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Preview Indycar: rombi di motore a Music City

La NTT Indycar Series arriva a Nashville per la tredicesima corsa del campionato 2023. Soprannominata “Music City”, Nashville è un’aggiunta recente al calendario Indycar. Quella del 2023 è, infatti, solo la terza gara della categoria su questo circuito cittadino. Il pilota Josef Newgarden ha definito la corsa “la più ambita dopo la Indy 500”. Potrà sembrare un po’ di parte, essendo Josef nativo del luogo, ma è indubbio che entrambe le gare qui tenutesi abbiano regalato enormi emozioni.

Gli opinionisti e i piloti con un passato in Formula 1 paragonano questo circuito al cittadino di Baku. Il ponte sarebbe l’equivalente del rettilineo principale, mentre le zone urbane somiglierebbero al settore del Castello. Questa somiglianza, vagamente notabile dalla mappa, si vede tutta nel numero di incidenti e situazioni problematiche viste nella storia della corsa. Andiamo a vedere cosa ci aspetta.

Il circuito indycar nashville

Il cittadino di Nashville è sicuramente uno dei tracciati più particolari del calendario. Lungo 2.17 miglia, cioè 3.49 chilometri, è costituito da 11 curve. La parte più nota è certamente il ponte – dedicato ai veterani della guerra in Corea degli anni 50 – attraversato in entrambi i sensi di marcia. Esso occupa più della metà del tracciato e divide le due zone urbane.

La prima, racchiusa tra curva 1 e curva 6, ospita le linee di arrivo e di partenza. La seconda zona, tra curva 7 e curva 11, si trova invece nella zona alta del tracciato, con curva 9 all’altezza massima. Ci sono 18 metri di dislivello tra il punto più alto del tracciato e quello più basso. Anche la larghezza della strada varia: 11 metri nel punto più stretto e 24 in quello più largo. Tutti questi elementi contribuiscono a creare un tracciato su cui non ci si può mai distrarre.

indycar nashville
Mappa del circuito (da autoracing1.com)

Curva 1, curva 2 e curva 7 sono i principali punti dove si decideranno le posizioni. Alla prima, arrivando molto veloci dal ponte, è facile avere abbastanza spinta per chiudere un sorpasso, ma bisogna farlo con attenzione, perché un’uscita non perfetta lascia vulnerabili al contro-sorpasso in curva 2. I sorpassi in curva 7, invece, si costruiscono da lontano. La zona di curva 4 e 5 costringe i piloti a rallentare molto. Chi entra con traiettoria sbagliata alla 6 farà poi fatica ad accelerare subito sul ponte. Arrivando a fine rettilineo più lenti di chi è dietro, il rischio di perdere posizione all’ingresso della 7 è molto alto. Da questo punto di vista, curva 1 curva 7 funzionano allo stesso modo. L’unica differenza è che è meno probabile perdere velocità nel secondo settore urbano, rispetto al primo dove è garantito perderla in curva 4.

Uno sguardo al passato indycar nashville

Come si è detto nell’introduzione, questa è solo la terza edizione della gara. Entrambe le gare precedenti sono state vinte da piloti della Chip Ganassi Racing.

Nel 2021 Marcus Ericsson, dopo essere volato sopra la macchina di Bourdais e aver quasi distrutto la sua monoposto, è riuscito a riprendere la corsa e a vincerla. Fu una gara folle, con 2 bandiere rosse e ben 9 caution (con altrettanti ritiri) durate complessivamente 33 giri sugli 80 totali.

Marcus Ericsson, vincitore del 2021
(foto da Penske Entertainment Media Center | Joe Skibinski)

Nel 2022, invece, la gara faticò addirittura a partire. Causa pioggia, infatti, fu rimandata di un’ora e mezza. Nonostante la pista fosse asciugata, il caos non è mancato. Tra bloccaggi e tamponamenti di massa, i ritirati questa volta sono addirittura 11. Dopo 7 caution e una bandiera rossa, Dixon guida il gruppo all’ultima ripartenza e, pur con il fondo danneggiato, si difende dal tentativo di rimonta al photo-finish del poleman McLaughlin.

Visti i precedenti del team e considerando lo stato di forma di Palou, è lecito ritenere lo spagnolo il favorito principale per l’edizione 2023. L’Indycar, tuttavia, è una categoria ricca di sorprese, e le prediction raramente vanno a buon fine. Vedremo finalmente un vincitore diverso dalla Chip Ganassi Racing?

Scott Dixon, vincitore del 2022
(foto da Penske Entertainment Media Center | Joe Skibinski)

Linus Lundqvist

Questo weekend vedrà il debutto in categoria di Linus Lundqvist. Campione di Indy Lights (ora Indy NXT) nel 2022, lo svedese è rimasto senza sedile per questa stagione ed è stato costretto ad arrangiarsi tra test di Formula E e Porsche Carrera Cup. Lundqvist, tuttavia, ha ora un’occasione per mostrare il suo valore. Lo svedese guiderà la monoposto numero 60 di Meyer Shank Racing al posto dell’infortunato Simon Pagenaud.

Una buona prestazione aumenterebbe le probabilità di riconferma del pilotino, dato che nessuno degli altri sostituti provati nelle gare precedenti ha veramente convinto la scuderia. Ciò sarebbe importante anche in vista della prossima stagione, soprattutto se l’infortunio di Pagenaud si rivelasse career-ending (ovviamente speriamo di no). L’anno scorso, Lundqvist ha vinto la prima gara su questo street circuit nella storia della Indy Lights, dopo aver ottenuto la pole position. Nashville è dunque una città dai buoni ricordi per lui, e speriamo possa continuare a essere così.

indycar nashville
Linus Lundqvist
(foto da Penske Entertainment Media Center | Chris Owens)

Il programma del weekend

Venerdì 4 agosto | Prove Libere 1 – ore 22:00

Sabato 5 agosto | Prove Libere 2 – ore 17:40 | Qualifiche – ore 21:10 |

Domenica 6 agosto | Prove Libere 3 – ore 00:25 | Gara – ore 18:20

Marco Toccalini

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