Tra le luci del Qatar continua la corsa tra Verstappen ed Hamilton, ma questo è il weekend di chi non ha nulla perdere. Il weekend di Alonso, di Gasly. Una gara, quella corsa sul circuito di Losail, su due soste, dopo un sabato scoppiettante e penalità assegnate poco prima del via. Analizziamo insieme il gran premio del Qatar.
Super Nando!
È dal 2014, quando era ancora in Ferrari, che non si vedeva Alonso scattare dalla terza piazza. Un sogno per lo spagnolo, che a 40 anni suonati dimostra ancora la sua grinta da ragazzino. Nando c’è e si fa vedere. Non molla nemmeno al trentesimo giro, nel ruota a ruota con Perez. La lotta tra i due continua per alcune curve, si scambiano le traittorie. Alla fine il due volte campione nel mondo si trova costretto ad accettare la realtà: un’Alpine è pur sempre inferiore ad una Red Bull.
Ma Fernando non ha nulla da perdere. E al 46esimo giro, dopo aver riafferrato la terza posizione, apre la radio per dichiarare: “Dite ad Esteban di lottare come un leone!“. Alonso lo sa: i suoi rivali al momento sono Norris e Perez e chiede al suo compagno di squadra di farsi valere, come ha fatto lui in Ungheria, per la sua prima vittoria. Ed Ocon ci prova, ma ad avere la meglio sarà il messicano. Al cinquantesimo giro iniziano le preghiere del team: gli chiedono di stare attento ai cordoli, non possono permettersi errori ora che le gomme hanno già 25 giri.
Ma la bandiera a scacchi arriva e Fernando taglia il traguardo in terza posizione. Dopo 107 gare, dal 2014, il pilota spagnolo torna sul podio. Via radio, mentre gli comunicano che è stato eletto “Driver of the Day” dal pubblico internazionale, la voce si spezza. E alle interviste gli luccicano gli occhi, ancora non ci crede. Aspettava questo momento da tanto, forse da troppo, considerando il suo carattere. Ha sempre amato questo sport, anche se non è stato sempre ricambiato. Ma oggi Alonso aveva fame, anzi, la voglia di vincere non se ne è mai andata da lui. Nando, alla fine, è solo un ragazzone di 40 anni.
Colpo di scena nel mondiale costruttori
“Foratura!” e poi l’uscita di pista. È ancora bandiera gialla quando Bottas torna sull’asfalto e, a tre ruote, spinge la sua Mercedes fino ai box. Un colpo di scena per il mondiale costruttori, che al momento vede il team tedesco ancora in vantaggio sulla Red Bull. Il finlandese blocca Perez ed Alonso, quest’ultimo alla rincorsa del messicano, sporcando il circuito in mezzo alle scintille lasciate dal fondo della macchina. La Pirelli dice che non è una situazione analoga a quelle passate. Si suppone sia semplicemente usura, dato che il pilota numero 77 ha girato ben 33 giri sulle stesse gomme.
Fatto sta che nella parte finale della gara, Valtteri viene richiamato ai box per poi ritirarsi, ancora una volta vittima del gioco Mercedes. Ma queste sono le ultime gare prima del nuovo inizio in Alfa Romeo Racing.
Attenti a quei due!
Tra la gioia di Fernando ed i sorrisi di Lewis per la 102esima vittoria portata a casa, la faccia di Verstappen dice tutto: c’è il rimpianto di quello che avrebbe potuto fare se fosse partito in prima fila, ma la consolazione di un secondo posto e di un giro veloce. Ha fatto tutto il possibile, viste le 5 posizioni di penalità assegnate poco prima l’inizio della gara.
Con il trionfo a Losail il distacco tra Hamilton ed il giovane olandese è di 8 punti. Da una parte abbiamo una Mercedes ed un Lewis Hamilton che sembra essersi risvegliato, tornando a mettere in seria difficoltà e in dubbio il titolo che ormai sembrava destinato unicamente a Super Max. Dall’altro lato abbiamo la Red Bull e Verstappen che durante tutto il fine settimana hanno dovuto affrontare vari problemi tecnici con la monoposto numero 33. Il prossimo appuntamento, il penultimo della stagione, è domenica 5, in Arabia Saudita.
Quanto è bella la Formula 1, che mescola le carte quando tutto sembra già scritto.