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DRS vs Push to Pass

Le principali categorie di Motorsport decidono sempre più frequentemente di sfruttare sistemi per facilitare i sorpassi. Il DRS è senza dubbio il più noto di questi meccanismi, ma in molte categorie lo vediamo sostituito dal Push to Pass. Nonostante il loro scopo sia lo stesso, ovvero aumentare l’imprevedibilità delle gare, questi strumenti lo raggiungono in modi diversi. Vediamo come funzionano. drs funzionamento

DRS drs funzionamento

Il DRS, la cui sigla sta per “drag reduction sistem”, viene impiegato in Formula 1, Formula 2 e Formula 3 e presenta lo stesso regolamento in ogni categoria. Come suggerisce il nome, la sua utilità sta nel ridurre la resistenza aerodinamica subita dalla vettura, permettendole di guadagnare velocità di punta.

Il sistema viene attivato manualmente dal pilota premendo un bottone, posizionato sul volante, che controlla un flap nell’ala posteriore della monoposto. Alla pressione del bottone, il flap si apre, riducendo la superfice di ala esposta al passaggio dell’aria. Tale bottone può essere premuto, in zone del circuito predesignate, soltanto se il distacco dalla vettura che si vuole superare è inferiore ad un secondo. Il suo utilizzo è vietato nei primi due giri dopo la partenza o dopo una ripartenza da dietro la safety car. La direzione di gara può inoltre disabilitarlo per questioni di sicurezza in caso di mancanza di visibilità o di condizione meteo ostili.

Il flap dell’ala posteriore aperto (sopra) e chiuso (sotto) (foto da Toni Grüner)

Push to pass drs funzionamento

Se il DRS influisce sull’ala posteriore, il Push to Pass agisce direttamente sul motore. Premendo un pulsante, posto sul volante, il pilota può aumentare la pressione dell’aria che attraversa il motore, sfruttandola per azionare una turbina che fornisce alla vettura un boost di potenza. A seconda della categoria variano le regole di utilizzo. In Indycar, la massima serie americana a ruote scoperte, il Push to Pass è utilizzabile per 200 secondi per gara (150 in alcuni circuiti), suddivisibili a piacimento per un massimo di 20 secondi consecutivi. Non vi è un distacco massimo entro cui può essere utilizzato, ed è sfruttabile anche da chi difende. Le uniche limitazioni riguardano il blocco all’utilizzo nel primo giro dopo la partenza o dopo una ripartenza, e le corse su ovali, in cui è vietato. drs funzionamento

Diverse sono le regole per le Formule Regional. Sia nella FRECA sia nella FRAC, infatti, sono consentiti solo 5 utilizzi di Push to Pass, per una durata massima di 15 secondi ciascuno. Come in Indycar, la scelta del momento di utilizzo rimane a discrezione del pilota. Unica restrizione, che ormai potrete intuire: il boost non è utilizzabile nel primo giro dopo la partenza o a seguito di una ripartenza. drs funzionamento

Il bottone del Push to Pass su un volante dell’Indycar (foto dal sito ufficiale Indycar)

Attack Mode

Un terzo sistema è quello dell’ Attack Mode, letteralmente “Modalità attacco”. Esclusivo della Formula E, è simile al Push to Pass in quanto concede alle vetture un boost di potenza. La differenza sostanziale sta nella procedura di attivazione. Prima di poter premere il bottone, infatti, il pilota deve uscire dalla traiettoria e guidare sopra una striscia speciale di pista, la “zona di attivazione”. Il passaggio su questa particolare sezione permette di accumulare l’energia che il motore sfrutterà in seguito per il boost. Dettagli specifici come la durata dell’effetto dell’Attack Mode e il numero di volte che ogni pilota può attivarla non sono prestabiliti, ma decisi un’ora prima dell’inizio della gara.

La Formula E presenta inoltre un’altra caratteristica esclusiva: vi è infatti un secondo sistema di aumento della potenza, chiamato Fanboost. Qualche giorno prima della gara, gli spettatori possono votare chi tra i piloti potrà sfruttare un ulteriore potenziamento, dalla durata di 5 secondi. I 5 piloti con più voti otterranno il boost extra, attivabile a scelta ma solo nella seconda metà della gara.

Il passaggio sulla zona di attivazione (dal video “Top 10 Attack Mode moments in Formula E“)

Qual è meglio?

Arrivati a questo punto diventa lecito voler capire se un sistema sia indubbiamente migliore degli altri. Una prima conclusione a cui si può arrivare è che tutti quanti hanno avuto successo nella loro missione: aumentare i sorpassi e lo spettacolo. Se si punta ad una competizione che sia il più bilanciata possibile, il Push to Pass sembra la risposta, in quanto è fornito in modo omogeneo a tutti i piloti. Il limite del DRS in questo campo, tuttavia, si risolve da solo, in quanto, se è vero che chi attacca ha un netto vantaggio su chi difende, è anche vero che, una volta compiuto il sorpasso, la situazione si ribalta. Sempre dal punto di vista dell’equità, a creare i maggiori problemi è il fanboost: essendo deciso dai voti del pubblico, è realistico pensare che i piloti con più sostenitori siano favoriti a vincerne l’utilizzo.

Bisogna ricordare che, non esistendo categorie in cui tutti questi sistemi siano presenti contemporaneamente, è impossibile paragonarli sullo stesso campo. Questo fattore rende molto difficile decidere in modo oggettivo quale sia meglio, La risposta non può, quindi, che essere soggettiva. E tu, quale preferisci?

Marco Toccalini

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