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Alla scoperta del Circuito di Portimao

Tra storia, caratteriste territoriali e tecniche: tutto sul circuito di Portimao

Terzo appuntamento della stagione, questa settimana tocca a Portimao, in Portogallo. Tappa riconfermata dopo l’esordio dell’anno scorso.

Il circuito sarà quello di Algarve, a sud del Portogallo.

  • Portimao
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Storia

Il  Portogallo ha ospitato  le competizioni automobilistiche dal 1951 al ’55 a Boavista e Monsanto, tappe non valevoli, però, per il mondiale. Negli anni successivi le competizioni qui organizzate guadagnarono validità iridata; si corse nel 1958 a Boavista con vittoria di Stirling Moss, il quale trionfò anche l’anno successivo a Monsanto, mentre nel ’60 fu Jack Brabham a tagliare per primo il traguardo sul circuito di Boavista.

Da allora, solo nel 1964 si corse sul circuito di Cascais, anche questa tappa non valevole per il mondiale e nei due anni successivi si svolsero, invece, le gare di F3.

Passarono ben ventiquattro anni da quel 1960 e, finalmente, la Formula Uno tornò in Portogallo, in particolare fu l’Autodromo dell’Estoril ad ospitare le gare, il cui primo vincitore fu Alain Prost. Si corse fino al 1996, anno in cui vinse Jacques Villeneuve davanti a Michael Schumacher.

Nel 2020, a causa della pandemia Covid, il calendario è stato stravolto e si è deciso di organizzare un Gran Premio proprio su questo circuito, facendo, finalmente, il suo esordio nella serie maggiore.

Il circuito di Portimao è stato inaugurato nel 2008. Ha ospitato nello stesso anno i test pre stagionali e nel 2009 la Gp2. È collocato all’interno di una “cittadina dello sport”, nella quale sono presenti un kartodromo, un parco tecnologico, un albergo, un complesso sportivo e diversi appartamenti.

Caratteristiche

La pista è lunga 4 992 metri, caratterizzata da continui saliscendi.  Conta in totale 15 curve di cui nove a destra e sei a sinistra. Questa però è solo una delle 64 possibili alternative configurazioni.

Portimao
Fonte: Formula Passion

Nel primo settore, dove abbiamo il rettilineo più lungo della pista ad essere il tratto percorso dalle monoposto, si scende verso curva 1, “la Primeira”. Un breve allungo e si arriva in curva 2, ma solo in curva 3 i piloti dovranno premere il piede sul freno. Si procede, poi, in salita verso curva 4 e si percorre il secondo rettilineo, più breve del primo. E di nuovo piede sul freno verso curva 5, la Torre Vip, tornante da percorrere facendo attenzione a non uscire di pista.

Si sale verso curva 6, più veloce rispetto alle altre. si percorre curva 7 in vista della Samsung, per poi risalire di nuovo. Curva 9, la Craig Jones, si percorre a 260 km/h. Di nuovo si risale verso curva 10, “Portimao”. La successiva, la 11, si percorre in pieno, scendendo verso curva 12, che richiede una brusca frenata. Curva 13 accompagna i piloti verso la Sagres, in curva 14. Curva 15 , la Galp, è l’ultima prima del traguardo.

È una pista molto tecnica ed il carico aereodinamico richiesto è medio-alto. I continui saliscendi accompagnati da rettilineo e curve, richiedono che la monoposto sia molto stabile.

Una delle sfide più difficili per i piloti saranno le curve. La caratteristica di Portimao, oltre ai naturali saliscendi, è la presenza di curve più o meno strette che li  metteranno duramente alla prova.

Le gomme sono uno dei fattori più delicati per questa pista. Nonostante la recente riasfaltatura, già nello scorso anno le scuderie hanno lamentato poco grip.

La battaglia per il campionato si fa sempre più dura ed interessante, il punto che divide Hamilton da Verstappen quanto inciderà?

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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