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Formula 2: le pagelle di metà stagione

Sembra ieri che commentavamo il nuovo fittissimo calendario della Formula 2 2023 e in un lampo siamo già alla (meritata) pausa estiva. Che sia un bene o che sia un male questo non lo sappiamo, ma a giudicare da quanto ci hanno fatto vedere i nostri 20 pilotini (come li chiamiamo noi) in questi mesi non possiamo dire di esserci annoiati. Arrivavamo da una stagione 2022 dominata completamente da Felipe Drugovich, quindi quest’anno siamo stati contenti di aver potuto avere ansia in tutte le gare di tutti i round perché non sapevamo mai come sarebbero andate a finire. Alla fine, anche questo è il bello del motorsport.

Ma bando alle ciance, questo è un articolo in cui, in modo ironico e trasparente, assegneremo un voto ad alcuni dei piloti che ci hanno accompagnato in questi primi 10 round. Scopriremo quindi quali sono i nostri principali top e flop, ricordando insieme le volte in cui ci hanno fatto gioire ma anche quelle in cui ci hanno fatto rimanere in silenzio per buona parte della giornata a causa del loro pessimo risultato in gara.

Iniziamo subito!

Top: veterani all’ultima occasione e rookie speciali

Frederik Vesti: 9-

Ottima prima parte di stagione per il danese della Prema che si è visto assegnare purtroppo anche un “-” a causa del disastroso weekend appena concluso a Spa. Dopo un round complicato in Bahrain giusto per iniziare tranquilli, round dopo round Vesti è riuscito a recuperare terreno e a portarsi in testa alla classifica (anche un po’ a sorpresa). Sono 4 le vittorie in questo campionato che ad oggi portano il suo nome ed è il pilota ad aver vinto di più in questi 10 round. Solo lo scorso weekend si è lasciato scavalcare dal rivale Pourchaire senza poter fare nulla dato che nella Feature Race belga non è nemmeno riuscito a partire. Frederik non vedeva l’ora di andare in vacanza e perciò le ha anticipate.

Théo Pourchaire: 8,5

Il nuovo leader della classifica sembra finalmente essere tornato il pilota che conoscevamo prima che la sfortuna si avventasse senza pietà su di lui. Nonostante anche l’anno scorso fosse in lotta per il titolo, Pourchaire non aveva mai avuto una reale chance di poter realmente battere un Felipe Drugovich scatenato, perfetto e irraggiungibile. Quest’anno, invece, è partito benissimo vincendo la Feature Race in Bahrain e si è poi “accontentato” di finire regolarmente sul podio (ben 7 volte finora) quanto è bastato per poter mettere in fila risultati costanti e importanti che gli hanno permesso di superare Vesti il weekend scorso. Dopo aver sfruttato (per una volta) il regalo del suo rivale, tocca ora a lui portare a termine un lavoro che sta provando a concludere nel migliore dei modi dal 2021. Infatti, si dice che non c’è due senza 3 (e anche che il 4 vien da sè, ma dettagli).

from @TPourchaire on twitter
Ayumu Iwasa e Jack Doohan: 8

Per entrambi il discorso è molto simile: c’è chi è partito in quarta come Iwasa, collezionando 3 vittorie e 1 solo ritiro nei primi 5 round, e chi invece in sordina come Doohan, che nei primi 5 appuntamenti ha portato a casa 3 ritiri e 1 solo podio. Durante la stagione, però, entrambi si sono dimostrati tutto tranne che costanti purtroppo e per questo la lotta al titolo è diventata presto una lotta al terzo posto della classifica. Se Ayumu si è un po’ perso pur mantenendosi in top 10, Jack invece ha messo la freccia per poterlo addirittura superare. Negli ultimi round Doohan ha portato a casa 2 vittorie che lo hanno portato a soli 4 punti dal terzo posto. Non ce lo aspettavamo viste le difficoltà iniziali, ma pensiamo che non se lo aspettasse nemmeno lui. Una battaglia, anche questa, tutta da seguire.

from motorsport.com
Ollie Bearman e Victor Martins: 7,5/8- (dipende dai casi)

Siamo praticamente certi che il titolo di “Rookie dell’anno” in palio sarà sicuramente assegnato a uno tra loro due. Entrambi, infatti, alla loro prima stagione nella categoria non hanno di certo sfigurato e anzi, a volte è accaduto proprio il contrario con i loro colleghi molto più esperti.

