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Alla scoperta di Silverstone

Questo weekend si corre a Silverstone, tempio della velocità e patria di Lewis Hamilton. Scopriamone insieme la storia e le caratteristiche.

  • Silverstone

Nato come aeroporto militare utilizzato durante la grande guerra, è stato uno dei circuiti più veloci percorsi dai piloti. La sua configurazione iniziale prevedeva tre piste disposte a triangolo, forma tipica degli aeroporti, modificata subito dopo per adattarla meglio alle competizioni sportive

Diversi lavori di ammodernamento lo interessarono nel 1950, rendendolo molto più sicuro da percorrere. La nuova configurazione rimase tale per i successivi 37 anni. Unica modifica è stata la chicane realizzata al fine di limitare la velocità di percorrenza della curva Woodcote

Nel 1990 diversi lavori furono effettuati, interessarono in particolare: Stowe, Club e Woodcote, tre curve storiche. Dopo 7 anni si mise di nuovo mano allo stesso, rendendo la curva Priority veloce e la Luriffield  fu ridotta ad una sola curva; lo scopo era rendere il circuito più lento.

Nel primo decennio degli anni 2000, il tracciato fu nuovamente “ritoccato”; allungato di 750 m, e spostata la griglia di partenza. Questo è un circuito su cui gareggia anche la Moto Gp, tant’è vero che nel 2018 la pista fu riasfaltata, ma date le pessime condizioni della stessa, il Gran Premio di quell’anno fu annullato.

Vincitori

Una curiosità riguarda la prima edizione, quella del 1950, ben 3 piloti dell’Alfa romeo salirono sul podio: Farina, Fagioli, Parnell.

Il record lo detiene chi se non lui: Lewis Hamilton con ben 7 vittorie, seguito da nomi celebri come Jim Clark e Alain Prost. Il record di vittorie per scuderie invece è della Ferrari con 17.

Keke Rosberg, padre del campione del mondo Nico, ha detenuto il record del giro veloce per ben 16 anni, ottenuto nel 1985.

Il GP di Gran Bretagna è sempre stato presente nel calendario di F1, non tutte le gare però si sono disputata a Silverstone. Anche i circuiti di Aintree di Brands Hatch hanno ospitato la serie maggiore.

Curiosità storiche

Il meteo è sempre stato un problema a Silverstone, soprattutto perché il suo cambio è  repentino e imprevedibile. Nel 1975, la gara fu interrotto al giro 56 a causa della pioggia. La gara iniziata sull’asciutto finì sul bagnato, le condizioni erano così pericolose e le auto fuori pista così tante che l’unica soluzione fu quella di interromperla. Quell’anno gli organizzatori decisero di inserire una nuova chicane la Woodcote Chicane proprio per questioni di sicurezza.

La pista ha visto l’esordio di due scuderie: la Ferrari nel 1951 e la Williams nel 1979.

Silverstone registra anche una vittoria ai box, ebbene sì. Nel 1998 a Michael Schumacher fu comminata una penalità di 10 secondi per aver sorpassato in regime di bandiera gialla. Al muretto Ferrari, dove sedevano nomi illustri come Brawn, idearono una strategia proprio dove il regolamento aveva “un buco”: fecero scontare al pilota tedesco la penalità all’ultimo giro, e quindi il campione passò dai box che erano situati dopo la linea del traguardo. Un clima di totale indecisione aleggiava sul paddock, i commisari alla fine però annullarono la penalità perché la comunicazione arrivo in ritardo di sei minuti rispetto al limite massimo.

Le donne e Silverstone

Nel 1976 si registrò la partecipazione di due donne: Lella Lombardi e Divina Gallica.

Due eventi da ricordare
Fonte:SkySport

Sulla pista di Silverstone ha corso, nel 1956, anche Archie Scott Brown un pilota affetto sin dalla nascita da malformazioni agli arti superiori ed inferiori. Riuscì a percorrere ben 16 giri. Nonostante non compia sulle statistiche di Silverstone la sua fu una grande impresa. I mezzi adoperati non erano certamente quelli di oggi e lui fu per tutta la sua vita esempio di tenacia e forza di volontà

Non si può non ricordare l’invasione di pista del 2003. Un ex sacerdote inglese ha fatto irruzione sulla pista con un cartello inneggiante la propria fede. Fece il suo ingresso sul rettilineo e corse in senso contrario rispetto alle monoposto rappresentando un pericolo per entrambi. Fu poi raggiunto e portato fuori da un commissario di pista, fortunatamente illeso. Resta comunque celebre la sua immagine in kilt e gilet verde.

Caratteristiche

Sapevate che nella sua prima configurazione la pista era delimitata da balle di fieno? Altro che l’avanguardia di oggi!

La pista ha cambiato ben 7 volte layout.

Altra curiosità riguarda il rettilineo, che ad oggi è denominato “Hamilton Straight, proprio per omaggiare il pilota britannico.

È  un circuito tra i più tecnici, è lungo 5,8 km e presenta 18 curve. Si corre con un alto carico aereodinamico per riuscire a percorrere al meglio l’ingresso curva. I freni, viste le caratteristiche della stessa, ovvero ampie curve e alta guidabilità, non presentano problemi per gli ingegneri che invece, potrebbero dover risolvere il famoso fenomeno definito glazling, ossia il raffreddamento dell’impianto. Altro fattore da tenere d’occhio sarà il meteo, il quale potrà riservare sorprese.

Riuscirà Lewis Hamilton a mantenere il dominio nella sua terra o la Red Bull scardinerà anche questa roccaforte?

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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