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Il futuro dei campioni – Formula 2 vs Moto2

La categoria regina è sempre una certezza?

Le categorie cadette hanno da sempre l’obiettivo di far nascere e crescere i piloti del futuro del motorsport. Formula 2 e Moto2 sono sicuramente le due categorie minori più conosciute e costituiscono una vetrina di chi un giorno correrà nelle categorie maggiori.

Ci si aspetta che (almeno) i campioni abbiano un posto assicurato nella categoria regina, ma negli ultimi anni così non è stato. Dalla nascita della moderna Formula 2, infatti, solo tre campioni su cinque hanno raggiunto la Formula 1. Nel motomondiale invece gli ultimi anni sono stati a favore dei giovani campioni: tutti i vincitori della Moto2 hanno raggiunto la MotoGP.

Quali sono quindi i fattori e le circostanze che determinano il futuro dei campioni di queste categorie? E perché c’è una differenza tra il mondo delle monoposto e il motomondiale? Attraverso l’analisi degli ultimi 5 anni cercheremo di rispondere a queste domande, non vi resta che seguirci.

2017
Charles Leclerc & Franco Morbidelli

Il primo campione della moderna Formula 2 è il monegasco Leclerc, mentre Morbidelli si laureò primo campione italiano di Moto2 nello stesso anno. Entrambi i piloti ottennero poi un posto nelle rispettive categorie regine: Leclerc si è schierato con Alfa Romeo e Morbidelli con Marc VDS Racing.

Dietro all’approdo del monegasco in Formula 1 ci sono sicuramente gli ottimi risultati ottenuti in Formula 2 da rookie, ma non solo. Un grande aiuto è stato dato da Ferrari e dalla sua academy: Leclerc e Alfa Romeo avevano infatti già avuto diverse opportunità di lavorare insieme in precedenza. Non stupisce quindi la decisione della scuderia svizzera per il 2018 quando preferì il monegasco a Pascal Wehrlein.

From: @chales_leclerc on Instagram

Morbidelli fu invece agevolato dal team stesso per cui correva: Marc VDS possedeva un team in entrambe le categorie. Inoltre, il cambio di team di Miller e Rabat (piloti Marc VDS del 2017) lasciò parecchio spazio al pilota italiano.

From: @frankymorbido on Instagram
2018
George Russell & Francesco Bagnaia

Nel 2018 George Russell conquista il titolo di Formula 2 da rookie, mentre a vincere la Moto2 è un altro italiano, Francesco Bagnaia. L’anno successivo entrambi trovano un posto nelle categorie regine: George Russell in Williams e Francesco Bagnaia in Pramac Ducati.

Il passaggio di Bagnaia in MotoGP fu agevolato dal grande supporto della VR46 Riders Academy. Inoltre la promozione di Danilo Petrucci al team Ducati ufficiale, liberò il posto poi assegnato al pilota italiano

From: motogp.com

Russell venne invece scelto da Williams grazie al supporto del background Mercedes. A questo si aggiunse il periodo di estrema difficoltà del team che vide nel giovane pilota grandi potenzialità per migliorare il proprio progetto.

From: formula1.com
2019
Nyck De Vries & Álex Márquez

Nel 2019 le situazioni tra i campioni delle due categorie non potrebbero essere più distanti. Nyck de Vries si laurea campione di Formula 2, ma l’anno successivo approda in Formula E. Álex Márquez, poco dopo aver vinto la Moto2, diventa pilota del team Honda ufficiale.

De Vries è il primo pilota di Formula 2 che non approda nella categoria regina. Dietro a questo ci sono sicuramente circostanze poco favorevoli capitate nel momento sbagliato. Il pilota olandese ha infatti fatto parte del progetto giovani McLaren fino al 2019, senza però ottenere il posto nelle categoria regina. A “sbarrargli” la strada è stato l’arrivo di Norris nel 2018: il team decise di investire molto sul pilota inglese e sul progetto Formula 1, abbandonando quindi altre strade. De Vries si ritrovò quindi senza alcun supporto, motivo per cui la sua carriera si è spostata (per ora) nelle vetture elettriche.

From: formula1.com

Il caso di Álex Márquez è uno dei più interessanti della MotoGP. Il pilota spagnolo non ha avuto una carriera esplosiva come altri rivali, ma nel 2019 è riuscito a conquistare il titolo di Moto2. Poco dopo venne annunciato per la stagione 2020 al fianco del fratello Marc nel team ufficiale Honda. Affidarsi ad un rookie in un team del genere è un evento rarissimo, ma Honda accettò il rischio. Dietro a questo inaspettato contratto hanno sicuramente influito la presenza del fratello nel team così come la mancanza di un pilota adatto nel vivaio Honda dopo il ritiro di Jorge Lorenzo.

