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WEC 6 ore di Spa: acqua e bandiera rossa in gara.

La 6 Ore di Spa è ogni anno ricca di episodi inaspettati, tanto che un anno nevicò durante la corsa. Ma l’edizione 2022 ha fatto venir fuori l’antico carattere punitivo del rinnovato autodromo delle Ardenne. Alle 13:00 si parte in condizioni di asciutto, che i piloti dovranno constatare poco resistenti alle nuvole che sorvolavano inquietantemente il tracciato già dalla mattina.

LMP1: clichè giapponesi

Ⓒ Motorsport Grand Prix

Sebastien Buemi guidato le prime fasi di gara dopo aver superato subito la Glickenhaus che partiva dalla pole position. Oliver Pla, compagno di squadra di Buemi, lo emula poco dopo e prende il secondo posto.

Ma dopo la prima delle tre bandiere rosse per l’incidente di Miroslav Konopka nella vettura di ARC Bratislava, LMP2, Buemi viene abbandonato dalla sua auto alla ripartenza: secondo la squadra si tratta di problemi alla componente ibrida. Costretto al ritiro, cede la prima posizione all’altra Toyota, la #7.

Il ritiro di Konopka arriva proprio quando la pioggia aveva appena iniziato a bagnare una parte del circuito delle Ardenne, rimasto asciutto in altre zone, come spesso succede a Spa. Durante la prima bandiera rossa le squadre si sono interrogate sulle condizioni meteo e sul nuovo asfalto del tracciato, che si è rivelato più scivoloso del precedente. Così una seconda bandiera rossa appare quando si iniziano a notare i primi fenomeni di acquaplaning

Paradossalmente, Robin Frijns passa in testa con la sua WRT di classe LMP2, riuscendo in modo sorprendevole a distanziare Conway sulla Toyota della classe regina.

La terza interruzione della gara arriva dopo tre ore e 20 minuti a seguito dell’incidente di Alex Brundle, alla guida della Inter Europol #34. Nessuna ferita per lui, ma molte per le barriere di curva 9.

Antonio Felix da Costa, Louis Deletraz e Sebastien Bourdais si cimentano in numeri da circo nel risparmiare alle loro auto il muro, ma sono solo gli episodi più eclatanti in una gara dove quasi tutti perdono il controllo della vettura almeno una volta.

A due ore dalla fine, la pista comincia ad asciugarsi, non ci sarà più bisogno di una ulteriore bandiera rossa. Su gomme intermedie, Josè Maria Lopez sulla Toyota superstite, costruisce un divario su Matthieu Vaxiviere, Alpine, mentre dietro di loro Renè Rast, di WRT, mantiene il loro passo, come il compagno di squadra Frijns nelle prime fasi.

A 30 minuti dalla fine, si iniziano a montare nuovamente gomme slick, per un ultimo stint su un tracciato totalmente asciutto. Vince la Toyota #7, che si riscatta dall’incidente all’ingresso della pitlane di Sebring che l’aveva forzata al ritiro nel primo round della stagione. Secondo posto invece per la Alpine, che grazie al successo in Florida e al ritiro della #8 qui in Belgio, resta leader del campionato.

Glickenhaus, partita dalla pole position ha subito un colpo quando un errore di comunicazione tra la squadra e Pipo Derani ha portato il brasiliano a fare un pitstop extra. Questo episodio li fa crollare in classifica fino a dietro alcune LMP2.

1-2 per WRT in LMP2

Ⓒ kompas.com

In lotta per la testa della classifica generale, WRT ha dimostrato di essere l’auto da battere in LMP2. Sul suolo di casa, la squadra guidata da Vincent Vosse ha conquistato un podio in classifica assoluta con Frijns, Rast e Sean Gelael, approfittando del ritiro Toyota e dell’errore di Glickenhaus.

Dietro i vincitori, i compagni di squadra della #41 combattono con la #22 di United Autosports. Hanson, United, ha superato Habsburg, WRT, due volte, ma con un testacoda alla chicane Bus Stop cede non solo il secondo posto a WRT, concedendo così una doppietta, ma anche il terzo a JOTA.

Un pitstop tardivo di Phil Hanson, inoltre, gli costa anche la quarta posizione: disastro sul finale a rovinare una gara discreta.

GT: Ferrari sconfigge Porsche in PRO, la casa tedesca si redime in AM

Ⓒ Ferrari

In GTE Pro la Porsche ha avuto una partenza difficile. Kevin Estre e Gianmaria Bruni, compagni di squadra, si toccano a La Source. Estre passa indenne, Bruni invece inizia la gara con una foratura.

Questo ha costretto la Porsche #92 a combattere le due Ferrari e la Corvette da sola, concedendo un vantaggio di un giro alla Ferrari #52 durante il primo pit stop. Quel divario enorme viene colmato solo dopo la terza bandiera rossa.

Con l’asciutto, la Ferrari #52 scende in classifica dietro la vettura gemella e la Porsche #92. Da qui, Antonio Fuoco e Michael Christensen ingaggiano un duello che prosegue per tutta l’ultima ora. Christensen ha trovato un modo per superare l’italiano e poi ha dato la caccia al leader James Calado, che arriverà a compimento quando verrà chiamata la full course yellow. Alla ripartenza Calado resiste e porta in Ferrari la vittoria, gestendo la pressione di Christensen anche in un intenso traffico negli ultimi giri.

Fuoco ha seguito da vicino in terza posizione con l’altra Ferrari. Solo quarta la Corvette.

In GTE Am il giallo tardivo ha dato vita a una gara per la vittoria tra la #77 Dempsey Proton Porsche di Harry Tincknell e la #33 TF Sport Aston di Marco Sorensen, vinta da Tincknell. Nicki Thiim ha preso il terzo posto nella #98 Northwest AMR.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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