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Nuovi investimenti per McLaren: è possibile un ritorno al top?


Nella mattinata di domenica 13 dicembre, il CEO di McLaren, Zak Brown, annuncia una nuova partnership con l’azienda americana MSP Sports Capital.


Brown, entrato nel gruppo McLaren a fine 2016 per sostituire Ron Dennis dopo il licenziamento, è stato autore di non poche rivoluzioni in casa McLaren. Negli anni la casa inglese aveva perso la gloria e la reputazione che da sempre avevano contraddistinto la scuderia fondata da Bruce McLaren. Con l’arrivo di Zak Brown inizia un’operazione di rebranding, reintroducendo il classico color papaya nelle livree e nei colori del team: mossa strategica la scelta dell’arancione che da sempre viene associato alla simpatia e all’allegria. Brown punta proprio a questo, rendere McLaren più appetibile ai giovani, anche attraverso la scelta di piloti come Carlos Sainz e il giovanissimo Lando Norris, il cui carattere simpatico e travolgente si sposa benissimo con la nuova faccia del brand. McLaren oggi è uno dei team che può vantare il seguito maggiore da parte dei fan e il sostegno di questi non è da sottovalutare in quanto entrano in gioco anche fattori economici come la vendita del merchandising, sempre in aumento.

Anche il rendimento in pista di McLaren è migliorato negli ultimi anni, complice l’avvento di nuovi sponsor portati in azienda proprio grazie a Zak Brown, maestro delle trattative.

Con la crisi post-COVID19 però, le entrate finanziare dell’azienda si sono ridotte notevolmente. McLaren Group gestisce sia la divisione Racing che quella Automotive, responsabile della produzione e della vendita di macchine sportive di lusso ed è proprio da quest’ultima che derivano la maggior parte dei profitti. Vista la riduzione nelle vendite di automobili, anche McLaren Racing ne ha sofferto, rendendo necessario il licenziamento di una parte del personale (1.200 persone, più di un quarto del totale della forza lavoro).


Brown da tempo pensava di vendere una parte della divisione Racing, aumentando così le entrate da investire all’interno del gruppo, soprattutto nel settore Automotive, generando nuovi flussi di cassa. Il CEO ha anche pensato di vendere la magnifica sede di Woking, composta dal McLaren Technology Center, costruito nel 2004, e i più recenti McLaren Production Center, centro di produzione delle vetture McLaren, e il McLaren Thought Leadership Center. I tre edifici si trovano al centro di un vasto parco e sono in vendita, con successivo lease back, per 200 milioni di sterline. «Facciamo automobili, non siamo agenti immobiliari» così spiega la decisione Zak Brown «Possiamo vendere l’immobile e investire le risorse in settori più importanti per noi, come l’automotive e il reparto corse, pagando l’affitto ai nuovi proprietari. Possiamo continuare a fare il nostro lavoro, rimanendo nella nostra sede, semplicemente senza possederne i muri. Non ne abbiamo bisogno».


Foto: McLaren, Nigel Young

Numerose rivoluzioni quindi in casa McLaren, non ultima la partnership annunciata oggi con MSP Sports Capital, azienda US-based specializzata nell’investimento in vari settori sportivi, come la National Basket Association (NBA) e Major League Baseball (MLB).

La partecipazione di MSP farà riferimento solo alla divisione Racing, con McLaren come azionista di maggioranza, mentre McLaren Automotive rimarrà di proprietà del McLaren Group. L’obiettivo è la permanenza a lungo termine della Formula 1 e il consolidamento del team in IndyCar, competizioni che richiedono ingenti investimenti. McLaren vuole tornare ad essere un top team in F1, tornando a vincere Campionati come faceva un tempo. L’arrivo di questo nuovo partner, che sta co-investendo insieme a USB O’Connor, LLC. e The Najafi Companies, porterà 185 milioni di sterline in McLaren Racing, acquisendo quindi una quota di minoranza pari al 15% che potrà diventare il 33% entro il 2022. L’insieme di queste transazioni alza quindi il valore di McLaren Racing a 560 milioni di sterline.

Come si può leggere nel comunicato ufficiale pubblicato nel sito McLaren, Zak Brown rimarrà CEO del gruppo, con Paul Walsh nel ruolo di chairman di McLaren Racing, mentre Jahm Najafi e Shaikh Mohammed bin Essa Al Khalifa saranno vice-presidenti. A seguito dell’operazione, Jeff Moorad di MSP Sports Capital e Rodrigo Trelles Zabala di USB O’Connor entreranno a far parte del Board of Directors di McLaren Racing, insieme a Sultan Ojjeh e Will Griffiths del McLaren Group.


Foto: McLaren

Il prossimo anno McLaren avrà a disposizione i motori Mercedes, leader nella motorizzazione in Formula 1 negli ultimi anni. Nuovi capitali, nuovo motore e un nuovo pilota. Daniel Ricciardo infatti affiancherà Lando Norris a partire dalla stagione 2021. Le premesse per la vittoria ci sono tutte, l’unica incognita rimane il tempo. Quanto mancherà al prossimo mondiale McLaren?


Martina Spinello

Martina Spinello

Laureata in Economia e in Entrepreneurship and Innovation all'Università degli Studi di Padova, seguo la Formula 1 da quando Schumi vinceva i mondiali con la Rossa.Affascinata dall'aspetto economico e politico che sta dietro al Motorsport, scrivo per Multiformula articoli riguardanti le dinamiche che muovono il Circus.

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