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Alla scoperta dei nuovi talenti made in Italy

 

From @Redbull Racing

 Non si può descrivere la passione,

la si può solo vivere”

-Enzo Ferrari

 

 Quante volte ci è stato detto che l’Italia è la patria dei motori, di Schumacher che ha fatto sognare un popolo intero (che sì, sulla carta era tedesco ma sappiamo tutti che qui ci ha lasciato il cuore) e dei tanti talenti nostrani.

 Purtroppo l’Italia non dà il giusto riconoscimento ai nuovi talenti emergenti in alcuni casi perché non riescono nel grande passo, in altri perché si è affezionati al ricordo dei grandi piloti stranieri.

Tutti conosciamo le imprese di Enzo Ferrari, quella di Nino Farina come primo campione del mondo in F1 e dei due mondiali messi in tasca da Alberto Ascari. Non dimenticandoci del mondiale sfiorato da Michele Alboreto nel 1985 e andando avanti nel tempo, anche di Giancarlo Fisichella che ha guidato la Rossa nel 2009.

 Sapete che in era moderna, ci sono molti giovani che stanno scalando le gerarchie per  fare il grande salto? Multiformula è qui per farvi conoscere gli astri nascenti della nostra patria.

Nella carriera di un pilota, il primo passaggio importante è quello dai kart alle monoposto. La prima categoria con cui si dovranno misurare è la F4, in particolare quella italiana. Qui troviamo, tra i più accreditati, Gabriele Minì, Andrea Rosso e Francesco Pizzi.

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 Gabriele Minì, classe 2005, è il più giovane campione Prema del 2020. Il palermitano già nel suo primo anno di debutto nelle monoposto ha dimostrato di avere molto talento, dominando l’intero campionato di Formula 4 italiana, vincendo persino il titolo con un weekend  d’anticipo. Nelle formule minori, vincere con  tanti punti di distacco dal secondo o vincere prima dell’ultimo fine settimana del campionato, è molto difficile, ma Gabriele ci è riuscito senza alcun problema. Una delle sue fantastiche performance è stata senz’altro in gara 1 di Monza, quando all’ultima curva dell’ultimo giro compie un sorpasso spettacolare su Pizzi vincendo in pista la gara, salvo poi venir penalizzato. Un vero peccato per il pilota siciliano dopo quel sorpasso degno di un campione. Gabriele ha preso parte anche al campionato ADAC F4 tedesca per due weekend, ha vinto solo una gara, ma non è mai arrivato sotto la quarta posizione.

Il secondo  più vincente in Formula 4 è Francesco Pizzi, nato a Roma nel 2004, è senza dubbio un bravissimo pilota e l’ha dimostrato più volte, vincendo due gare (solo nel weekend di Monza) e una nel primo round del campionato, con il Team  Van Amersfoort Racing. Anche lui ha preso parte al campionato di Formula 4 tedesca non ottenendo, però, buonissimi risultati. Purtroppo non è riuscito nell’impresa di vincere il titolo, ma ha  compensato con  il Campionato F4 degli Emirati Arabi Uniti 2020, dominando 10 gare sulle 20 totali.

L’ultimo pilota italiano che ha stupito  con il suo talento è Andrea Rosso, giovane torinese classe 2003. Nel 2019 debutta in monoposto in Formula 4 con il team Antonelli Motorsport, ma si piazza solo 24° nella classifica generale.Nel 2020 resta in Formula 4 ma prende parte con la squadra Cram Motorsport, con la quale vince tre gare. Si mette subito in mostra vincendo la  seconda gara del primo weekend di F4,  in seguito raggiunge la vittoria a Imola e al Mugello. Era molto vicino al terzo posto a fine campionato, ma non è riuscito a battere lo svedese Dino Beganovic.

Salendo di categoria, Matteo Nannini e Federico Malvestiti sventolano il tricolore in F3.

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Matteo Nannini, classe 2003, ha corso per la Jenzer Motorsport nella stagione 2020 mentre nel 2021 lo vedremo con la HWA RaceLab. Nella stagione appena conclusa, ricordiamo con piacere il weekend di Barcellona, dove è riuscito ad accaparrarsi la decima posizione in gara 1 e un bel podio in gara 2. Non è la prima volta che si mette in mostra per il suo talento: nel 2019, vince il titolo in UAE F4 Championship da rookie. Guida sicura e le grandi abilità difensive sono il tratto distintivo del giovane.
Federico Malvestiti, classe 2000, corre per il team Jenzer Motorsport dal 2017 prima in F4 dove concluderà la stagione in quinta posizione poi in F3 come compagno del sopracitato Nannini. Stagione sfortunata per il giovane di Monza, che non riesce a terminare nessuna gara a punti, a volte per problemi tecnici, mentre altre per sue difficoltà.

