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Antonio Fuoco e la sua carriera nel mondo Endurance: “penso di essere nel posto giusto al momento giusto”

A poche ore dal via della 24 ore di Spa, abbiamo avuto l’occasione di parlare con Antonio Fuoco, pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT, della sua carriera nel mondo dell’endurance e del suo rapporto con Ferrari.

Antonio Fuoco, pilota di Ferrari Competizioni GT a Spa
copyright Ferrari

La 24h di Spa, una delle gare più importanti dell’anno, viene definita da Antonio “una di quella gare dove ti puoi aspettare di tutto” ancora di più dopo i cambiamenti che sono stati apportati al tracciato con l’aggiunta di ghiaia, che aumenta notevolmente il rischio di safety car che, infatti, insieme ai Full Course Yellow non sono mancati durante questa edizione della 24 ore.

“La cosa più importante, sicuramente, è rimanere concentrati dall’inizio alla fine, cercando di sfruttare ogni occasione che arriva”

Il pilota italiano aggiunge che questa gara è ancora più importante perché si ottengono punti alla sesta e alla dodicesima ora, importanti per il campionato, ma ancora di più lo è il risultato finale.

Antonio Fuoco, Daniel Serra e Davide Rigon terzi sul podio della 24 ore di Spa 2022 con Iron Lynx
Photo by @antonio_fuoco on instagram

Nonostante la Ferrari numero 51 abbia occupato le prime posizioni nella prima parte della gara, a causa di un drive through ed un lento pit-stop l’equipaggio ha perso la possibilità di vittoria.

Ma grazie proprio alla difesa Antonio Fuoco dalla Mercedes numero 55 nelle fasi finali di gara, insieme a Davide Rigon e Daniel Serra salgono sul podio e si portano a casa un meritato terzo posto.

Antonio Fuoco, Daniel Serra e Davide Rigon terzi alla 24 ore di Spa 2022 con Iron Lynx
Photo by @daviderigon on instagram

Il rapporto con Ferrari e la Driver Academy

Abbiamo ripercorso con Antonio la sua carriera con Ferrari iniziata nel 2013 nella Driver Academy per poi continuare con Competizioni GT, lui definisce questo traguardo come una grossa emozione ma anche come una grande responsabilità.

Fuoco si ritiene fortunato di aver iniziato con la Ferrari Driver Academy e la definisce un programma che gli ha dato tanto e gli ha permesso di arrivare dove è oggi.

“Spero di continuare a crescere per il futuro”

Il pilota di Cariati dice che è un onore far parte del programma Competizioni GT di Ferrari che definisce una famiglia, Antonio pensa di essere nel posto giusto al momento giusto.

Inoltre lui continua a collaborare con la Driver Academy del cavallino dal 2019, dopo aver fatto parte del programma per 6 anni.

“Fino a poco tempo fa ero io dall’altra parte quindi so cosa vuol dire far parte di questo programma, di questa famiglia”

Proprio perché sa cosa vuol dire, Antonio cerca sempre di trasmettere ai giovani piloti che fanno parte del programma quello che lui ha vissuto.

Cerca di aiutarli quando hanno bisogno di consigli non solo in pista, ma soprattutto fuori, perché non è affatto facile così giovani vivere lontani da casa, essere sempre in giro e rimanere concentrati e focalizzati sul proprio obiettivo.

La prima 24 ore di Le Mans come pilota ufficiale

la 24 ore di Le Mans di quest’anno è stata la seconda per Antonio Fuoco, ma la prima come pilota ufficiale di Ferrari e per lui è stata una gara speciale perché “finire sul podio di Le Mans è sempre bello ed emozionante e farlo da pilota ufficiale lo è ancora di più”.

Antonio Fuoco, pilota di Ferrari Competizioni GT, a Le Mans con Miguel Molina e Davide Rigon
Copyright Ferrari

“ci sono 3 gare durante l’anno che fanno un effetto speciale: Daytona, Le Mans e Spa, l’atmosfera, il pubblico, la gara ti danno quella carica in più”

Quest’anno la squadra è riuscita ad ottenere un ottimo risultato con entrambe le vetture, Antonio la definisce come una gara divertente con alti e bassi, ma che sicuramente ha saputo regalare molte soddisfazioni.

La condivisione della machina con Miguel Molina

“In generale ogni volta che condividi la macchina con un altro pilota hai sempre qualcosa da imparare dall’altro […], capire come lavora un altro pilota è sempre bello”

Questa stagione Antonio Fuoco è al fianco del pilota spagnolo Miguel Molina, da anni pilota ufficiale Ferrari, dice di trovarsi molto bene con lui: i due hanno un buon feeling, riescono a guidare la stessa macchina ed adattarsi entrambi allo stesso set-up, hanno una buona confidenza e soprattutto fiducia l’uno nell’altro.

“Credo che al momento stia andando abbastanza bene, anche la stagione sta andando nel verso giusto”

Antonio Fuoco, pilota di Ferrari Competizioni GT, alla 6h di Spa WEC
Copyright Ferrari

la differenza tra le Formula ed il GT

Antonio nella sua carriera, nonostante la sua giovane età, ha avuto la possibilità di poter essere alla guida di tantissime macchine diverse come la Formula 1, la Formula E, GTE, Prototipi e non solo, per lui è stato un grande privilegio che lo ha portato a crescere ed ha aumentato la sua esperienza.

“Ho avuto la fortuna di provare tante macchine, tutte con caratteristiche diverse”

Tra tutte queste vetture, però, nessuna in particolare è stata la sua preferita anche se, lasciandoci immaginare a quale vettura fa riferimento, spera che presto ce ne sarà una che gli lascerà qualcosa di speciale.

La maggiore differenza che il giovane pilota Ferrari ha riscontrato tra le vetture monoposto e le GT non è nelle vetture in se ma nell’approccio al weekend di gara: nelle vetture monoposto è tutto concentrato, nella qualifica soprattutto, è tutto più corto.

“Devi cercare di trovare il set-up ottimale per la qualifica e dopo hai poche possibilità di cambiarlo per la gara, quindi è un po’ diverso come concetto”

Nel GT, invece, il primo cambiamento sta proprio nella condivisione della macchina con altri piloti, quindi, dice Fuoco, la cosa più importante è trovare un compromesso che vada bene a tutto l’equipaggio che può essere composto da 2, 3 o addirittura 4 conducenti.

Un’altra parte molto importante nel GT è la gara, qui le gare sono molto lunghe quindi è importante cercare di capire come gestire le gomme, ma soprattutto la macchina perché “la cosa più importante è arrivare alla fine nelle migliori condizioni possibili”.

Le ultime ore delle gare GT sono le più importanti, non l’inizio come nelle gare delle monoposto, quindi per Fuoco questa è la maggiore differenza tra le due categorie.

Antonio Fuoco, pilota di Ferrari Competizioni GT durante l'intervista con Mult1formula

Camilla Coletta

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