Le Mans è da sempre stata la gara dell’innovazione e, negli anni, ha portato sempre più novità. Una costante evoluzione che si può osservare già dal 1926, la terza edizione, con l’arrivo delle luci antinebbia. Le novità sono state tantissime negli anni e sempre più sono state proprio per l’impegno a raggiungere la neutralizzazione delle emissioni di carbonio.
La 24 Ore di Le Mans, e con lei anche il WEC, da anni si impegna a combattere la crisi climatica con un approccio di sviluppo sostenibile attraverso il programma Race to 2030. Questo programma mira a raggiungere la neutralità di emissioni di carbonio ed una riduzione di almeno il 30% di Co2 entro il 2030.
Il campionato continua il suo percorso verso le emissioni 0, proprio per questo sta lavorando ad un progetto per il 2026 che prevede zero emissioni e l’introduzione di vetture ad idrogeno.
Sustainable Endurance Award
Ma non solo gli organizzatori si stanno impegnando su questo tema, anche i costruttori lavorano tutto l’anno su questo tema. Questo impegno premiato proprio alla 24 Ore di Le Mans con il premio Sustainable Endurance Award assegnato a Team WRT, Ferrari AF Corse e a Porche Penske negli ultimi 3 anni. Un premio che ha lo scopo di incoraggiare i concorrenti a concentrarsi sull’innovazione e contribuire alla prevenzione dal cambiamento climatico, ma non solo.
Le squadre premiate si sono impegnate anche dal punto di vista sociale con dei programmi: Drive Fast, Act Faster (WRT), ISO 20121 (Ferrari AF Corse) e Racing for Charity (Porsche Penske). Dal 2023, tutte le squadre che partecipano alla 24 Ore di Le Mans sono tenute a partecipare anche a questa iniziativa.
TotalEnergies ha sviluppato un biocarburante 100% rinnovabile, in uso dal 2022. Michelin ha invece sviluppato degli pneumatici composti per il 53% da materiali riciclabili, attualmente in fase di collaudo proprio sul prototipo H24 di cui parleremo più affondo in questo articolo.
Green Ticket, Green Challenge and Green Fan zone
A partire dal 2022, L’ACO ha introdotto la Green Experience per espandere l’impegno alla missione anche al pubblico. Questo programma consiste nell’incoraggiare gli spettatori a raggiungere l’evento con mezzi pubblici, in bicicletta o con veicoli elettrici o ibridi. Chi può dimostrare di aver raggiunto col circuito in modo sostenibile ha diritto al Green Ticket: un biglietto scontato del 10%.
MissionH24: il futuro ad idrogeno
Proprio da questo impegno contro la crisi climatica, nasce il programma sulle vetture ad idrogeno.
L’ACO da anni lavora al progetto per introdurre veicoli ad idrogeno nel campionato in quanto combustibile definito sicuro, efficiente, versatile e a zero emissioni. Nasce da qui l’ACO H2, progetto che sta esplorando l’introduzione dei prototipi alimentati ad idrogeno in pista per poi portare questo tipo di motore su strada. Infatti le corse automobilistiche sono da sempre un banco di prova per l’innovazione, Le Mans soprattutto.
Dal 2018, con l’aiuto di GreenGT, ACO sta lavorando per il lancio di MissionH24 per l’arrivo di una classifica di prototipi ad idrogeno che possano combattere per la vittoria di Le Mans. Nel tempo diversi partner come TotalEnergies, Michelin, Richard Mille hanno aderito a questo progetto. Proprio TotalEnergies ha ideato la prima stazione mobile di rifornimento, in occasione del debutto nella Michelin Le Mans Cup della vettura LMPH2G, primo prototipo ad idrogeno a scendere in pista.
Successivamente arriva il prototipo presentato il nome di H24 nel 2020, il prototipo ha poi partecipato ad alcune gare della Michelin Le Mans Cup raggiungendo sempre la bandiera a scacchi. Il nuovo prototipo di terza generazione è stato presentato ad ottobre dello scorso anno da MissionH24 e ACO con il nome di H24EVO.
H24EVO è la terza generazione ad idrogeno
Mission H24 parla di un motore chiaro, affidabile e performante, una soluzione ecologica particolarmente adatta all’endurance grazie alla sua elevata potenza ed autonomia. L’affidabilità di questo motore viene data soprattutto dal fatto che la parte ad idrogeno non è formata da nessun organo in movimento. L’elettricità viene prodotta nel generatore elettrico dall’incontro dell’idrogeno con l’ossigeno che avviene proprio nel centro del dispositivo e genera elettricità che verrà poi utilizzata nei motori. Il prodotto di scarto? Sarà semplicemente acqua che verrà prodotta dai motori ed espulsa tramite vapore dal retro dell’auto. Questo permette anche di risparmiare sul peso di una batteria tradizionale.
Con l’introduzione di prototipi ibridi alle 24 Ore di Le Mans, la riduzione del consumo è stata notevole. Si compie un passo rivoluzionario con i prototipi a propulsione elettrica a idrogeno, poiché si tratta di competizioni a zero emissioni. Un’auto dotata di un gruppo motopropulsore elettrico a idrogeno che emette nell’atmosfera solo vapore acqueo.
Bernard Niclot, Direttore Innovazione del programma MissionH24.
H24EVO ha un peso stimato di circa 1300 Kg, due sono i serbatoi di idrogeno da poco meno di 4kg l’uno, pressurizzati a 700bar, con questi dati la vettura dovrebbe essere in grado di correre per circa 30 minuti.
Telaio tedesco ADESS, il prototipo raggiunge una velocità di 320 Kg/h anche grazie al motore elettrico che fornisce una trazione posteriore con 650Kw. Altra novità della vettura: no marce, solo una.
Il futuro di H24EVO prevede che l’auto verrà presentata fisicamente proprio quest’anno a Le Mans, seguirà l’omologazione FIA per correre nella Michelin Le Mans Cup e, nel 2026, arriverà sulla griglia della 24 Ore francese.
Hydrogen: la nascita di una nuova classe per Le Mans nel 2026
La vettura definitiva dovrebbe scendere in pista il prossimo anno, precedendo così l’arrivo della classe dedicata alle vetture ad idrogeno a Le Mans nel 2026.
Dopo H24, il primo prototipo al mondo ad essere alimentato da idrogeno ed elettrico, ora la concentrazione è sulla progettazione del nuovo prototipo di terza generazione H24EVO.
È stato dimostrato che correre con un prototipo ad idrogeno è fattibile e diverse case automobilistiche hanno iniziato ad esplorare questa possibilità.
Un occhio ai possibili concorrenti in categoria
Tra il 2023 ed il 2024 sono arrivati moltissimi marchi nella categoria Hypercar, ma chi vedremo arrivare nella categoria che vede motori ad idrogeno? Toyota già da tempo lavora su questo fronte, ha infatti presentato la GR H2 Racing Concept a Le Mans lo scorso anno.
Lunga poco più di 5 metri e larga 2, la vettura di Toyota presenta un motore a idrogeno combinato ad un motore ibrido. Con un occhio al futuro la Casa giapponese ha presentato il suo concept di un prototipo a idrogeno esponendolo in Francia, dimostrando così il suo intento a partecipare alla categoria Hydrogen nel 2026.