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Indycar a Mid-Ohio: Palou vince di strategia

Dopo una settimana di pausa, la NTT Indycar Series torna in scena. La nona corsa della stagione vede i piloti sfidarsi al Mid-Ohio Sports Car Course, circuito permanente a Lexington, Ohio.

Colton Herta, dopo una qualifica straordinaria che ha visto i motorizzati Honda dominare, parte in pole position. Dietro di lui Graham Rahal, di nuovo in prima fila dopo una serie di stagioni complicate. Simon Pagenaud, coinvolto in un brutto incidente nelle prove libere, è stato dichiarato dallo staff medico “non idoneo a competere”. Al suo posto, Meyer Shank Racing chiama il neo-svincolato Conor Daly. Vediamo cos’è successo durante la corsa.

Inizio scoppiettante

La partenza non riserva grandi emozioni per i piloti in testa al gruppo. Lo stesso non si può dire per le posizioni dietro. Marcus Ericsson, partito nono, perde qualche posizione e si ritrova in lotta con Felix Rosenqvist. Dopo aver sbagliato traiettoria, lo colpisce, la sua macchina si impenna e sale su quella di Rosenqvist, trascinandola fuori pista e causando l’uscita di una caution. Ericsson sembra in grado di ripartire mentre Rosenqvist appare bloccato. La situazione però si inverte subito, con il pilota McLaren che si riaccoda a fondo gruppo con un solo giro di ritardo, mentre Ericsson è costretto a rientrare ai box e ritirarsi. Al sesto giro, la gara può ripartire. indycar mid-ohio

La corsa è molto tranquilla fino al diciottesimo giro, in cui le gomme soft iniziano a perdere prestazione a favore di quelle dure. Álex Palou, che partiva quarto, attacca Kyle Kirkwood, che per difendersi va in testacoda e si ritrova in nona posizione.

Strategia ai pit indycar mid-ohio

Palou, ora terzo, ha un grosso vantaggio nei confronti di Herta e Rahal: le sue gomme primary possono durare qualche altro giro, mentre le alternate degli altri due piloti stanno iniziando a degradare. A questo punto, però, Palou, invece di attaccare, si accoda ai due rivali, aspettando che rientrino. Herta fa il suo pit stop al giro 28, Rahal lo fa al 29. Palou, in pista, continua a non spingere, anzi, risparmia carburante. Una volta che entrambi gli avversari hanno pittato, anche Palou fa la sua sosta. Un pit stop molto corto, dato che deve recuperare meno benzina del previsto, che gli permette di uscire davanti ad Herta e conquistare la prima posizione effettiva in pista. indycar mid-ohio

Con l’aria pulita davanti a sé, Palou si allontana, mentre Herta deve difendersi da Lundgaard, Power e Dixon, che provano a replicare la tattica di Palou. Questi tentativi riescono marginalmente: Herta si difende, ma tutti questi piloti riescono a superare Rahal, ora settimo.

Controllo e colpi di scena

L’ultimo ostacolo per Palou sono i doppiati. Nello specifico, Benjamin Pedersen, che il leader si trova davanti al giro 42 e che non riesce a superare prima del giro 48. Passato Pedersen, Palou inizia una tranquilla gara di gestione che lo conduce alla vittoria finale senza problemi. Per lo spagnolo è la terza consecutiva e la quarta della stagione.

La tranquillità, tuttavia, non è per tutti. Se Palou sembra irraggiungibile, i piloti iniziano a battersi per il podio. Dixon, dopo aver messo pressione ad Herta, pitta al giro 53. Al 54 rientrano Herta e Lundgaard. Dixon, che nel frattempo ha completato il suo out-lap, li intercetta mentre escono dai box e li supera. La delusione per Herta è ancora più amara quando il direttore di gara lo punisce con una drive-through penalty per non aver inserito il limitatore di velocità durante il rientro in pit-lane. Sfuma quindi definitivamente la speranza di vittoria di Herta, che per la seconda gara di fila non riesce a concretizzare la pole position. Chiuderà addirittura undicesimo.

Le cose non vanno meglio per il suo compagno di prima fila. Rahal, infatti, rientrato ai box al giro 57, ha un problema meccanico durante il cambio gomme e la sua sosta dura ben 15 secondi. Il ritardo accumulato in pit lane lo porta ad uscire nel traffico e a salutare le possibilità di podio. Terminerà la gara in settima posizione, con la delusione per ciò che poteva essere ma, allo stesso tempo, la soddisfazione per una prestazione come non si vedeva da un po’.

La gara termina con Palou primo, Dixon secondo, Power terzo, Lundgaard quarto e McLaughlin quinto. Molto bene Malukas sesto, così come Armstrong nono e migliore dei rookie. Prestazione eccezionale per O’Ward, che, pur partendo venticinquesimo, si è reso protagonista di una gara ricca di sorpassi che lo ha portato a chiudere ottavo.

Con la vittoria di Mid-Ohio, Palou si porta a 110 punti di vantaggio su Dixon, secondo in classifica generale. Chissà se questo dominio continuerà anche nelle prossime gare…

Marco Toccalini

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