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La Red Bull ha già anticipato il motore 2022

Com’è cambiata la PU dall’anno scorso a oggi

In seguito all’annuncio del ritiro da parte della Honda dalla Formula 1, la Red Bull è riuscita a trovare un accordo secondo cui continuerà a usare il loro propulsore, ma senza marchio. Il team austriaco ha così costruito il proprio motore sulla base del progetto Honda, creando un proprio reparto a Milton Keynes. I motoristi giapponesi, però, vedendo i grandi risultati riportati l’anno scorso, hanno deciso di potenziare la Power Unit prima dell’inizio di questa stagione, così da consentire alla Red Bull di vincere il mondiale e di avere un motore efficiente anche per il 2022.

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Lavoro di soli sei mesi

“Il piano originale era quello di implementare la nuova struttura della Power Unit quest’anno, nel 2021, ma per una serie di motivi, si è decisi di non procedere con la nuova PU” – così ha spiegato Yasuaki Asaki, responsabile dello sviluppo delle power unit Honda– “Nonostante ciò, l’idea è cambiata velocemente quando la Honda ha annunciato il ritiro dallo sport. Sono andato dal presidente Hachigo e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto realizzare la nuova struttura della PU per il nostro ultimo anno. E lui ha accettato cortesemente la richiesta. Con il via libera, i nostri ingegneri si sono messi subito al lavoro per preparare tutto per la nuova stagione. Non sarebbe mai stato un lavoro semplice, data la portata delle modifiche apportate all’architettura della Power Unit”.

Il primo elemento a essere cambiato è stato l’albero a camme – l’albero a motore con parti eccentriche calettate – affinché potesse essere molto più compatto. I motoristi ne hanno anche cambiato la posizione, così da averlo più vicino al suolo e da migliorare le prestazioni. Un’altra modifica riguarda l’angolo della valvola, ossia l’angolo tra l’asse della valvola e quello del cilindro, così da migliorare l’efficienza della combustione. Inoltre, è stato abbassato ed è stato reso più compatto il coperchio della testata, perché l’aria scorresse al di sopra in maniera più efficace.

“Un’altra cosa che abbiamo modificato è stata la spaziatura tra i cilindri, riducendo la distanza tra un cilindro e un altro abbiamo reso il motore più corto, più piccolo.” – ha continuato- “Nel vecchio motore a cavallo della trasmissione avevamo bancate sfalsate, dove la bancata di sinistra era leggermente spostata rispetto a quella di destra. Ciò che abbiamo fatto è stato invertire questo offset nel nuovo motore, così che la bancata di destra fosse avanzata e quella di sinistra arretrata”.

“Un altro punto su cui abbiamo dovuto riflettere riguarda il miglioramento dell’efficienza della combustione, così come l’uscita dell’albero a camme” – ha concluso – “Secondo le leggi della fisica, la quantità di energia che può essere accumulata è cambiata e quindi anche la quantità di energia di scarico è diminuita. Quindi, rispetto al recupero che realizzavamo l’anno scorso, ciò che dovremo fare è aumentare l’efficienza dell’albero motore e, allo stesso tempo, assicurarci che ci sia un buon rendimento dello scarico e della temperatura”.

Un miracolo motoristico

La Honda ha concluso questo enorme lavoro in appena sei mesi, nonostante la titubanza della Red Bull, tanto da riuscire a portare il nuovo motore già ai test. Questa è stata la prima vera e propria modifica attuata dai motoristi giapponesi, dopo il cambiamento del MGU-H, ai tempi della McLaren.

Ciò che ha sorpreso tutti è stato l’incremento di velocità da parte del team austriaco, che ha dimostrato lo straordinario risultato tecnologico raggiunto dalla Honda. Considerando i risultati che la scuderia austriaca ha ottenuto nei primi due anni con il motore giapponese, è evidente il grande miglioramento che si è avuto.

In questa stagione, infatti, anche se con sole quindici gare disputate, la Red Bull ha archiviato otto vittorie, otto pole e cinque giri veloci. Nelle due competizioni passate, invece, sole tre vittorie, due pole e cinque giri veloci nel 2019 e due vittorie, una pole e tre giri veloci nel 2020.

Dunque, a prescindere da come si concluderà il campionato, la Honda potrà dire di aver realizzato un vero e proprio miracolo motoristico.

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Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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