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LA MODA SCENDE IN PISTA: NON SOLO LEWIS HAMILTON

Alta moda nel paddock e motori in passerella. Un intreccio di storie creative

Viviamo in una società ricca di stereotipi e paletti in cui la moda è identificata come mondo femminile mentre quello dei motori un argomento maschile. Per fortuna abbiamo esempi di come in realtà sono due settori che possono coesistere. La moda ha sempre accompagnato la storia degli sport motoristici di alto livello. Negli ultimi anni, il punto d’incontro tra questi due mondi si è equilibrato e l’industria della moda ha iniziato a interagire sempre più con le piste e i suoi protagonisti.

LEWIS HAMILTON PORTA L’ALTA MODA NEL PADDOCK

Lewis Hamilton profilo, GQ cover
?:GQ on website

Lewis Hamilton è sempre stato un grande cultore del glamour, questa non è una novità, e negli ultimi anni tra sfilate, progetti e shooting il mondo del fashion è entrato prepotentemente a far parte della sua vita.

“Mi piace essere a mio agio in ciò che indosso e di indossare i vestiti nel modo in cui voglio indossarli, e non mi importa di ciò che le altre persone pensano. La moda è una grande cosa di cui far parte, specialmente la moda maschile a Londra, perché abbiamo diversi ottimi designer britannici, e io apprezzo molti di loro e compro molti dei loro prodotti. Mi piace la creatività, in tutte le cose della vita, e spero che mi possa ispirare un giorno a fare qualcosa di creativo, in un campo o nell’altro.”

Tommy e Lewis

È iniziato tutto nel Febbraio 2018, quando Tommy Hilfiger annuncia il perfezionamento di una partnership pluriennale con Mercedes Benz per essere il fornitore ufficiale di abbigliamento del team campione del mondo di Formula Uno. Rientrare nel circo della Formula 1 con i campioni del mondo della Mercedes-AMG Petronas Motorsport e il loro team leader mondiale è un modo incredibile per fondere moda e Formula Uno”. Quasi due decenni fa, Hilfiger è diventato il primo sponsor non automobilistico di Ferrari, quando il suo logo era ben evidente sugli specchietti retrovisori delle sportive del Cavallino Rampante proprio quando Michael Schumacher ha cominciato a vincere il primo dei suoi 5 titoli mondiali. L’attrazione per Hilfiger (marchio desideroso di far crescere la propria attività al di fuori degli Stati Uniti) è ovvia, dal momento che ogni gara di Formula 1 attira un pubblico globale di circa 300 milioni di persone.

Secondo gli addetti ai lavori del settore, Hilfiger era tentato di collaborare direttamente con Hamilton, ma è stato bloccato da un accordo preesistente tra il pilota britannico e Hugo Boss.

Collaborazione che, finalmente per il marchio americano, diventa realtà nel 2018 quando viene annunciata la collezione speciale “TOMMYXLEWIS” presentata a Shanghai. Lewis ha portato tante idee molto specifiche su cosa voleva realizzare, che il team di progettazione e produzione ha messo tutto insieme. Il suo contributo è stato concreto in ogni fase del percorso. Gigi era molto attiva, ma non tanto quanto Lewis, il quale ha provato tutto su di sé, e ha disegnato il lookbook e ogni look per la sfilata di moda. È davvero un appassionato di moda e ha anche pensato tutta la musica per lo show.

Collezione pensata per un cliente giovane, un millennial, che vuole gratificazione istantanea ed eccitazione, esperienze dirette. Se un millennial vede un capo molto cool, o una collaborazione con Gigi o Lewis, la vuole comprare e indossare quel giorno. 

E’ una linea d’abbigliamento rispecchia perfettamente lo stile di Hamilton: un mix perfetto tra sportivo e lussuoso, con le sue iniziali in carattere “gotico” sul classico sfondo biancorosso, fiore all’occhiello di Hilfiger. Giacche, felpe, maglie, pantaloni tutti targati LH e in 3 diverse colorazioni, tra cui spicca quella arancione, una delle tonalità preferite del campione inglese. Non mancano ovviamente anche borsoni e marsupi, accessori per antonomasia del luxury streetwear.

Ulteriore collaborazione nel 2019.