From: motogp.com
2020
Mick Schumacher & Enea Bastianini

Nel 2020 la situazione si stabilizza nuovamente: sia Mick Schumacher (Formula 2) che Enea Bastianini (Moto2) ottengono un posto nelle rispettive categorie maggiori.

Il pilota italiano firmò con team Esponsorama Racing di Ducati ancora prima di vincere il titolo. Il team notò il talento di Enea e trovare un posto non fu difficile visto il passaggio di Zarco in Pramac e l’addio di Rabat.

From: motogp.com

Per quanto riguarda Schumacher le voci del suo passaggio in Formula 1 si fecero sempre più consistenti con il proseguire della stagione 2020. L’interesse per il tedesco orbitava attorno a ben due team: Haas e Alfa Romeo. Dopo la vittoria del titolo venne annunciato l’approdo in Haas, team che ha fatto appositamente posto ai rookie dicendo addio a Grosjean e Magnussen.

From: formula1.com
2021
Oscar Piastri & Remy Gardner (& Raúl Fernández)

Gli attuali campioni in carica delle categorie cadette sono due australiani: Oscar Piastri per la Formula 2 e Remy Gardner per la Moto2. Dopo De Vries, Piastri è il secondo campione a non aver raggiunto la Formula 1, mentre Gardner è attualmente pilota del team KTM Tech 3.

Il mancato approdo di Piastri è considerato uno dei più grandi fallimenti della Formula 1 negli ultimi anni. La sua stagione da rookie in Formula 2 ha ricordato quelle di Leclerc e Russell, ma nonostante questo sembra non essere stato abbastanza. Membro dell’Alpine Academy, la scuderia francese ha preferito mantenere la griglia Ocon-Alonso lasciando all’australiano il ruolo di terzo pilota.

From: motorsport.com

Per quanto riguarda Gardner è difficile scindere il suo caso da Raúl Fernández. I due compagni di squadra di KTM si sono infatti giocati il titolo fino all’ultima gara con vantaggio dell’australiano di soli 4 punti.

La lotta tra i due è stata così serrata e piena di talento da aver convinto KTM a riservare loro due posti qualunque fosse l’esito del campionato. Infatti, la squadra austriaca non rinnovò i contratti di Petrucci e Lecuona proprio per fare spazio ai due rookie. Gardner e Fernández sono stati quindi agevolati dalla loro presenza nella sfera KTM che ha garantito loro il passaggio al team Tech 3.

From: motogp.com
Differenze tra Formula 1 e MotoGP

Come abbiamo potuto notare dagli esempi precedenti, la griglia della massima categoria del motomondiale è molto più fluida rispetto a quella della Formula 1. Ci possono infatti essere importanti cambiamenti anno dopo anno, questo grazie anche ad una minore rigidità tra i diversi costruttori, che invece si verifica in Formula 1.

Negli ultimi anni inoltre la MotoGP ha assistito ad un importante cambio generazionale. La griglia si è ringiovanita sempre di più arrivando ad una media inferiore ai 30 anni. La griglia di Formula 1 possiede invece numerosi veterani che nei prossimi anni potrebbero lasciare però posto ai piloti più giovani.

Siamo vicino ad un rovesciamento della situazione? Probabile. La MotoGP potrebbe essere vicina al punto di saturazione, mentre in Formula 1 potrebbero crearsi opportunità sia per i nuovi campioni che per i precedenti.

I fattori che influiscono

Non l’abbiamo evidenziato nei vari esempi, ma uno dei fattori che influisce sulla carriera di un pilota è sicuramente la situazione economica. Un pilota in grado di portare più sponsor di un altro è visto di miglior occhio, in particolare nel mondo delle monoposto.

Un altro fattore fondamentale in entrambe le categorie è la “raccomandazione”. Far parte di un progetto giovani o appartenere già alla sfera di un team della categoria regina può facilitare un possibile passaggio. Proprio per questo nel mondo delle monoposto le academy stanno diventando fondamentali e chi ne è fuori è spesso escluso dai giochi. Nel motomondiale questa concezione è molto meno forte: l’academy di Valentino Rossi resta unica nel suo genere e i piloti non cercano a tutti i costi un qualche progetto vista la maggiore rigidità tra costruttori.

Infine, fortuna e sfortuna non esistono nel motorsport, ma trovarsi nel posto giusto al momento giusto sì e il caso di De Vries ne è un’ottima dimostrazione. La sua carriera è stata totalmente deviata a causa della fine del progetto di cui faceva parte e anche dal disinteresse di tutti gli altri team.

Su una cosa siamo certi: le categorie minori che siano su due o quattro ruote non smettono di emozionarci e auspichiamo che tutti i grandi talenti troveranno il loro posto. Se siete interessati ad altri confronti tra Formula 2 e Moto2, e anche Formula 3 e Moto3, non vi resta che leggere il nostro confronto tra categorie!

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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