colpe non sue e sulle spalle una penalità di stop and go di 10 secondi.

‘F**k race direction’ ha tuonato in team radio. Comprensibile da parte sua, ma cosa è cambiato nel corso di qualche curva? Un mistero. D’altronde, ogni decisione presa questo weekend, che riguardi Formula 2 o Formula 1, è abbastanza discutibile.

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Sara del Mistero

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