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Il GP d’Olanda tra vincitori e vinti: le dichiarazioni post-gara

Giulia De Ieso gara

Dopo il Gran Premio d’Olanda il paddock è diviso tra vincitori (come Red Bull, AlphaTauri) e vinti (come Mercedes, McLaren). Ma adesso il focus si sposta immediatamente verso un altro iconico circuito della storia della Formula Uno: Monza! Ecco le principali dichiarazioni post-gara dei vari team. 

McLaren

La McLaren si mette in viaggio per l’Italia portandosi dietro la pesante delusione del Gran Premio d’Olanda. Norris e Ricciardo tagliano il traguardo rispettivamente decimo e undicesimo, guadagnando un singolo punto non d’aiuto nella loro lotta per il terzo posto nel campionato costruttori. Le Ferrari, dirette avversarie con lo stesso obiettivo della scuderia britannica, invece, sono arrivate quinte e settime. 

Andreas Seidl arriva al meeting media debrief con la faccia sconfitta, l’umore a terra.

Cerca di addolcire la pillola per poi tornare sull’effettiva performance McLaren: “Aldilà del weekend negativo, è stata una bella esperienza sia per noi che per i fans: Zandvoort è una pista che ha un layout magnifico “old school style”, una pista che non perdona se si commette un errore. E’ stata una gara complicata anche dal punto di vista strategico: avevamo Russell e Stroll che ci mettevano in difficoltà. […] Quando Lando aveva trovato un buon ritmo mancavano ormai 10 giri alla fine: se avessimo avuto più giri avremmo ottenuto di più.” 

Il tono di Seidl ritrova positività quando si inizia a parlare del prossimo weekend: il layout del circuito di Monza dovrebbe giocare a loro favore considerando i rettilinei e la Sprint Race del sabato pomeriggio. “La sfida di questo format è che dalla prova libera del venerdì si passa direttamente alla qualifica e dopo il set-up della macchina è praticamente congelato. Ci faremo un’idea aiutandoci anche con il simulatore. Spero che dopo questo fine settimana disastroso, in cui siamo riusciti a guadagnare solo un punto, il prossimo Gran Premio sia l’occasione giusta per tornare a lottare.”

Ferrari

Un conto è porsi degli obiettivi, l’altro è concretizzarli in pista. Lo sa bene la Ferrari: l’obiettivo di oggi era il quarto posto, ma per colpa di un irraggiungibile Gasly, non c’è stato nulla da fare. 

Tra un Charles Leclerc “non contento della quinta posizione ma della performance della macchina” e un Carlos Sainz un po’ spento anche per l’essersi lasciato sfuggire il sesto posto negli ultimi giri, Binotto appare sorridente ai microfoni di Sky Sport Italia: “Leggo complessivamente la gara in maniera positiva dato che questa pista presentava come insidia l’usura delle gomme. […] Ci eravamo detti anche con i piloti di non prendere rischi e di portare a casa dei punti per il campionato costruttori. […] La squadra ha lavorato bene con quelli che sono i limiti della vettura di oggi.”

Il sorriso del team principal, seppur nascosto dalla mascherina, si allarga ancora di più quando gli viene chiesto del GP di casa ormai alle porte: “Siamo contentissimi di andare a Monza, sappiamo che per noi non sarà semplice: rimane lo svantaggio di motore che pagheremo nei rettilinei, però penso che ci possiamo preparare bene il pacchetto che abbiamo. […] Faremo sicuramente meglio dell’anno scorso, adesso andiamo lì con la voglia di fare benissimo.” 

AlphaTauri

Pierre Gasly arriverà a Monza non solo come vincitore dell’ultimo Gran Premio d’Italia 2020, ma anche come uno dei protagonisti di questo pomeriggio a Zandvoort: qualificatosi quarto, il suo miglior piazzamento del sabato, ha mantenuto la posizione con un ritmo inarrestabile. 

“Non avremmo potuto chiedere di meglio e questi sono 12 punti importanti per noi. […] Il team ha fatto un lavoro fantastico per tutto il weekend e oggi stavamo volando!”. 

Il francese ora sogna il circuito italiano, sogna ricordando quanto successo l’anno scorso: “Non vedo l’ora di tornare a Monza, le aspettative sono molto alte. Questo fine settimana abbiamo massimizzato il nostro pacchetto, sarà interessante vedere come si comporterà in Italia”.

Un po’ più scontento Yuki Tsunoda, ma comunque entusiasta per il prossimo weekend: “Il risultato di oggi è ovviamente deludente, abbiamo riscontrato un problema sui dati della PU e purtroppo abbiamo dovuto ritirare la vettura. Fino a quel momento la gara stava andando abbastanza bene e avevamo un buon ritmo, ma era difficile sorpassare. Adesso non vedo l’ora di arrivare a Monza, ho un po’ di esperienza su quel circuito, il che è positivo. Adotterò lo stesso approccio di questa settimana, aumentando lentamente il ritmo e speriamo di poter mettere tutto insieme la prossima settimana”.

Williams

La Williams porta a casa un risultato deludente, dopo un eccezionale weekend a Spa e delle qualifiche ben riuscite nonostante gli incidenti che entrambi i piloti hanno fatto durante il Q2. 

Infatti George Russell non ha visto la bandiera a scacchi a causa del ritiro al settantesimo per un problema al cambio.  Nicholas Latifi invece si è conquistato con fatica il sedicesimo posto. 

Il team britannico però rimane soddisfatto per “il buon ritmo della vettura e l’approccio efficace su questo nuovo circuito”: così dichiara Dave Robson, il responsabile delle performance delle monoposto Williams, per poi pensare alla prossima tappa: “Monza segna la fine della triple-harder e presenta una sfida molto diversa, sia in termini di layout del circuito che di format dell’evento. Siamo molto ansiosi di tornare in pista e mettere alla prova la FW43B su questa pista iconica”.

Nei box azzurro numero 63 si respira già entusiasmo per il Gran Premio d’Italia: “Monza è una pista completamente diversa: se qua a Zandvoort abbiamo corso con quasi il massimo del carico aerodinamica, in Italia gireremo con il carico ridotto al minimo” dice Russell.

Haas

Altro fine settimana non semplice a casa Haas: arrivano anche i dissapori interni tra piloti a complicare una situazione già critica di per sé per la scarsa competitività della macchina 2021. Dopo un sabato passato a scambiarsi frecciatine via media, Schumacher ha tagliato il traguardo diciottesimo, mentre Nikita Mazepin è stato costretto al ritiro a causa di un problema idraulico della vettura. 

Il tedesco si confessa rammaricato: “Poteva andare meglio. Sembrava che ci fosse un problema all’ala frontale […] così sono rientrato e l’ho cambiata (ndr: si riferisce al pit stop effettuato al quarto giro). La gomma hard non è stata veloce come volevo, così sono dovuto rientrare un po’ prima e montare una gomma media che ha funzionato molto meglio, sotto questo punto di vista possiamo essere abbastanza contenti.” 

Mazepin invece si dice dispiaciuto per “non aver guidato abbastanza negli ultimi weekend” ma “di non avere alcuna colpa di ciò”. “Stavo facendo una buona gara, mi stavo divertendo molto, ho fatto un ottimo giro di apertura […] Stavo dando il massimo e voglio ottenere il miglior risultato per la squadra. Semplicemente non doveva accadere oggi”.

Di poche parole anche il team principal Guenther Steiner che invece si sofferma sui malumori tra i due piloti dichiarando che “dopo la gara ci siamo seduti e ne abbiamo parlato; il mio obiettivo ora è lavorarci sopra e risolvere questi problemi per il futuro”. 

Isabella Tomassi

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