“In questa stagione abbiamo fatto incontrare due mondi diversi: lo sportswear classico di Tommy e il mio stile streetwear moderno”, ha dichiarato Hamilton in un comunicato. “La collezione TommyXLewis Autunno 2019 miscela i nostri due punti di vista creativi.” 

Non solo Tommy Hilfiger

Lewis Hamilton non collabora solo con Hilfiger. Dopo l’annuncio dell’accordo di sponsorizzazione con Mercedes-AMG Petronas Motorsport, il marchio italiano Police ha svelato la capsule collection composta complessivamente da 10 modelli di occhiali che ha disegnato in partnership con il pilota inglese.

Ulteriore legame tra Hamilton e la moda è l’evento del Met GalaSempre più al centro dell’interesse mondiale, il Met Gala è un grande party celebrativo della moda e della storia del costume attraverso i suoi grandi temi e icone nato come vernissage dell’annuale mostra a tema fashion del Metropolitan Museum di New York. Ha partecipato alle edizioni del 2016, 2018, 2019 facendo sempre parlare di sè.

Lewis rinforza così il proprio legame con il mondo della moda e degli accessori.

TOMMY HILFIGER

Gigi Hadid, seduta, pneumatici, Tommy Hilfiger
?:Tommy Hilfiger on Pinterest

Tommy Hilfiger ha da sempre dimostrato, attraverso gli abiti, il proprio amore per la Formula 1. Il brand, dopo anni di riferimenti velati ha acceso i motori con TOMMYNOW “DRIVE” – collezione primavera 2018 – presentata a Milano tra pit-stop e asfalto. Il tema automobilistico è chiaro anche negli abiti realizzati, tra le bandiere a scacchi ricorrenti e lo stile sporty volutamente grintoso.

ICEBERG E GMBH

Il racing nel 2018 ha spopolato anche in altri brand come Iceberg che, durante la Milano Fashion Week, ha presentato la sfilata tra le bellissime auto della famiglia Gerani e ha portato in passerella caschi integrali, tute morbide e sneakers performanti.

Innovativa la sfilata del marchio tedesco GmbH che sotto la guida di Benjamin Alexander Huseby e Serhat Isikha ha inserito il Motorsport nella collezione AW2018 in una veste molto più sfumata, puntando di tanto in tanto su pantaloni in PVC, tagliati nell’inconfondibile forma da pilota.

A unire ulteriormente il Motorsport alla moda, nell’anno dell’esplosione di questo stile, ci hanno pensato Off-White e Versus Versace, con pezzi a metà tra il racing e lo street-style.

I PRECEDENTI: DA BURLON A SUPREME

Uno degli iniziatori di questa tendenza è stato sicuramente Marc Jacobs che nella sfilata presentata a New York nella primavera del 2014 ha portato dettagli del mondo dell’automobilismo mischiati ad abiti più classici, stupendo gli esperti del settore con stivali da motocross, colori audaci e tessuti tecnici.

Il 2015 è stato invece l’anno di Marcelo Burlon che ha aperto il suo show al Pitti Uomo con uno spettacolo di Motocross, lasciando poi solo un sottile riferimento nei suoi pezzi sempre molto minimali.

Riferimenti molto più espliciti sono stati quelli di Vetements, nella sfilata parigina SS16, e quelli della collezione speciale di Supreme dello stesso anno. Il marchio francese lo ha fatto riportando in sfilata i motori con elementi evocativi come l’uso della pelle e lo stile oversize, in un connubio di luci al neon e sentimento underground. Supreme si è spinta oltre presentando lo stesso anno la collaborazione con Fox Racing, confermando ancora più esplicitamente la sua attenzione allo street racing. La capsule collection, che comprendeva guanti, manopole, biker jersey e pant, caschi e maschere, ha trovato grande riscontro nei consumatori dimostrando ancora una volta che i due mondi non sono mai stati così vicini come in questo periodo e che, anche attraverso l’attenzione della moda, il motorsport sta cercando nuove vie di crescita.