Ollie Bearman non ha disatteso le aspettative e, nonostante le difficoltà, è comunque sempre riuscito a portare a casa qualcosa di buono (3 vittorie e 3 pole position non si fanno tutti i giorni). La costanza arriverà, ma per ora Bearman non può che essere soddisfatto di quanto fatto. Il voto si alza a 8, infatti, se ricordiamo quel weekend capolavoro a Baku dove non ha lasciato niente a nessuno, neppure le briciole.

A suo modo Victor Martins, reduce dal campionato di Formula 3 2022 che lo ha visto laurearsi campione, ha condotto una prima parte di stagione condita prima da alcuni ritiri ma anche da 6 podi e 1 vittoria che gli hanno permesso di rimanere a stretto contatto con i suoi avversari per il terzo posto. Come a Bearman, forse è la costanza che ancora manca a Martins ma siamo sicuri che con il tempo e l’esperienza anche quella potrà arrivare.

from @VictorMartinsFR on Twitter

Flop: delusioni inaspettate sia tra esperti che tra novellini

Dennis Hauger: 6,5

2 vittorie e 2 podi sono quanto portato a casa da Hauger in questi primi 10 round. Potrebbe anche sembrare un bottino cospicuo, ma la realtà è che la seconda stagione di Dennis nella categoria non ha dato i risultati sperati. Ci si aspettava sicuramente di più dal campione di Formula 3 2023 che in quella categoria ha avuto bisogno di 2 anni e una discreta esperienza per raggiungere il titolo. Stavolta, tante cose non sono andate per il verso giusto… che la terza sia quella buona per lui?

from RBCP
Arthur Leclerc, Isack Hadjar e Jak Crawford: 6

I 3 giovanissimi rookie che l’anno scorso in Formula 3 se le davano di santa ragione per un posto sul podio quest’anno sembrano completamente spariti. Sicuramente le difficoltà di adattamento alle nuove dinamiche della Formula 2 sono state un bel grattacapo, ma non dimentichiamoci che soprattutto per Leclerc la sfortuna non ha voluto saperne di scendere dalla sua monoposto. Se a casa Leclerc però sembra quasi abitudine purtroppo, per Hadjar e Crawford è stata semplicemente una prima parte di stagione sottotono che non rispecchia quelli che sono i reali valori dei piloti stessi. Qualche podio, qualche vittoria ma poco che possa essere effettivamente ricordato per tutti e 3 quest’anno. Senza infamia e senza lode.

from gettyimages.com
Jehan Daruvala: 6

Un bel punto interrogativo è il pilota indiano della MP Motorsport che, tolti i 3 podi nei primi round, sembra irriconoscibile. Purtroppo, Daruvala ha affrontato problemi su problemi e stentiamo a credere che tutto questo sia normale. Alla sua ultima stagione nella categoria, probabilmente, avrebbe dovuto lottare per il titolo insieme a quelli che sono i suoi rivali da anni ma, ancora una volta, le cose buone fatte sono state spesso offuscate da ritiri e prestazioni opache. Ci auguriamo che, in futuro, magari in un’altra categoria, le cose possano per lui cambiare per ritrovare quella costanza che sembra aver perduto.

Ralph Boschung e Roy Nissany: 5

Chi da 7 stagioni e chi da 6, entrambi con un’esperienza alle spalle da far invidia a tutti. Purtroppo però a volte solo quella non basta e i risultati tardano ad arrivare. O arrivano troppo presto. Oppure non arrivano mai. Ralph Boschung era partito benissimo quest’anno, con una vittoria subito nella Sprint Race del Bahrain e un podio nella Feature per poi sparire. Nessuno ha idea di cosa sia successo, nemmeno lui forse, ma quel che è certo è che è triste vedere un pilota forte come lui bloccato da ritiri, infortuni e problemi che non è mai riuscito a esprimersi al massimo delle sue capacità. A ormai 26 anni, saluterà la Formula 2 come uno dei più grandi “What if…?” che non avrà risposta, probabilmente.

Discorso simile anche per Roy Nissany, che quest’anno proprio non si è trovato. 0 punti sono quelli raccolti finora, con poche speranze di poter cambiare questo risultato, anche per Nissany l’addio alla Formula 2 sarà inevitabile e piuttosto doloroso per lui.

Ora, però, è tempo di goderci la pausa estiva in attesa di Zandvoort che potrà darci molte risposte e soprattutto potrà nuovamente cambiare le carte in tavola. Chissà quali piloti miglioreranno i loro voti e quali li peggioreranno…Il prossimo appuntamento è tra qualche settimana!

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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