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Stanno per accendersi i motori della Formula 1… con qualche intoppo

La pandemia sta creando grandi disagi in vista della preparazione della nuova stagione



Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione.

I test in Bahrein si avvicinano, quelli privati sono già scattati; le scuderie iniziano ad annunciare le date della presentazione delle vetture… La pandemia, però, non sta rendendo il lavoro facile ai team.
Come abbiamo visto l’anno scorso, neanche la Formula 1 è immune al Covid.
Il doversi adattare alle situazioni dei vari Stati è uno dei fattori che porta maggiori difficoltà sia a livello organizzativo che tecnico.

In questo periodo di preparazione, stiamo assistendo ad alcune situazioni particolari che ci lasciano presagire quanto il 2021 non sarà facile.


HAAS: FIRE-UP RINVIATO

Motorsport Jobs

Caso ecclatante e manifesto è la Haas che si è ritrovata costretta a rinviare l’accensione del motore.

Cosa sta succedendo?

Come è ormai ben noto, la scuderia capitanata da Steiner è uno dei team che utilizza il motore Ferrari. Come riferito dal team principal, il 2021 sarà un anno di transizione: per via del regolamento che prevede limitazioni degli interventi sulla vettura, la strategia della Haas attua il montaggio di pezzi della vettura dell’anno scorso.

E qui la vicenda entra nel vivo.

La scuderia Haas è americana, ma con la fabbrica in Inghilterra, luogo dove attualmente il team sta sviluppando l’auto. I lavori sono a buon punto, se non fosse che per vedere il risultato dovranno attendere i test in Bahrein. Questo perchè i tecnici Ferrari addetti al montaggio della power unit a causa delle restrizioni per il Coronavirus adottate dal governo di Boris Johnson non potranno raggiungere il team americano. Una situazione, dunque, che non permette di poter effettuare quello che in gergo della Formula 1 si definisce fire up, l’accensione del nuovo motore.

Un momento che per molte squadre equivale a iniziare la nuova stagione.

Per Haas, invece, l’ulteriore sviluppo della nuova VF-21 rallenta. Al team americano non resta che sperare di non aver fatto errori.


Sul fronte piloti, Steiner assicura la loro presenza in fabbrica per gli ultimi test per il sedile grazie all’esenzione degli atleti dalla quarantena.


PILOTI, CHE PROBLEMA!

formularapida.net


Un problema da gestire che le scuderie vorrebbero evitare, riguarda le positività al coronavirus dei piloti.

La lista si allunga, in questa pausa invernale ben 3 piloti hanno contratto il virus: Lando Norris, Charles Leclerc e, notizia proprio di questi giorni, Pierre Gasly. Mentre i primi due sono già guariti, con Leclerc che è riuscito ad essere pronto per i test Ferrari a Fiorano (ne abbiamo parlato qui), il pilota francese sta vivendo adesso il periodo di isolamento domiciliare.
Ovviamente per arrivare preparato ai test collettivi in Bahrein, Gasly, accordatosi con la propria scuderia, si allenerà a casa.

AlphaTauri alla luce di questa notizia inaspettata, confermerà i test a Misano di questo mese?
Le positività dei piloti al coronavirus stanno amuentando le polemiche circa come stanno trascorrendo il periodo di vacanza.
Innanzitutto, i piloti in esame si sono recati a Dubai. La città, scalo verso molte destinazioni, è meno soggetta a vincoli di entrata e uscita e non ha restrizioni interne, salvo l’uso della mascherina. Questo ha fatto sì che molti, tra cui i piloti, andassero lì per motivi lavorativi (con vacanza associata) o per stare in una propria residenza (come Gasly), portandosi dietro numerose critiche. L’andare in un Paese che in un periodo così delicato toglie le restrizioni comporta dei rischi, ed i piloti l’hanno provato sulla loro pelle. Con l’avvicinarsi dell’inizio della stagione, contrarre il virus potrebbe essere un problema per la preparazione fisica.

Vero, sono giovani che avevano bisogno di una vacanza. Al tempo stesso sono professionisti che dovrebbero agire con più cautela.
Avranno imparato la lezione?


RINVIO GRAN PREMIO DI AUSTRALIA

EssentiallySports

La pandemia sta creando complicazioni anche a livello organizzativo.
L’Australia sta vivendo un aumento dei contagi che l’hanno portata a prendere rigide precauzioni (i giocatori di tennis in quarantena e l’impossibilità di alcuni piloti a tornare a casa lo testimoniano).

Ecco perchè il calendario di Formula 1 ha subito una modifica: Gran Premio d’Australia da prima tappa sarà addirittura una delle ultime. La situazione del Paese e le restrizioni decise dal governo non avrebbero permesso una buona riuscita della gara. La preparazione dei gran premi richiede molto tempo, e anche a livello di costi non sarebbe convenuto farlo all’inizio della stagione (basti pensare alla stagione scorsa: hanno perso milioni per un gran premio neanche disputato).



Visti gli ultimi casi di contagi in F1, le restrizioni dei vari governi e la decisione di rinviare il GP in Australia, non è stato ufficializzato un calendario troppo lungo e troppo poco realista in una stagione che sarà anche quest’anno caratterizzata e probabilmente stravolta dal covid?




Anna Botton

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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