Home » Formula 1 » Il percorso dell’AlphaTauri e il sogno di Pierre

Il percorso dell’AlphaTauri e il sogno di Pierre

 La scuderia AlphaTauri, conosciuta fino al 2019 come ToroRosso, è sempre stata casa di piloti emergenti che con il tempo abbiamo imparato ad amare e sostenere. Nasce nel 2006, fondata da Dietrich Mateschitz (co-fondatore della RedBull) grazie all’acquisto della scuderia Minardi da parte dell’azienda austriaca RedBull, che la renderà Team satellite dell’allora appena nata RedBull racing, mantenendo comunque la sede a Faenza, in Italia. Ma nello specifico, che cos’è un team satellite

Un Team satellite, derivato dall’inglese “Satellite Team”, è una scuderia strettamente legata ad una maggiormente finanziata. Questa relazione porta molto spesso non solo ad una proprietà congiunta, ma anche alla condivisione di personale, supporto tecnico, e spesso anche alla “promozione” dei piloti nel team madre.

La scuderia AlphaTauri, capitanata dal suo team principal Franz Tost, infatti è stata un trampolino di lancio per molti piloti emergenti che hanno poi avuto la loro chance di gareggiare in RedBull racing, come Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, o l’ormai pilota di punta Max Verstappen.

C’è chi però ha avuto la sua possibilità di gareggiare in RedBull, ma ha iniziato a brillare solo dopo essere stato retrocesso nel team satellite: Pierre Gasly.

Gasly è un pilota francese, classe 1996. Si era già fatto notare nel 2016 dopo essersi laureato campione del mondo in GP2 (odierna formula 2), e nel 2017 per aver sostituito dal Gran Premio di Malesia fino al termine della stagione, proprio a guida di una allora ToroRosso, colui che sarebbe in futuro diventato suo compagno di squadra, Daniil Kvyat. Ma è l’anno dopo, nel 2018, ad essere confermato come pilota della ToroRosso, ufficialmente motorizzata Honda dopo anni passati tra motorizzazioni Ferrari e Renault. 

La stagione non inizia nel migliore dei modi per il francese, che è costretto subito al ritiro nel Gran Premio di Australia, ma già della seconda gara inizia a segnare la storia per il suo team, piazzandosi quarto nel Gran Premio del Bahrain, delineandosi come secondo miglior piazzamento nella storia della ToroRosso, preceduto solamente dal primo posto di Sebastian Vettel al Gran Premio di Monza 2008.

Tra tanti alti e bassi la prima stagione in Formula 1 di Pierre Gasly si conclude nel migliore dei modi, perché ad agosto dello stesso anno, a seguito della decisione di Daniel Ricciardo di abbandonare la RedBull, viene finalmente promosso nel team madre, raggiungendo la sua chance di battagliare fianco a fianco con Max Verstappen.

La sua seconda stagione però si rivela un assoluto fiasco, tra davvero tante difficoltà legate alla guida della macchina e una serie di scarsi risultati, a quasi un anno dalla notizia della sua promozione, Pierre viene retrocesso nuovamente in ToroRosso, scambiandolo con il rookie Alexander Albon, ma è proprio lì che firmerà la sua rinascita.

Con una vettura più semplice da guidare, un team più vicino alle sue esigenze, e un compagno di squadra meno intimidatorio, Pierre decide che è arrivato il momento di dimostrare ad Helmut Marko che aveva torto, proprio come gli disse il suo amico Anthoine Hubert “prove them wrong”

Il 17 novembre 2019, sul circuito di Interlagos, Pierre Gasly taglia il traguardo davanti a Lewis Hamilton, dopo un rocambolesco Gran Premio e un mantenimento di posizione da parte del francese sull’inglese spettacolare. Pierre Gasly ha finalmente raggiunto il suo primo podio, è arrivato secondo. Il Gran Premio del Brasile dunque incoronerà il vero talento di Pierre, e ne inizierà a scrivere il futuro.

Arriva il 2020, la ToroRosso cambia nome, ormai è Scuderia AlphaTauri, per lanciare sul mercato l’omonimo marchio di moda creato da RedBull 2016, cambiandone anche la livrea che dal blu elettrico e il rosso, lascia spazio al bianco e al blu notte, ma cambiano soprattutto le aspettative del team e dei suoi collaboratori, che dopo quel sogno realizzato in Brasile, sanno che possono puntare ad altro.

Infatti, dopo 12 anni dalla prima e ultima vittoria del team, da parte di Sebastian Vettel sullo stesso circuito, quello di Monza, arriva il tanto agognato primo gradino del podio proprio per il francese Gasly, che ancora una volta scrive la storia nel team anche durante un grande periodo di difficoltà per tutto il mondo.

Maria Sole 

Maria Sole Suriano

Un pensiero su “Il percorso dell’AlphaTauri e il sogno di Pierre

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto