Home » Rubriche » I record del weekend » I record di Monaco

I record di Monaco

Monaco è in mano ai giovani

Ne abbiamo sentito tutti la mancanza e finalmente la Formula 1 è tornata a Monaco! L’appuntamento della stagione 2020 era saltato a causa dell’emergenza sanitaria, ma quest’anno abbiamo potuto riassaporare la settimana più lussuosa dell’anno.

Scopriamo assieme tutti i record segnati sul circuito cittadino più famoso del mondo (spoiler: ce ne saranno molti, dimenticate la Monaco noiosa del 2019!).

Qualifiche – Formula 1

La sessione di qualifiche del sabato ci ha regalato il primo accesso dell’anno in Q3 di Antonio Giovinazzi, primo accesso anche per l’Alfa Romeo. Per la seconda volta in questa stagione anche Sebastian Vettel è entrato in Q3 qualificandosi poi in ottava posizione.

Il vero protagonista delle qualifiche, però, è Charles Leclerc: il “principe” perseguitato dalla sfortuna nei Gran Premi di casa ha vissuto delle qualifiche molto particolari. Il miglior tempo registrato durante le qualifiche dal monegasco è stato 1:10.346, che è poi valso la pole position conquistata non nei migliori dei modi: incidente di Leclerc stesso che ha causato bandiera rossa e il termine delle qualifiche. Record di costanza della sua sfortuna: l’incidente ha danneggiato il semiasse e non ha potuto prendere parte al Gran Premio.

Leclerc in pole position
From: @f1 on Instagram

Un modo molto controverso per conquistare una pole position che per Ferrari mancava dal lontano Gran Premio in Giappone del 2019: lì era stato Sebastian Vettel ad imporsi davanti a tutti.

Gara – Formula 1

Il 67esimo Gran Premio di Monaco costituisce un grande traguardo per la scuderia Williams: 750esimo Gran Premio a cui ha preso parte. La scuderia inglese tiene saldo il suo terzo posto come scuderia con più partenze: davanti a tutti Ferrari(1013) e seconda McLaren (885). I due piloti George Russell e Nicholas Latifi hanno festeggiato con dei caschi speciali che potete vedere qui sotto.

From: @georgerussell63 and @nicholaslatifi on Instagram

Seppur la Mercedes non sia stata protagonista delle posizioni più ambite, ha comunque fatto parlare di sé: Hamilton ha conquistato il giro più veloce in gara (1:12.909). Nuovo record della pista e punto di consolazione per l’inglese dopo un weekend meno brillante dei precedenti.

La sfortuna si è presentata anche in casa Mercedes e precisamente alla porta di Valtteri Bottas. Al giro 31 il pilota finlandese compie il pit-stop, ma l’anteriore destra rimane incastrata e i meccanici dopo svariati tentativi rinunciano costringendo il pilota al ritiro. La leggenda narra che sia ancora incastrata e che l’unica soluzione rimuovere direttamente la sospensione.

Vi aspettavate un altro podio Ham-Bot-Ver? Probabilmente sì, ma Monaco ha saputo sorprenderci positivamente. Un podio totalmente nuovo, giovane e vario: Verstappen, Sainz e Norris.

Il pilota olandese ha conquistato la sua prima vittoria a Monaco riportando la Red Bull alla vittoria nel principato dal “Redemption day” di Daniel Ricciardo nel 2018. Complice il weekend sottotono di Hamilton, Verstappen conquista per la prima volta nella sua carriera in Formula 1 la testa del campionato piloti: 105 punti contro i 101 dell’inseguitore inglese.

Red Bull Racing conquista la vetta della classifica team con 149 punti ad un solo punto di distanza da Mercedes. L’ultima volta che Red Bull occupava quella posizione era il 2013, ultimo anno prima dell’era turbo-ibrida.

Il secondo classificato Carlos Sainz ha conquistato il suo primo podio in Ferrari e della stagione 2021, salendo a quota tre podi in carriera. Il suo ultimo podio risale a Monza 2020, gara in cui era andato molto vicino anche alla sua prima vittoria. Questo podio è il primo della stagione per il cavallino di Maranello: l’ultimo risale a Turchia 2020, dove Sebastian Vettel occupava il terzo gradino.

Il numero tre sembra invece piacere molto a Lando Norris che ha conquistato il suo terzo terzo posto in Formula 1 e ha riportato la McLaren sul podio di Monaco dal 2011 quando ad occupare quel gradino c’era Jenson Button.

L’analogia con il podio di Monaco 2011 non è solo per McLaren, ma che anche per gli altri due gradini: a vincere quell’edizione è stato Sebastian Vettel a bordo della Red Bull, secondo classificato lo spagnolo Fernando Alonso con la Ferrari e terzo come già detto l’inglese Button. Due podi che a 10 anni di distanza sono legati tra loro.

Il podio di domenica inoltre presenta l’età media più bassa mai avuta a Monaco: 23 anni. Un circuito che ha fatto la storia della Formula 1 dominato dai giovani che scriveranno la storia futura di questo sport.

Formula 2

Passiamo alla categoria cadetta dove (ovviamente) ci sono sempre giovani a dominare la scena. Ma se uno di loro fosse più giovane di quel che vi aspettate?

Giovedì pomeriggio il francese Théo Pourchaire ha conquistato la pole position ed è diventato il pole sitter più giovane in assoluto della categoria precedente alla Formula 1 a soli 17 anni 9 mesi e 7 giorni. E non è finita qui: solo due giorni dopo ha trionfato nella Feature Race diventando il più giovane vincitore della categoria. Il piccolo talento ha strappato quest’ultimo record indovinate di chi? Proprio Lando Norris, che aveva vinto al debutto in Bahrain nella stagione 2018.

From: fiaformula2.com

Tra due settimane un altro circuito cittadino ospiterà sia Formula 1 che Formula 2: Baku, Azerbaijan.

Seguite Multiformula sia su Instagram che Twitter per non perdervi nessun aggiornamento e vista la sfortuna di Leclerc speriamo che la love story tra lui e la curva del castello non nasca nuovamente quest’anno!

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto