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Monaco GP: che caos in Formula 2!

Il weekend più sfarzoso della stagione è arrivato e con lui anche tutta una serie di controversie e sorprese che non mancano mai sull’imprevedibile tracciato del Monaco GP. La Formula 2 torna a Montecarlo dopo un anno per il quinto round della stagione, tappa cruciale per non perdere il treno della lotta al campionato.

Qui, il venerdì mattina, sono andate in scena le qualifiche suddivise in 2 gruppi ed è proprio questa sessione che ha scatenato non pochi problemi e polemiche.

Gruppo A: l’incidente di Drugovich fa discutere

Il primo gruppo a scendere in pista è stato quello composto dagli 11 piloti dal numero dispari, ovvero:

Liam LAWSON (Carlin)
Ayumu IWASA (DAMS)
Felipe DRUGOVICH (MP Motorsport)
Jack DOOHAN (Virtuosi Racing)
Marcus ARMSTRONG (Hitech Grand Prix)
Dennis HAUGER (PREMA Racing)
Ralph BOSCHUNG (Campos Racing)
Calan WILLIAMS (Trident)
Frederik VESTI (ART Grand Prix)
Amaury CORDEEL (Van Amersfoort Racing)
Cem BOLUKBASI (Charouz Racing System)

Dopo un inizio di sessione tranquillo con tempi molto alti e nessun rischio particolare, le cose hanno iniziato a farsi serie. A pochi minuti dall’esposizione della bandiera a scacchi, tutti i piloti si sono lanciati per effettuare il loro miglior giro di qualifica, in modo tale da posizionarsi più in alto possibile nella griglia di partenza del weekend.

Felipe Drugovich, leader del campionato e provvisoriamente in testa al gruppo dopo aver completato un giro da fucsia in tutti i settori, conclude la sua qualifica nel muro, toccandolo violentemente per poi fermarsi nell’ultimo settore.

Questo episodio ha influito chiaramente sulla qualifica di tutti i piloti che lo seguivano! Infatti, dopo l’esposizione delle bandiere gialle nel secondo e terzo settore, Liam Lawson e Ayumu Iwasa hanno comunque concluso il loro giro, portandosi davanti a Drugovich nella classifica finale. Alla bandiera a scacchi, la classifica dava Lawson in testa con un superlativo 1.21.229, seguito da Iwasa con 1.21.288; terzo, infine, Drugovich con 1.21.348.

Ma nulla era ancora deciso, proprio perché tutti erano dubbiosi sui tempi registrati dai due piloti del Red Bull Junior Team. Avevano rallentato abbastanza dopo l’esposizione delle bandiere gialle in pista?

Gruppo B: paura per Hughes

Mentre gli stewards cercavano la soluzione alla situazione creatasi con i piloti del gruppo A, il gruppo B (formato dai piloti con numero dispari) scende in pista per completare la griglia di partenza.

Théo POURCHAIRE (ART Grand Prix)
Juri VIPS (Hitech Grand Prix)
Enzo FITTIPALDI (Charouz Racing System)
Jehan DARUVALA (PREMA Racing)
Jake HUGHES (Van Amersfoort Racing)
Roy NISSANY (DAMS)
Logan SARGEANT (Carlin)
Clement NOVALAK (MP Motorsport)
Marino SATO (Virtuosi Racing)
Olli CALDWELL (Campos Racing)

Richard VERSCHOOR (Trident)

La sessione procede spedita e solo negli ultimi minuti, come accaduto anche con il gruppo precedente, i tempi cominciano ad abbassarsi notevolmente. E’ Théo Pourchaire a completare il giro più veloce della sessione con un 1.21.535 prima che succeda un clamoroso colpo di scena che mette fine all’azione in pista.

Jake Hughes, dopo aver perso il controllo della propria vettura nel momento in cui ha preso un cordolo, impatta contro le barriere per ben 3 volte, distruggendo la monoposto e facendo esporre la bandiera rossa. Il pilota, fortunatamente illeso, scende dalla macchina scusandosi con il team: il suo incidente ha compromesso sia il lavoro della sua squadra che la qualifica dei piloti che ancora non avevano completato il giro.

Venerdì sera di penalità

Dopo la conclusione delle qualifiche, la griglia provvisoria dava Liam Lawson come poleman della feature Race della domenica ma la gioia in casa Carlin è durata (purtroppo) ben poco.

In serata, arriva la severa decisione degli stewards: 5 posizioni di penalità per la Sprint Race e 2 punti sulla patente pilota neozelandese che non ha ridotto la velocità in regime di bandiere gialle e ha fatto segnare il giro più veloce in assoluto. Per questo, anche il suo tempo è stato cancellato.

La stessa sorte è toccata a Ayumu Iwasa che, addirittura, si vede inflitta una penalità di 10 posizioni per la Sprint Race e 3 punti sulla patente per non aver abbandonato il giro e stabilito il suo miglior tempo personale in regime di doppia bandiera gialla. Anche il suo tempo è stato quindi cancellato.

Nessuna azione per Jack Doohan, anche lui investigato per lo stesso motivo, mentre è importante sottolineare che Amaury Cordeel, a un passo dalla race ban per aver accumulato 11 punti di penalità sulla patente, ha ricevuto una reprimenda per aver guidato parzialmente nello spazio dei box assegnato a Charouz Racing System prima di entrare ai box e ha sfiorato un supporto contenente le ali anteriori di Charouz. Nel decidere di assegnare un’ammonizione, i commissari sportivi hanno infatti preso atto delle
sfide poste a tutti dai confini eccezionalmente stretti della corsia dei box a Monaco.

Penalità anche per Olli Caldwell a causa dell’impeding nei confronti di Marino Sato durante la qualifica. Per lui 3 posizioni di penalità nella Sprint Race e 1 punto sulla patente.

Infine, gli stewards hanno dato il permesso a Richard Verschoor di partecipare alle gare del weekend nonostante non sia riuscito a far registrare un tempo entro il 107% del tempo più veloce del suo gruppo in qualifica a causa di problemi con la monoposto. Per lui, la partenza sarà in fondo alla griglia per entrambe le gare.

E quindi?

Dopo la pioggia di penalità piovuta sui piloti di Formula 2, la griglia di partenza per la Sprint Race (con inversione di griglia) in programma questo pomeriggio alle 17.40 sarà così composta:

from fia.com

Nella speranza che non ci siano ulteriori cambiamenti last-minute, vi aspettiamo per la prima gara del weekend!

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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