Hauger vince la Feature Race. Novalak e Smolyar secondo e terzo a causa dell’uscita di David Schumacher.
Questa Feature Race chiude il week-end a Zandvoort, ma ci conduce anche verso la fine della stagione di Formula 3. A causa della sostituzione di Austin con Sochi, il campionato terminerà il 26 settembre, dove, le ultime due Sprint Race e l’ultima Feature Race stabiliranno chi sarà il campione del 2021. I due contendenti al titolo sono entrambi disposti a rischiare tutto per vincere: ma chi dei due la spunterà? Hauger riconfermerà il dominio Prema o sarà Doohan con la sua Trident ad avere la meglio? Non ci resta che goderci l’ultimo week-end in Russia, sperando che sia il nostro pilota a laurearsi campione.
BREAKING: Sochi replaces Austin on the 2021 F3 Calendar
— Formula 3 (@FIAFormula3) September 4, 2021
Our seventh and final round will therefore take place in Russia on September 24-26 #F3 pic.twitter.com/rnReIa5CpB
DENNIS HAUGER ALLUNGA SEMPRE DI PIÙ
In un mondiale ancora aperto, Hauger consolida la sua prima posizione, portando il suo vantaggio sul suo diretto avversario, Jack Doohan, a oltre 40 punti. Nonostante in Gara 2 (se ve la siete persa, leggete qui) non sia riuscito a portare a casa punti fondamentali per poter finalmente mettere un sigillo sul suo titolo, in questa Feature Race non si fa pregare, conducendo una gara impeccabile dall’inizio fino alla fine. Partito in prima posizione, riesce a mantenerla, nonostante qualche attacco da parte di David Schumacher, in seconda piazza.
Ma ciò non lo intimorisce affatto: con la sua freddezza da norvegese vince la gara e si porta a casa anche i due punti del giro veloce. A Sochi ci sono in ballo ben 60 punti, Hauger dovrà, perciò, restare attento e cercare di commettere meno errori possibili, per portare a casa il suo titolo in categoria e il terzo per la Prema Racing. Ci riuscirà? Non ci resta che attendere!
SCHUMACHER vs. MARTINS: UNA LOTTA… AGLI ULTIMI GIRI!
A mantenere viva la gara, siamo sinceri, è stata la battaglia accesissima tra Schumacher e Martins, che vedeva il primo in vantaggio, nonostante non poche difficoltà. Salvo i primi giri, in cui il pilota tedesco ha anche tentato di attaccare il leader della gara e del mondiale, Hauger, ben presto si è dovuto arrendere all’inferiorità della sua monoposto e cercare, quantomeno, di mantenere salda la seconda posizione. Martins, dal canto suo, vedendo ancora viva l’opportunità di lottare per il mondiale, ha cercato in tutti i modi di superarlo, anche senza successo.
La voglia di Schumacher di portare a casa quel podio era molta: la sua monoposto era la più lenta del gruppo, ma la sua forza di volontà era davvero molto forte. In suo soccorso arriva Novalak, che tenta di sorpassare Martins così da lasciargli strada libera: il francese della MP Motorsport è più veloce e niente può il suo connazionale della Trident. La seconda posizione, nonostante tutto, sembrava essere di David Schumacher. Purtroppo è solo sembrato: Martins va di proposito lungo e costringe il tedesco a uscire fuoripista, finendo contro il muro. Virtual Safety Car e dieci secondi di penalità che gli costano la seconda posizione. Siamo sicuri che l’azione di Martins fosse davvero necessaria?
IL CONTENDENTE AL TITOLO: JACK DOOHAN
Gara anonima per il diretto contendente al titolo. Il fine settimana a Zandvoort si sta dimostrando terribile per lui: in gara 1 ottiene solo una sesta posizione, in gara 2 non porta a casa nessun punto, mentre, nella Feature Race, arriva quarto grazie all’uscita di Schumacher e alla penalità di Martins. Per sua fortuna, però, la lotta per il mondiale rimane ancora aperta, grazie ai 60 punti che fornisce l’ultima gara a Sochi. Week-end da dimenticare e siamo certe che è proprio quello che Doohan farà: eliminerà dalla sua mente queste gare, per concentrarsi al massimo per vincere il titolo mondiale.
MOLTE LOTTE, MA POCHI SORPASSI
La Feature Race di Zandvoort ha dato grande spettacolo in termine di lotte, ma, in realtà, ben poco si è concluso. Se pensiamo alla già citata battaglia tra Schumacher e Martins, il sorpasso è avvenuto grazie all’uscita del tedesco per mano del pilota della MP Motorsport. Doohan cerca di attaccare Smolyar, senza successo, esattamente come Arthur Leclerc prova il sorpasso su Vesti, ma è costretto a rimanere dietro. Lo stesso Vesti, a sua volta, inizia una battaglia con Crawford, ma nonostante la maggiore velocità, si deve accontentare della decima posizione (diventata poi ottava).
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