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F1 Testing, giorno 3: tanti problemi e generazioni a confronto

Mattinata tranquilla, il pomeriggio fa scintille

L’ultima giornata di test non si è di certo risparmiata in sorprese.

Tra tanti problemi da risolvere per Aston Martin e Mercedes, una costante buona prestazione di Redbull e McLaren, e tanto ottimismo in casa Alfa Romeo. Senza dimenticare il rookie Yuki Tsunoda che si è scoperto poter essere un possibile sfidante di Max Verstappen, ancora una volta protagonista indiscusso di queste sessioni.

SESSIONE MATTUTINA

E’ l’ultima giornata di test in Bahrein, e la prima ora della sessione mattutina inizia freneticamente. Nessuna scuderia perde tempo, e iniziano i primi giri di ricognizione. Una giornata incentrata principalmente sulle simulazioni di passo-gara, senza però privarci di giri veloci che fanno ben sperare.

Le condizioni metereologiche si dimostrano fin da subito propositive, c’è meno vento, e ciò va sicuramente a favore dei piloti.

Nella prima ora, si piazza in alto, con gomma gialla, Charles Leclerc. Sembra dimostrare, almeno sul giro secco, una buona costanza della rossa, la quale pare avere un margine di miglioramento. La simulazione di passo-gara sembra invece ancora sporca, e il primo giro viene abortito.

La seconda ora si sviluppa in maniera tranquilla.

A dare un po’ di brio sono Sergio Perez e Lando Norris. Con gomma bianca si avvicinano pericolosamente al giro del monegasco, confermando le voci e i pensieri positivi su Redbull e Mclaren.

Menzione speciale per Mick Schumacher che nella mattinata dimostra di star prendendo familiarità con la macchina, anche se c’è ancora da lavorare. Ma anche per George Russell che è al suo primo giorno di test – dovuto alla “strategia” Williams – e che si mantiene costante durante la sessione.

Se anche la terza ora sembra omologarsi alla monotonia mattutina, Sergio Perez a parità di gomma spodesta quel 1.30.486 di Charles Leclerc, mettendosi in prima piazza con un 1.30.309. Ad accompagnare questi giri veloci, ci sono ancora le simulazioni di passo-gara, dove Mercedes sembra tornata quella di sempre, mentre il degrado gomme sembra colpire solo la rossa.

Inizia ad esserci più traffico, e a farsi vedere le prime battaglie.

Viene messo ancora più in evidenza un degrado già palese nella Ferrari di Charles Leclerc, i tempi iniziano a crollare.

Gli ultimi 15 minuti si ristabilizzano, con Leclerc e Raikkonen che hanno le migliori velocità di punta della mattinata e concludendo così una sessione all’insegna della monotonia.

Giri veloci:
  1. Perez (1:30.187)
  2. Leclerc (+0.299)
  3. Norris (+0.474)

SESSIONE POMERIDIANA

Ad aprire le danze sono Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo, seguiti dai due rookie del pomeriggio: Yuki Tsunoda e Nikita Mazepin.

Ci ritroviamo anche delle facce familiari che abbiamo potuto vedere in pista anche stamattina, come George Russell e Kimi Raikkonen. Quest’ultimo, con l’Alfa Romeo, è la sorpresa di giornata, facendo costantemente tempi molto buoni.

Subito inizia una scalata della classifica da parte di Fernando Alonso e Daniel Ricciardo, che fin dai primi giri si fanno notare. Problemi di bilanciamento invece per Lewis Hamilton, che anche oggi sembra faticare molto, perdendo spesso il posteriore.

Ma è Yuki Tsunoda a finire in testacoda in curva 7, così com’era successo a Sainz e Latifi il giorno precedente.

Se da un lato abbiamo visto tante simulazioni di qualifica, dall’altro c’è chi ha preferito cominciare con delle simulazioni di passo gara: come in Ferrari con Carlos Sainz, in Williams con George Russell, e in Aston Martin con Sebastian Vettel. Soprattutto la scuderia di Maranello si sta concentrando sul problema del degrado gomme riscontrato nella mattinata.

Però i problemi per Lewis Hamilton sembrano non finire.

Il campione del mondo perde ancora una volta la macchina, uscendo all’ultima curva mentre cercava di migliorare il suo tempo con la gomma media.

Le prime due ore si concludono senza effettive novità a livello dei tempi, se non per un terzo posto di Daniel Ricciardo, che ha superato il suo compagno di squadra.

Scende in pista Max Verstappen e fin da subito vuole ristabilire le gerarchie.

Segna il miglior tempo di questi tre giorni di test, in 1.29.942, mentre Hamilton tenta ancora una volta un giro da qualifica, riuscendo ad apportare dei miglioramenti, ma il risultato non è di certo tipico del sette volte campione del mondo.

Tramonta il sole sul Bahrain, ma con lui non tramontano i piloti che spingono sempre di più.

Alonso e Raikkonen si avvicinano sorprendentemente sempre di più, mentre Verstappen continua a segnare i tempi migliori, e il rookie Yuki Tsunoda si fa spazio per una seconda posizione.

C’è che guida il più possibile, e chi invece riscontra problemi anomali: in Aston Martin sono costretti a chiudere il box, mentre Carlos Sainz riscontra problemi con il cambio, costretto a completare il giro bloccato in quarta marcia.

Le sorprese non finiscono, perché se i tempi di Max Verstappen sembravano irremovibili, a 54 minuti dalla fine Yuki Tsunoda e Kimi Raikkonen prendono in mano le redini di questa giornata.

L’ultima ora comincia ad essere ufficialmente una faida tra motorizzati Honda: il più giovane in pista e l’olandese si scambiano le prime posizioni, il primo con mescola C5 (la più morbida), il secondo prima con gomme medie e poi con gomme morbide, ritornando fino alla fine della sessione sul gradino più alto.

Intanto Sainz torna in pista dopo la risoluzione dei problemi, piazzandosi in una non scontata terza posizione. Hamilton nel mentre comincia la sua scalata, riuscendo a posizionarsi quinto, ma perdendo ancora il posteriore, quello che sembra essere stato il suo cruccio per tutte e tre le giornate.

Giri Veloci:
  1. Verstappen (1:28.960)
  2. Tsunoda (+0.093)
  3. Sainz (+0.651)

Maria Sole Suriano

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