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Siamo sicuri che Jeddah sia un circuito da Formula 2?

L’unica sessione di prove libere a Jeddah (Arabia Saudita) è appena terminata e probabilmente tutti ci stiamo ponendo la stessa domanda: questo circuito è adatto per la Formula 2?

Ritorniamo un attimo a inizio Dicembre dell’anno scorso, quando i ragazzi scendevano in questa nuova pista per la prima volta.

Facciamo un passo indietro

Sicuramente tutti ricordiamo il grave incidente durante la partenza della Feature Race tra Fittipaldi e Pourchaire. Questa, però, è tutta un’altra storia che non ha strettamente a che fare con il circuito di Jeddah. La monoposto di Pourchaire non si è mossa in partenza e in Formula 2 non è presente il sistema anti-stallo. Fittipaldi, quindi, in completa accelerazione, non è riuscito ad evitarlo.

Questo, però, non è stato l’unico incidente del weekend.

Cosa è successo durante le due Sprint race?

Sprint race 1. Il weekend inizia subito con un incidente: in curva 3, Sato e Samaia si toccano finendo subito contro le barriere. Poi, verso la fine Pourchaire perde la macchina in curva 22 e finisce anche lui a muro.

Sprint race 2. Anche nella seconda Sprint Race vediamo moltissimi incidenti. I primi subito in partenza in curva 1, che, per fortuna non è una delle curve del circuito nella quale troviamo subito le barriere. Un bloccaggio di Novalak ha causato l’incidente, e insieme a lui si sono ritirati anche Armstrong, Samaia e Deledda.

Pochissimo dopo vediamo anche un contatto tra Vips e Drugovich che spinge Vips a muro. Non essendoci via di fuga viene rimbalzato nuovamente in pista e fortunatamente non colpisce nessuno.

Ma gli incidenti non sono finiti: a due giri dalla fine, vediamo la monoposto di Liam Lawson nel muro. Il neozelandese ha perso il posteriore e la sua monoposto si è girata colpendo immediatamente le barriere. Fortunatamente quella non era una curva cieca e i piloti dietro di lui sono riusciti ad evitarlo.

E nella Feature race?

Anche la gara della Domenica non ci ha risparmiato dagli incidenti. Oltre a quello bruttissimo in partenza tra Fittipaldi e Pourchaire, ne vediamo subito uno in curva 3.

A 8 minuti dalla fine, poi abbiamo l’ultimo incidente del weekend (finalmente), che coinvolge Caldwell e Samaia. Caldwell prende il cordolo e colpisce le barriere perdendo il controllo della macchina che, scivolando via colpisce in pieno la monoposto di Samaia. Viene poi deciso di non ricominciare la gara terminando così un weekend impegnativo per i ragazzi di Formula 2.

Quanti dubbi!

E qui la domanda sorge spontanea: se tutti questi incidenti li abbiamo avuti l’anno scorso al penultimo round della stagione, quando tutti i rookie si erano già abituati alle nuove monoposto, quest’anno che è solo il secondo weekend di gara cosa vedremo?

Infatti, oltre al maggiore pericolo che corrono questi ragazzi, ci troviamo ad affrontare un altro problema. Tutte le bandiere gialle e rosse che vediamo non permettono ai piloti di fare molti giri in pista.

Oggi durante le uniche prove libere del weekend abbiamo visto due bandiere rosse e, ad esempio, Doohan e Cordell sono riusciti ad effettuare solamente 4 giri.

Anche i piloti di Formula 1 hanno confermato l’enorme difficoltà e pericolosità di questa pista. Il circuito di Jeddah è il cittadino più veloce del calendario, raggiungendo quasi le velocità di Monza. Al contrario del Tempio della Velocità, però, qui non abbiamo vie di fuga.

Per poterlo affrontare con sicurezza serve quindi la possibilità di effettuare molti giri, ma a causa del numero elevato di incidenti, spesso non c’è.

Circuto di Jeddah in Formula 2: giri, chilometri, record giro veloce
Circuito di Jeddah

Ritorniamo quindi alla domanda iniziale: Jeddah è un circuito adatto ai ragazzi di Formula 2? Speriamo di vedere un weekend senza gravi incidenti ed ora attendiamo il secondo appuntamento della giornata: le qualifiche!

Sara Ruffoni

Studentessa laureanda in Lingue e Intermediazione Turistica e d'Impresa presso l'Università di Trento e grande appassionata di sport e motorsport.

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