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Spa-Francorchamps 2005

I numerosi ritiri e il trionfo di Räikkönen

Ci troviamo a Spa-Francorchamps, anno 2005 e una location piovosa accoglie il sedicesimo round della stagione di Formula 1. Una stagione segnata dalla battaglia continua tra Fernando Alonso (Renault) e Kimi Räikkönen (McLaren). 

LE PREMESSE

La tappa belga offre la possibilità al pilota spagnolo di diventare campione del mondo: bastano quattro punti in più del finlandese per conquistare il suo primo titolo mondiale. Dando uno sguardo alla classifica, il team Renault si trova al vertice con 144 e segue a corta distanza McLaren con 136.

Il terzo posto nella classifica team è, invece, occupato da Scuderia Ferrari: dopo un dominio durato cinque anni il team italiano non riesce più ad essere costantemente al vertice. Il pilota di punta e sette volte campione del mondo Schumacher ha conquistato nella stagione solo una vittoria, mentre il compagno Barrichello solamente qualche podio.

LA GRIGLIA DI PARTENZA

Nelle qualifiche bagnate ad averla meglio è Juan Pablo Montoya che conquista la pole position con il tempo di 1’46”391. Seguono Räikkönen in seconda posizione e Giancarlo Fisichella nella terza. Al centro dell’attenzione, però, c’è Fernando Alonso che, scattando dalla quinta posizione, dovrà gestire il suo piccolo distacco alla partenza dal diretto avversario. 

LA GARA

La gara inizia con una pista bagnata, ma senza pioggia. Chiunque in pista però dovrà tenere conto di un possibile ritorno della pioggia che potrebbe cambiare le carte in tavola. Alla partenza Montoya mantiene la prima posizione mentre alle sue spalle segue una bagarre nella quale avrà meglio Trulli che conquista la terza posizione.

Svariati ritiri caratterizzeranno la gara: il primo avviene a 34 giri dal termine con l’incidente di Giancarlo Fisichella. Il pilota italiano finisce sulle barriere della Eau Rouge dopo aver perso il controllo con le gomme fresche. Fortunatamente Fisichella ne uscirà illeso, ma sarà necessaria la safety car. 

La safety car permette a tutti i piloti di guadagnare un pit stop, ma alcuni faranno delle scelte inaspettate: Michael Schumacher monterà delle gomme da bagnato, mentre Jacques Villeneuve sarà l’unico a non compiere il pit stop.

La ripresa della gara non durerà molto perché un solo giro dopo uno scontro tra Marino Sato e Michael Schumacher fermerà ancora l’azione. L’incidente costringe entrambi i piloti al ritiro.

Alla seconda ripresa l’attenzione si sposta su Ralf Schumacher che dalla nona posizione è risalito al secondo posto e sembra avere buone possibilità di chiudere il suo gap di tre secondi da Montoya.

L’impresa di Schumacher viene bloccata per poco tempo da una perdita d’olio di David Coulthard, e poi resa totalmente vana con il pit stop. Scivolerà in quarta posizione e al rientro uscirà fuori pista favorendo l’approdo di Räikkönen in seconda posizione.

A 12 giri dalla fine Kimi si mette al centro dell’attenzione: il pit stop del leader Montoya gli permette di conquistare la prima posizione. Da qui il finlandese crea il maggiore distacco possibile, segnando anche il giro più veloce della gara.

Mentre Iceman comanda la gara con un ritmo martellante, dietro avvengono altri tre ritiri: il primo è Jarno Trulli che aveva condotto fin’ora una buona gara. I restanti sono quelli di Montoya e Pizzonia i quali sono costretti al ritiro dopo un contatto. Questo incidente permette ad Alonso di avvicinarsi in ottica campionato al finlandese che con la vittoria però non permette la vittoria mondiale in quel weekend.

La gara si conclude così con la vittoria di Kimi Räikkönen, seguito da Alonso e da Jenson Button che ha condotto una buona rimonta partendo dall’ottava posizione e concludendo a podio.

Il finlandese Räikkönen conquista la sua sesta vittoria della stagione (tante quante quelle di Alonso) e grazie ad un ottimo trionfo rimanda al round successivo la possibile vittoria del titolo mondiale del proprio avversario .

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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