All’apice delle categorie propedeutiche troviamo Luca Ghiotto e Antonio Fuoco. Il vicentino ha preso parte alla scorsa stagione di F2 mentre il pilota della FDA ha corso nel campionato italiano Gran Turismo.

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Luca Ghiotto, nato nel 1995, è uno dei nuovi talenti più conosciuti nel panorama italiano. Comincia la sua carriera nelle monoposto nel 2011 con il team Prema Powerteam. Il primo risultato importante l’ottiene nel 2012 nel campionato Formula Abarth concludendo in seconda posizione. Nel 2015, nella sua prima stagione ufficiale in GP3 Series con il team Trident chiude in seconda posizione. Dal 2016 comincia le sue 5 stagioni in F2. La più soddisfacente l’avrà nel 2019, dove, con il team UNI Virtuosi chiuderà terzo in campionato con solo pochi punti di distanza dal secondo. Nel 2020, viene scelto dalla HitechGP come suo pilota. Stagione sfortunata, che concluderà in decima posizione, segnata dai molti problemi tecnici. Nonostante ciò non sono mancati i podi e le vittorie come quella nella Sprint Race in Ungheria dopo una magistrale gestione delle gomme.

Antonio Fuoco, nato nel 1996, corre attualmente nel campionato italiano Gran Turismo ed è collaudatore Ferrari dal 2015. Inizia la sua carriera nelle monoposto nel 2013 nella Formula Renault 2.0 con il team Prema dove si porta a casa il titolo al primo tentativo. In GP3 colleziona 2 vittorie e 8 podi che, con 158 punti, gli valgono il terzo posto in campionato. Nelle due stagioni in F2 conquista 3 vittorie e 11 podi, prima con il team Prema e poi con la Charouz Racing System.

  Nella massima categoria e nella versione elettrica i due piloti italiani sono in Formula 1 Antonio Giovinazzi e in Formula E, Edoardo Mortara.

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L’amatissimo Giovinazzi, nato a Martina Franca nel 1993, è ora pilota dell’Alfa Romeo nella categoria più ambita, la Formula 1. Dopo Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi, è il pilota della FDA che rompe la tradizione degli italiani che non riescono ad approdare nella massima serie per colpa dei costi elevati. Antonio Giovinazzi, riesce a far decollare la sua carriera, oltre che grazie al talento, anche con la famiglia Gelael. Ricardo, padre di Sean Gelael (ex pilota di F2) è uno degli azionisti di spicco di KFC Indonesia. La sua carriera ha inizio all’età di  12 anni con i kart. Debutta nelle monoposto nel 2012 e il suo primo titolo arriva nello stesso anno in Formula Pilota China. Nel campionato Europeo di Formula 3 si piazza secondo ed è il miglior risultato ottenuto nelle competizioni FIA. Nel 2019 fa venire un sorriso a molti italiani rimanendo in testa al Gran Premio di Singapore per 4 giri. I suoi risultati in Formula 1 non sono soddisfacenti ma ogni tanto dimostra anche lui di avere talento andando a punti.

Il pilota del team Venturi Racing, Edoardo Mortara è nato nel 1987 a Ginevra. La sua prima volta in monoposto è stata nel 2006 in Formula Renault.  Prende parte al famoso Gran Premio di Macao 13 volte e vince consecutivamente dal 2009 al 2013. Un altro risultato grandioso è il titolo della Formula 3 Euro Series. Partecipa per molti anni al campionato DTM fino al 2018 quando comincia a gareggiare con la squadra attuale in Formula E, con la quale riesce a vincere un gran premio.

  Oggi ne abbiamo citati solamente una parte, ma la nostra terra è piena di piloti. Alcuni, però, non riescono nella grande scalata a causa degli alti costi che devono affrontare per prendere parte ad una qualsiasi competizione.

Il nostro augurio è che ogni ragazzo che ha il sogno di diventare pilota, riesca nel suo intento perché è sempre un piacere vedere i nostri talenti prendere sempre più piede. Vedere il tricolore sventolare sul gradino più alto del podio è una delle più grandi soddisfazioni.

 

                               Isabella Tomassi

 

 

Isabella Tomassi

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