Home » Formula 1 » Jannik Sinner: trait d’union tra F1 e tennis

Jannik Sinner: trait d’union tra F1 e tennis

di Giulia De Ieso e Angelica Melli

Quando la Formula 1 e il tennis entrano in contatto. È l’ennesima novità del Circus, che vede come protagonista il giovanissimo Jannik Sinner.

La collaborazione Formula 1 x Jannik Sinner: l’altoatesino sarà “amico della F1”

Risale a pochi giorni fa la notizia della collaborazione tra Formula 1 e il tennista italiano Jannik Sinner. Il quarto posto ATP diventerà “amico della Formula 1“, partecipando ad alcuni Gran Premi e sostenendo la massima categoria del motorsport nella sua promozione attraverso il coinvolgimento dei fan. L’intenzione dunque è quella di incoraggiare “un più stretto crossover” tra i due sport, a partire dai tifosi.

C’è molto entusiasmo da entrambe le parti per questa nuova iniziativa. Il primo ad esprimersi è stato proprio Sinner, che ha dichiarato di “(avere) la F1 nel sangue, essendo italiano” e di non poter essere più eccitato “di lavorare non solo con il miglior marchio degli sport motoristici, ma con la migliore piattaforma sportiva del mondo“.

Fonte: Yaw Club

Uno dei motivi principali per cui amo la F1, che sia guardare la F1, fare kart con i miei amici o correre al simulatore, è perché sento che ci sono molte sinergie tra il tennis e le corse” – ha spiegato l’altoatesino – “Sento che in entrambi gli sport conta solo l’1% e sono i piccoli dettagli che fanno un’enorme differenza“.

Si dice felice ed entusiasta anche Stefano Domenicali: “Mentre continuiamo a crescere e a coinvolgere fan nuovi e diversi, è fondamentale continuare a lavorare con persone al di fuori del nostro sport per attirare nuovo pubblico”. “Questa entusiasmante opportunità ci consentirà di utilizzare l’incredibile piattaforma di Jannik e di riunire i mondi della F1 e del tennis“, ha concluso il CEO della Formula 1.

Il tennista come il pilota: cosa accomuna la pista e il campo?

A primo impatto è difficile pensare che due sport come il tennis e la Formula 1 abbiano qualcosa in comune, salvo per il fatto che si tratta di due sport individuali. Si tratta di due discipline molto diverse tra loro, dove però una sola componente è sempre quella che – a parità di condizioni – fa la differenza: la mentalità.

Si potrebbe controbattere che, in realtà, la Formula 1 è più vicina ad uno sport di squadra: i piloti corrono per delle scuderie, a differenza dei tennisti che invece giocano per sé stessi. Ma quando si analizza la composizione del team individuale di un pilota e il team di un tennista è evidente che alcune figure esistono in entrambi gli universi.

La prima, che però è comune a moltissimi atleti di varie discipline, è il preparatore atletico (Andrea Ferrari nel caso di Charles Leclerc, ad esempio). Sempre più diffusa poi è la figura del mental coach, diffusissima nel tennis, che sta sbarcando anche nel mondo delle monoposto. I piloti, quantomeno, fanno affidamento a qualcuno che li aiuti nella gestione dell’aspetto mentale della loro professione.

Infine, più banalmente, se moltissimi tennisti sono appassionati di Formula 1 bisogna sottolineare che è anche vero il contrario: sono sempre più frequenti gli avvistamenti di piloti alle partite di tennis, basti pensare a Charles Leclerc e Pierre Gasly agli Open di Montecarlo a maggio di quest’anno.

Sinner e l’allenamento da pilota: il percorso con Formula Medicine

Il giovane tennista altoatesino si è affidato a Formula Medicine già tre anni fa, prima della vittoria del suo primo titolo a Sofia. La struttura, come si evince dal nome, lavora tendenzialmente con i piloti, concentrandosi più che altro sull’allenamento mentale.

La filosofia di Riccardo Ceccarelli, medico ideatore di questo progetto, è quella del MET: mental economy training. Ovvero, ottenere il miglior risultato, nel minor tempo possibile, con uno spreco di energie pressoché inesistente. Gli atleti devono svolgere vari esercizi per allenare questa capacità, in modo da imparare a gestire delle situazioni di difficoltà e momenti di tensione.

Jannik Sinner è il primo tennista a rivolgersi a Formula Medicine, struttura attraverso cui sono passati tutti i grandi del motorsport: dalla sua nascita nel 1989 vi si sono allenati anche Senna, Alonso, Ricciardo, Leclerc e Verstappen.

Sempre più vip attorno al paddock di F1: un Circus sempre più esclusivo?

Jannik Sinner è solo l’ultimo dei VIP, degli sportivi e delle multinazionali che nell’ultimo anno si sono avvicinati al Circus.

Fonte: SkySportF1
  • Si sprecano le serie tv e i film sui protagonisti della Formula 1. Seguendo l’onda del successo Netflix Drive to Survive, è uscita da circa un mese la serie sulla BrawnGP su Disney+ con Keanu Reeves. Nei cinema italiani invece è arrivato “Ferrari“, il nuovo film di Michael Mann con i divi di Hollywood Adam Driver e Penelope Cruz. Mentre è stato girato durante alcuni Gran Premi di questa stagione “Apex“, il film con Brad Pitt prodotto da Apple Studios.
  • Lo scorso ottobre è stata diffusa la notizia di un investimento pari di 200 milioni di euro da parte di alcuni sportivi sul team di Formula 1 Alpine. Tra i professionisti del mondo dello sport, si leggono i nomi dei giocatori della NFL e vincitori del Super Bowl Patrick Mahomes e Travis Kelce, il golfista Rory Mcllroy e Trend Alexander-Arnold, calciatore del Liverpool. Coinvolti anche il pugile Anthony Joshua, il calciatore professionista Juan Mata e capitalista di rischio Roger Ehrenberg.
  • Non si riescono a contare i VIP che, per tutta la stagione, con il pass al collo, hanno attraversato il paddock: da Ronaldo a Bolt, passando per Ibrahimovic e Paris Hilton. Il risultato? Una griglia così affollata da creare problemi di sicurezza per le celebrità stesse! Dopo il Gran Premio di Spagna, in cui il calciatore brasiliano Neymar si trovava ancora a bordo pista all’inizio del giro di formazione, la FIA ha iniziato a valutare maggiori restrizioni sull’ingresso dei non addetti ai lavori sulla griglia di partenza.

Friends of F1, con uno sguardo al futuro.

La partnership tra Jannik Sinner e la Formula 1 è stata ufficializzata anche grazie alla visita del tennista a Maranello. Jannik ha visitato la fabbrica della Ferrari, il Museo di Maranello e ha anche avuto l’opportunità di guidare una vettura sulla pista di Fiorano.

Questo nuovo progetto è una delle tante novità proposte ultimamente, con il potenziale di portare ad entrambi gli sport una nuova ondata di pubblico e tifosi.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

Un pensiero su “Jannik Sinner: trait d’union tra F1 e tennis

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto