La Formula E torna a Berlino, E-Prix storico per la categoria elettrica, che qui corre da ormai dieci anni. Il layout si snoda attorno al vecchio aeroporto della città, con team e piloti impegnati in un double header che vede andare in scena una gara il sabato e una la domenica.
In occasione del nono e decimo Round stagionale, la griglia è rivoluzionata. Il motivo è legato ad un accavallamento con la Sei Ore di Spa, appuntamento in cui sono impegnati molti dei piloti ufficiali.
Qualifica 1 e Gara 1 – Pole per Mortara, trionfa Cassidy
La prima qualifica, che decide la griglia di partenza di Gara 1, vede Edoardo Mortara firmare la prima pole position della stagione. Lo svizzero pilota della Mahindra ha la meglio su Stoffel Vandoorne, che al via scatta dalla seconda casella. La seconda fila è occupata dall’altra DS Penske, quella di Jean-Eric Vergne, e da un sorprendente Sergio Sette Camara della ERT. Disastro per le Andretti, con Norman Nato ultimo e Jake Dennis penultimo.
Allo spegnersi dei semafori, Mortara mantiene la testa della classifica davanti alle due DS Penske, ma dopo aver preso l’Attack Mode scivola al centro del gruppo. La prima posizione passa così nelle mani di Vergne, con il duo Penske inseguito dai due piloti della Porsche. La prima Safety Car fa ingresso dopo pochi minuti, con l’Envision del debuttante Joel Eriksson ferma in pista.
Alla ripartenza infuria il caos, con i piloti che proseguono in piccoli gruppi poco distanti uno dall’altro. Non mancano i contatti, con Lucas Di Grassi che finisce fuori pista dopo un contatto con Dan Ticktum. In testa si lotta per la prima posizione, con Antonio Felix Da Costa che conquista la cima della classifica, scambiandosi però spesso con il compagno Pascal Wehrlein e i due del team Penske.
Una nuova Safety Car entra in pista nel momento in cui Max Guenther trova il muro in curva 19. Alla ripartenza Oliver Rowland e Mitch Evans si invitano alla festa per la vittoria, in un finale da cardio palma. Sei giri vengono aggiunti alla gara dopo la Safety Car e, nelle ultime tornate, ad avere la meglio è Nick Cassidy, che dalla nona piazza è ‘anonimamente’ arrivato a partecipare alla bagarre per la vittoria. Il podio è completato da Vergne e da Rowland.
Qualifiche e Gara 2 a Berlino: Jake Dennis conquista la pole ma la vittoria è di Da Costa
Le qualifiche della domenica mattina hanno visto il trionfo del Campione in carica Jake Dennis, che si è assicurato al pole position scontrandosi col vincitore di ieri, Nick Cassidy. A seguirli Norman Nato, Mitch Evans e Stoffel Vandoorne.
Nel pomeriggio, dopo un’ottima partenza, Cassidy guadagna la testa del gruppo. La posizione è però continuamente minacciata dal compagno di squadra Mitch Evans e le Porsche di Wehrlein e Da Costa.
Tanti i contatti tra vetture. La prima vittima arriva al dodicesimo giro, con Max Guenther finisce fuori pista dopo essersi scontrato con una Andretti, causando una Virtual Safety Car. Il pilota tedesco si ritira per la seconda volta durante il double header di casa. Alla ripartenza la lotta tra le Jaguar e le Porsche prosegue, con Rowland che fa capolino.
Gara sfortunata anche per Vandoorne, che si scontra con Fenestraz. Il belga scivola nelle ultime posizioni e riceve 5 secondi di penalità. Al giro 25 un’altra safety car: questa volta a causarla è un contatto tra Nato e Fenestraz, con l’argentino che ha la peggio ed è anche lui costretto al ritiro. Per il francese 10 secondi di penalità.
La gara prosegue con i contatti che iniziano a coinvolgere anche le cinque vetture in testa. Alla gara vengono aggiunti tre giri, con Antonio Felix da Costa che riesce ad avere la meglio su Nick Cassidy. A chiudere il podio la Nissan di Oliver Rowland.
Da Costa ottiene così la terza vittoria in carriera al circuito di Berlino Tempelhof: è il primo pilota ad ottenere il primato.