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Formula 3: Maloney e Goethe salvati dall’halo

Al ritorno dalle vacanze estive la prima gara del weekend all’insegna del motorsport ci ha subito ricordato perché la sicurezza rappresenta una priorità assoluta.

La Sprint Race di Formula 3 a Spa è stata caratterizzata da un episodio ben preciso che ha tenuto tutti con il fiato sospeso per interi minuti: l‘incidente a Blanchimont tra Zane Maloney e Oliver Goethe.

Ma cosa è successo precisamente?

Zane Maloney, pilota della Trident, ha ingaggiato al giro 7 una battaglia serrata con Oliver Goethe, nuovo acquisto della Campo Racing. Purtroppo, però, il pilota barbadiano è stato troppo ottimista: nel tentativo di sopravanzare l’avversario all’interno, Maloney ha spinto Goethe nella ghiaia, toccandolo e perdendo il controllo della vettura. A questo punto, le immagini mostrano entrambe le vetture scivolare nella ghiaia, fino al punto in cui entrambe impattano contro le barriere. Una delle due rimane ancora a terra dopo il botto, mentre l’altra (quella di Maloney) finisce contro le protezioni, girandosi e colpendo nuovamente la vettura di Goethe in prossimità dell’halo.

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La scena è agghiacciante, rievoca ricordi tremendi su una pista che solamente 3 anni fa si era macchiata di un altro grave incidente poco più indietro, all’uscita di Eau Rouge-Radillon. In quel caso, però, nemmeno i passi da gigante della sicurezza hanno potuto impedire il peggio e ci hanno costretto a dire addio a Anthoine Hubert.

Anche qui, il tempo si è fermato. La bandiera rossa viene esposta dopo 9 giri di gara per permettere agli addetti di riparare le barriere e di rimuovere le vetture ormai distrutte. L’immagine, però, che vediamo dopo attimi che sono davvero sembrati eterni è molto bella. I due piloti, aiutati dal personale della medical car, escono illesi dai resti delle loro monoposto. Guardando il replay dell’incidente, fatichiamo a credere che ciò sia stato possibile in così poco tempo. E’ proprio per questo che abbiamo tirato un sospiro di sollievo.

Anche oggi, infatti, l’halo e i sistemi di sicurezza implementati sulle macchine hanno svolto egregiamente il loro lavoro. Forse siamo abituati a dare per scontata la loro presenza, ma sono episodi come questo che ci portano a ringraziarli continuamente.

E poi?

Dopo incidenti così, i giri che rimangono li vivi in modo completamente diverso. Rimane un po’ di paura, tanti interrogativi, molti “e se fosse andata diversamente?” che presto però vengono spazzati via dalla bellezza delle corse.

La gara, infatti, è ripartita con una rolling start nei quali abbiamo visto sorpassi e rimonte pazzesche. Bearman in prima posizione fa un elastico perfetto e mantiene il comando fino alla fine, Hadjar e Leclerc compiono l’impossibile e concludono in zona punti mentre Martins sconta la sua penalità di 5 secondi per jump start al box e rimane dietro. Le battaglie per accaparrarsi la miglior posizione sembrano non finire mai e ci fanno ritrovare quella tranquillità che era svanita poco prima.

E’ stato bello godersi la prima vittoria di Ollie Bearman nella categoria, così come il podio inedito con Stanek e Smolyar. E’ stato ancora più bello, però, rivedere i sorrisi di Maloney e Goethe che oggi, forse, hanno ringraziato un po’ di più chi si è battuto per la loro sicurezza, oggi più di ieri ma meno di domani.

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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