MODA ITALIANA POST-COVID: LE MUSE CORAGGIOSE DI NUME

Nume, borsa

Nel panorama del Made in Italy post-Covid c’è anche chi, come due imprenditori torinesi specializzati in pellami per automobili e nautica, ha deciso di mettere il suo know how al servizio della moda. Trinchero – azienda leader nel settore – ha deciso di approcciarsi al mondo degli accessori in un momento difficile per l’industria, e lo ha fatto in modo ecologico, con pelli lavorate senza acque di scarico ed energia prodotta tramite fotovoltaico. L’ispirazione? Le figure femminili dell’automobilismo. Le leggendarie pioniere che hanno stimolato la nascita di Nume, sono Odette Siko, la pilota francese che per prima fece la 24 Ore di Le Mans; Violette Cordery, che infranse ogni record all’autodromo Nazionale di Monza nel 1926 e alcune delle icone del motorsport come Tamara de Lempicka alla guida della sua fiammante Bugatti. Ragazze ribelli, donne decise, simbolo di libertà e forza femminile.

Esempi di cui abbiamo gran bisogno per la ripartenza.

Lewis Hamilton è sì il rappresentante principale della moda in pista, ma non è il solo.

ABBIGLIAMENTO SCUDERIE

Marchi sportivi come Nike, Adidas e Puma hanno dedicato linee premium interne dedicate agli sport motoristici, con quest’ultimo che sponsorizza tutte le gare BMW oltre ad equipaggiare i team Mercedes-AMG Petronas, Scuderia Ferrari e Red Bull Racing. Sebbene queste associazioni si siano dimostrate efficaci sia per il marketing che per le vendite commerciali, ben poco ha avuto un impatto sulla passerella della moda, tranne nei casi visti in precedenza.

CHARLES LECLERC TESTIMONIAL DI GIORGIO ARMANI

Charles Leclerc per Giorgio Armani

Il pilota di F1 Charles Leclerc è il nuovo volto della campagna Giorgio Armani made to measure per la primavera/estate 2020. Il campione monegasco è protagonista, per la prima volta, di una campagna pubblicitaria. Pilota che ha avuto notevole successo nonostante la giovane età, e questo è indice di volontà e determinazione, oltre che di evidente talento. Ha un volto fresco e una fisicità scattante che il made to measure esalta e accompagna. L’abito su misura non ha età, e questi scatti ne sono la dimostrazione. 

ALPHA TAURI, SCUDERIA… DI MARCA

La scuderia satellite di RedBull in questo 2020 ha cambiato nome diventando AlphaTauri. Ma da dove spunta fuori questo nome?

Alpha Tauri, innanzitutto, è il nome del brand di moda lanciato da Red Bull un paio d’anni fa, un brand di moda poco tecnico e molto chic che, a giudicare dall’esiguo numero di persone che erano consapevoli della sua esistenza, non è ancora riuscito a sfondare presso il grande pubblico.

Pierre Gasly, yellow
?:AlphaTauri on Instagram

Nasce in Austria, patria dei capi di abbigliamento realizzati in tessuti tecnici avant-garde. Come il Taurobran, una delle ultime tecnologie in campo tessile del brand per la stagione autunno inverno 2020-21: una membrana a tre strati con proprietà di termo-regolazione con un indice di colonna d’acqua pari a 8mila mm che mantiene un’elevata traspirabilità. Il Taurex di AlphaTauri, invece, è un’altra tecnologia tessile in grado di restituire l’energia riflettendo gli infrarossi lontani naturalmente emessi dal corpo umano e di favorire la circolazione sanguigna, senza alterare il microclima naturale dell’organismo. In Giappone, prende vita la linea 3D Knit, realizzata con la macchina per maglieria wholegarment in 3D, dell’azienda giapponese Shima Seiki. Per ottenere capi irresistibili in cashmere ultraleggero e senza cuciture.

Alpha Tauri mira a fondere un prodotto moda premium con la funzionalità, ed è alimentata dallo spirito d’innovazione: si impegna costantemente per garantire valore aggiunto ad ogni singolo capo delle collezioni. Consapevolezza e sostenibilità sono sempre stati fattori importanti che influenzano i processi aziendali ed il modo in cui guarda al mondo della moda. La moda consapevole è legata alla progettazione di un prodotto fatto per durare nel tempo, che si può ottenere solo grazie ad una particolare attenzione per la qualità.

Lo stile si sta evolvendo? Quali sono le prospettive della haute motorsports couture?

Beh, è ​​difficile da dire. I designer sembrano determinati a rendere la cultura automobilistica una parte consistente delle loro collezioni. Viste le diverse collaborazioni, è fondamentalmente un affare fatto che questi mondi siano ora ufficialmente intrecciati. 

Guidare con stile, veloce come ci piace, non è mai stato così di moda.

Anna Botton

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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